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Il segmento testuale attivisti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 225Analitici , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da (Comunismo e occidente, 3°) Benno Sarel, Proletariato e ordine democratico popolare nella Germania Orientale in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 5 - 1 - numero 8

Brano: [...] paese: stampa e radio, scrittori e compositori l'hanno adottata come il loro tema preferito. Squadre di agitatori del partito vi si recano, ed intorno a loro si formano dei gruppi di discussione, con i passanti, con gli operai dei cantieri, con quelli che sgomberano le rovine.
resse. Tuttavia l'industria edilizia lavora in perdita, e l'amministrazione ripropone il problema delle norme. Come sempre in questi casi, l'iniziativa viene presa dagli attivisti (stakanovisti) e dai capisquadra, per principio fedelissimi al regime. All'isolato n. 16, dal quale il movimento ha inizio, sono i capisquadra Semm e Faust. La Neues Deutschland del 26.1.52 descrive così l'atmosfera del loro cantiere: (i capisquadra) «...furono insultati dai loro colleghi: guastasalari! gli gridano gli operai. minacciandoli, vedrete se vi faremo passare queste ubbie ». In occasione di una festa del cantiere si venne alle mani. « Qualche operaio rimasto a concezioni arretrate » riferisce la Neues Deutschland, molestò i capisquadra.
Durante tutto il 1952, nell'edilizia, viene [...]

[...] Weberwiese... ha indietreggiato nella lotta ideologica quotidiana contro le concezioni arretrate » (13). E un fatto caratteristico che il segretario sindacale del cantiere di Semm e di Faust non abbia appoggiato la loro iniziativa e che, nell'assemblea sindacale da lui diretta egli abbia taciuto e li abbia lasciati attaccare da tutti i partecipanti (14).
Poco alla volta gli operai riescono ad imporre a parecchi capisquadra e perfino a parecchi attivisti il loro stato d'animo « ereditato dal tempo della lotta di classe ». Il brigadiere è nominato dalla direzione, ma é praticamente impossibile insediarlo contro la decisa volontà degli operai: non potrebbe lavorare. Giacché è un fatto che l'antica rigorosa disciplina di fabbrica o di cantiere é stata spazzata via dal « vento del 1945 » e niente altro l'ha ancora sostituita. Il caposquadra riceve una percentuale progressiva sui salari della squadra, in caso di sorpassamento del piano. Egli ha dunque l'interesse a spingere la produzione. Allo stesso tempo per? egli é costretto a convincere gli op[...]

[...]e ai propri superiori lo stato d'animo dei suoi compagni. Spesso gli operai riescono a fare nominare a capo della loro squadra uno dei loro compagni di fiducia: l'atmosfera diviene fraterna, ed il brigadiere in segreto — perché é proibito — spartisce con i compagni i propri supplementi.
(12) Neues Deutschland del 9.6.51.
(13) Neues Deutschland del 10.2.52.
(14) Neues Deutschland 26.1.1952.
172 COMUNISMO E OCCIDENTE
Lo stesso avviene con gli attivisti. Il sindacato, d'accordo col partito e la direzione, fa delle proposte; secondo lo spirito del regime, tende a farle approvare dagli operai : questi riescono spesso a far nominare coloro che vogliono. In tal modo la volontà del regime di essere legato agli operai, che sarebbe una forza se il legame fosse reale e libero, diventa una debolezza poiché lo spirito degli operai penetra nella sfera dirigente e provoca i deviazionismi, cancro del regime.
Anche un altro tentativo del regime si infrange, il più delle volte, di fronte alla rinascente solidarietà operaia. Nell'edilizia, era tradizionale[...]

[...] della Commissione di pianificazione; getta l'allarme : durante il primo trimestre dell'anno l'edilizia ha realizzato soltanto il 77% del piano, ma durante lo stesso periodo i salari sono cresciuti del 23% (18): é ben difficile chiudere dentro un piano la vita di un Paese che conosce le contraddizioni sociali.
Nel quadro della politica dura del momento, viene convocata per il 22 febbraio una conferenza dell'edilizia (amministrazione, sindacati, attivisti) che delibera di applicare una politica di durissime economie : sui salari, sui materiali, sulle attrezzature. Come nelle altre industrie, si prevede una campagna generale di aumento delle norme. Per 1'8 aprile viene convocata la conferenza dei responsabili del S.E.D., della Stalinallee, in vista dell'applicazione delle decisioni della conferenza di febbraio. Il 6 giugno infine, viene organizzata a Lipsia una nuova conferenza dell'edilizia avente lo scopo di « ...discutere il modo di condurre la campagna di dure economie nell'industria edilizia » (19). A quanto sembra, dopo il febbraio non si[...]

