Brano: [...]ganizzazioni fasciste, veniva integrata nelle sedi delI’O.N.B., presenti in ogni provincia (Casa dei Balilla), dai semplici esercizi ginnici per i più piccoli, all’atletica leggera, fino alle esercitazioni pratiche premilitari.
In occasione di festività fasciste e ricorrenze patriottiche l’O.N.B. organizzava frequenti parate di tipo militare, nonché saggi ginnici e gare sportive che, attraverso campionati locali e regionali, selezionavano gli avanguardisti per il Gran Premio del Littorio, la competizione più importante che doveva celebrare l’anniversario della « marcia su Roma ».
Per la preparazione di insegnanti specializzati in queste attività, il 5.2.1927 venne inaugurata VAccademia fascista di educazione fisicat cui fu data una imponente sede a Roma, nel palazzo detto della Farnesina e nel Foro Mussolini. Per le donne fu istituita un’analoga Accademia a Orvieto.
A complemento delle varie forme di addestramento sportivo e militare, venne dato rilievo alla forma
zione di reparti di marinaretti, costituiti in ogni provincia e soprattu[...]
[...]lla Farnesina e nel Foro Mussolini. Per le donne fu istituita un’analoga Accademia a Orvieto.
A complemento delle varie forme di addestramento sportivo e militare, venne dato rilievo alla forma
zione di reparti di marinaretti, costituiti in ogni provincia e soprattutto nelle città costiere. Sempre a cura delI’O.N.B. e sotto la direzione tecnica deN'Aeronautica militare si tenevano ogni anno presso Modena corsi di volo a vela riservati agli avanguardisti per il conseguimento del brevetto di pilota. Dopo il 1932 sorsero reparti di Balilla moschettieri, fisicamente selezionati, che dovevano ispirarsi al reparto dei Moschettieri del Duce.
Ogni iscritto all’O.N.B. era tenuto a provvedersi della divisa prevista dalle disposizioni fasciste. I Balilla avevano scarponi di tipo militare, calzettoni grigioverdi, calzoni corti grigioverdi, fascia nera alla vita, camicia nera, fazzoletto azzurro sulle spalle, fez nero con aquila. I Balilla moschettieri portavano inoltre lunghi guanti alla moschettiera di pelle nera. Essi dovevano anche acquistare un m[...]
[...]e costituiva un onere non trascurabile per le famiglie "dei lavoratori, in aggiunta a quello della tessera e alle varie contribuzioni via via richieste. Poiché la scelta dei quadri avveniva prevalentemente in base alla prestanza fisica e alla cura della divisa, oltreché alla disciplina « fascista » e alla preparazione ideologica totalitaria, si accentuava il carattere piccoloborghese dell'organizzazione, quantunque questa fosse di massa. Tra gli avanguardisti, dove gli studenti costituivano la grande maggioranza (non essendo obbligatoria l'iscrizione dei giovani lavoratori), il fenomeno era ancora più netto.
L’O.N.B. organizzava la Befana Fascista, nonché colonie marine e montane, nelle quali la maschera assistenziale (peraltro a pagamento) veniva usata per sviluppare anche nei periodi di vacanza l’educazione di tipo militare (regime di caserma con alzabandiera, servizi di guardia, ecc.).
L’O.N.B. si occupava anche della formazione intellettuale dei giovani, organizzando corsi di « cultura fascista » e pubblicando un settimanale intitolato I[...]
[...] pubblicando un settimanale intitolato II Balilla, largamente diffuso nelle edicole. In concomitanza con i Littoriali della cultura e deIJ’arte, riservati agli studenti universitari (v. Antifascismo giovanile e studentesco), l’O.N.B, organizzò analoghi concorsi culturali, detti Ludi juveniles, per gli studenti delle scuole medie e superiori. Per i giovani con tendenze artistiche, l’O.N.B. istituì anche « Borse di studio Mussolini » tra Balilla e avanguardisti iscritti da almeno due anni.
Militarizzazione della gioventù
Ma l’educazione militarista della gioventù restava lo scopo centrale
di questa organizzazione, A partire dall’estate del 1931 furono annualmente tenuti a Roma corsi di « capocenturia », diretti dalla Accademia fascista di educazione fisica, neH’ambito di un campeggio chiamato Campo Dux. In tali occasioni, circa 30.000 avanguardisti provenienti da tutta Italia sfilavano davanti a Mussolini ed eseguivano il saggio ginnicomilitare finale.
« Purtroppo — scrive il Salvatorelli — all’apprezzabile allenamento fisico rispondevano, anche a prescindere dallo squadrismo, il bourrage des crànes e la falsa educazione morale, che apparivano anche da documenti non privi di moderazione e di buone intenzioni, come il "decalogo" per i giovani fascisti dettato dal segretario del P.N.F, Giovanni Gìuriati. Diceva ÌI secondo comandamento: "Chi non è pronto a dare anima e corpo alla patria e a servire il Duce senza discutere non merita [..[...]