Brano: [...]sche si disseminarono lungo centinaia di chi
lometri di piste desertiche, ma quella originale cooperazione tra carri e anticarro che aveva permesso di prendere contropiede gli inglesi si rivelò impotente davanti alle fortificazioni di Tobruk, dove l’azione di sorpresa condotta l’11 aprile fallì. Completato l’accerchiamento, Rommel ripetè l’attacco ma neanche questa volta riuscì. Tedeschi ed italiani riprovarono a forzare le linee tenute dagli australiani, ma senza successo: a questo punto i rapporti all'interno delle forze dell’Asse si fecero tesi e Rommel sostituì molti ufficiali tedeschi, criticando « certi comandanti (che) hanno ceduto di fronte al nemico ».
Il 27 aprile l’Alto Comando tedesco inviò in Nordafrica il generale von Paulus per verificare la situazione e il 30 fu lanciato un nuovo attacco. L’1 maggio la fanteria aprì un varco nelle file britanniche, ma i carri tedeschi furono fermati da un campo minato e poi dagli anticarro. Il 3 maggio gli australiani contrattaccarono, ma alla fine l’angolo sudoccidentale del perimetro dife[...]
[...]forze dell’Asse si fecero tesi e Rommel sostituì molti ufficiali tedeschi, criticando « certi comandanti (che) hanno ceduto di fronte al nemico ».
Il 27 aprile l’Alto Comando tedesco inviò in Nordafrica il generale von Paulus per verificare la situazione e il 30 fu lanciato un nuovo attacco. L’1 maggio la fanteria aprì un varco nelle file britanniche, ma i carri tedeschi furono fermati da un campo minato e poi dagli anticarro. Il 3 maggio gli australiani contrattaccarono, ma alla fine l’angolo sudoccidentale del perimetro difensivo rimase nelle mani delle forze dell’Asse.
Ancora una volta, però, la guarnigione britannica di Tobruk, comandata dal generale Morshead, si dimostrò capace di attuare una difesa mobile e aggressiva, utilizzando le stesse fortificazioni che gli italiani avevano costruito intorno alla città, recingendo questa con una doppia cintura difensiva lungo un perimetro di 6065 km e per un raggio di 2530 km.
L assedio
Si trattava di 128 fortificazioni in cemento armato, collegate da trincee chiuse da un tavolato ricoper[...]
[...]uto nella seconda linea, tranne che mancava il fossato, ma tutte le opere erano a filo del terreno e si rivelavano solo all'ultimo istante. Durante il giorno i cecchini impedivano ogni movimento, ma verso sera si stabiliva una tacita tregua di un paio d’ore, indispensabile per far giungere i rifornimenti ed evacuare i feriti.
In questo lungo assedio, l’attività notturna delle pattuglie era la principale forma di combattimento, nella quale gli australiani, addestrati al
corpo a corpo e all’azione individuale, eccellevano. I rifornimenti britannici erano garantiti via mare dall’“lnshore Squadron”, un’eterogenea formazione della Royal Navy che manteneva i collegamenti con Tobruk e la cui azione, mai interrotta, teneva alto il morale degli assediati.
Per le forze dell’Asse, Tobruk in mano inglese significava allungare le proprie linee di rifornimento di 80 km, dover mantenere notevoli forze immobilizzate nell’assedio, vedersi impossibilitata qualsiasi offensiva verso l'Egitto per la continua minaccia di incursioni sull'apparato logistico.
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