Brano: [...]a di Ginevra, Sihanouk riuscì a ottenere un primo riconoscimento. L’anno successivo, con un gesto sorprendente, abdicò in favore del padre Norodom Suramarit e fondò un nuovo partito politico, il Sangkum, che divenne ben presto il fulcro della vita politica del paese.
I principi ai quali si ispirava il nuovo partito erano la neutralità in campo internazionale e, sul piano interno, l’edificazione di un “socialismo khmer” (nome dell'antica etnia cambogiana).
Nel 1960, dopo la morte del re Suramarit, si aprì una profonda crisi costituzionale, alla cui soluzione si giunse solo con l’elezione di Sihanouk a capo dello Stato. Negli anni successivi egli fu molto attivo sul
piano internazionale: nel 1961 fu tra i promotori di una conferenza internazionale a Ginevra, il cui scopo era l’affermazione della neutralità del Laos e della Cambogia, mentre si stava acutizzando la crisi vietnamita con il crescente coinvolgimento diretto degli Stati Uniti. La sua politica di neutralità lo porterà a rifiutare (1963) le proposte di aiuti americani e, due ann[...]
[...]ancia, venne destituito da un colpo di Stato che portò al potere Lon Noi. Trovato rifugio nella Repubblica Popolare Cinese, da qui Sihanouk lanciò un appello per la costituzione del Fronte unito nazionale khmer. Nell’aprile, dopo l'invasione della Cambogia da parte delle truppe americane e sudvietnamite, da Pechino si fece promotore di un Governo reale di unione nazionale della Cambogia, nel quale confluì la componente comunista dell'opposizione cambogiana, che diresse la resistenza interna contro il regime filoamericano di Lon Noi. Allorché, nel 1975, i khmer rossi entrarono vittoriosi a Phnom Penh, Sihanouk tornò in Cambogia, ma si trovò di fatto emarginato dalla vita politica e sostituito, nella guida del paese, da Poi Pot che aveva capeggiato la guerriglia dei khmer rossi e instaurato una sanguinosissima dittatura. A partire dal 1977 le tensioni di frontiera tra Cambogia e Vietnam degenerarono in vere azioni di guerra, tanto che alla fine l'esercito vietnamita irruppe in Cambogia, occupò Phnom Penh e (settembre 1979) mise al potere il filov[...]
[...] dittatura. A partire dal 1977 le tensioni di frontiera tra Cambogia e Vietnam degenerarono in vere azioni di guerra, tanto che alla fine l'esercito vietnamita irruppe in Cambogia, occupò Phnom Penh e (settembre 1979) mise al potere il filovietnamita Heng Samrin, affermando che l'occupazione militare sarebbe durata fino a quando « gli espansionisti di Pechino e le forze imperialiste e reazionarie » avessero continuato a minacciare l'indipendenza cambogiana. I khmer rossi offrirono allora a Sihanouk di assumere la presidenza di un nuovo Fronte unito per la lotta contro il governo filovietnamita, ma egli si rifiutò di collaborare con coloro che avevano sterminato in un mare di sangue i diri
genti del Fronte precedente e, il 27.9.1979, esule nella Corea del Nord, costituì a Pyongyang la Confederazione dei khmer nazionalisti, della quale divenne presidente. Negli anni successivi, deluso dalla mancanza di appoggio in campo internazionale e dai contrasti insanabili esistenti in Cambogia tra le varie fazioni khmer, manifestava l'intenzione di ritir[...]