[...]maggior realizzazione del piano, in onore al sessantesimo compleanno di Walter Ulbricht ».
Un altro fatto ancora sembra fatto apposta per esasperare operai e tecnici: si pretende di fare loro riconoscere la superiorità dei metodi di lavoro russi e polacchi sui metodi tedeschi. Già nel 1951 il Consiglio
(20) Neues Deutschland 14.6.1953. Vorwärts 8.6.1953, Neues Deutschland 5.6.1953.
174 COMUNISMO E OCCIDENTE
Confederale aveva dichiarato: «gli attivisti polacchi additano ai loro colleghi tedeschi tutta una serie di deficienze... E accaduto che gli operai edili della Repubblica Democratica Tedesca non hanno subito afferrato le lezioni degli operai edili polacchi. Così pure si rivelano segni di suscettibilità nazionale... » (21). Walter Ulbricht invia alla conferenza dell'edilizia dei 6 giugno un telegramma nel quale dichiara: «Non viene prestata sufficiente attenzione allo studio dei metodi di costruzione sovietici... Dovete riuscire a migliorare la vostra esperienza di produttori attraverso ad un serio studio della letteratura sovietica nel [...]

[...]o il regime... La Neues Deutschland sembra più chiaroveggente, oppure i partigiani della distensione hanno avuto il sopravvento. Come che sia, il 14 giugno il giornale pubblica un articolo dal titolo « È tempo di rinunciare alla sferza » che rivela i retroscena dell'aumento delle norme alla Stalinallee: il 28 maggio, quando, secondo le notizie ufficiali, il 60% degli operai avevano aumentato le norme, aveva luogo una riunione di capisquadra e di attivisti della Stalinallee. Proprio questa riunione di uomini che il regime considera come il suo migliore appoggio, respinge a maggioranza quell'aumento delle norme che il Governo aveva allora deciso. Il Segretario del partito della Stalinallee, Müller, si era dichiarato contrario alla riunione, e questa aveva avuto luogo per iniziativa del caposquadra Rocke. Sembra che il caposquadra Rocke avesse organizzato la riunione di propria iniziativa, senza l'appoggio di un qualsiasi apparato. Egli ha delle buone ragioni di irritazione contro il partito e contro la direzione della impresa. Al principio di ma[...]

[...]E DEMOCRATICO POPOLARE 177
gemmi, ma si ingannano perché l'impresa non potrà mai funzionare senza gli operai... I cronometristi non devono pensare di poter continuare ad agire contro gli interessi degli operai... devono sforzarsi di eliminare la tensione attuale che essi stessi hanno provocato... ». Si direbbe che, alla vigilia della sommossa del 16 giugno, si sia stabilito alla Stalinallee una specie di fronte popolare che va dagli operai agli attivisti ed ai quadri medi del partito e del sindacato.
Dopo la riunione di capisquadra e di attivisti del 28 maggio, gli ambienti dirigenti tentano di reagire. Per il 30 maggio viene convocata un'altra riunione di capisquadra e di attivisti. E indicativo il fatto che non siano stati né il partito né il sindacato ad organizzarla — i loro quadri non sono sicuri — ma la redazione della Neues Deutschland, che sembra avere dei buoni informatori nei cantieri della Stalinallee. Si hanno pochi dettagli su questa riunione. Vi viene costituito un « Aktiv » (gruppo di elementi sicuri collegati fra loro) « col compito di deliberare sulle difficoltà di ogni genere e di controllare i provvedimenti presi per eliminarle » (23). Dalle poche notizie che si hanno sulla discussione, emerge che anche in quella occasione venne ventilata l'idea che sa[...]

[...]erge che anche in quella occasione venne ventilata l'idea che sarebbe stato meglio incominciare col migliorare i sistemi di lavoro ed in un secondo tempo aumentare le norme, in modo da non diminuire le paghe operaie. Sembra in ogni modo che l'« Aktiv» del 30 maggio non abbia avuto nessuna influenza sugli avvenimenti successivi.
La direzione ed il comitato del partito si sono trovati isolati il 16 maggio alla Stalinallee? No: vi sono anche degli attivisti che si oppongono ai manifestanti, e soprattutto dei gruppi di giovani comunisti. E fuori dubbio che una gran parte della gioventù é favorevole al regime. Esiste almeno un cantiere della Stalinallee nel quale le norme sono state aumentate volontariamente: quello organizzato dai giovani comunisti ». Sarebbe necessario a questa punto tracciare tutta la politica della gioventù del regime, ma avremo occasione di tornare su questo argomento. Notiamo qui che i giovani della Stalinallee hanno veramente la possibilità di perfezionarsi, di imparare, di frequentare la Facoltà Operaia e Contadina: tuttoc[...]



da Vito Grasso, Il lento disfarsi della dittatura [sopratitolo: La lunga crisi politica della Turchia] [sottotitolo: Un risultato elettorale che non ha trovato ancora sbocchi. Declino del Partito della giustizia e ascesa del Partito repubblicano. La morte di Inönü segna la fine del kemalismo. Come si sono mossi i militari in quest'ultimo decennio. Si apre una prospettiva democratica?] in KBD-Periodici: Rinascita 1974 - 1 - 4 - numero 1

Brano: [...]blicano del popolo, 155 al Partito della giustizia, 49 al Partito della salvezza nazionale, espressione delle forze religiose più retrive, 43 al Partito democratico (che in concorrenza ed in polemica con Demirel si ispira all'esperienza politica del defunto Menderes), 13 al Partito della fiducia, scissionista di destra dei repubblicani, 3 al Partito di unità turca, espressione di un coraggioso gruppo di socialisti marxisti (mentre i quadri e gli attivisti del Partito operaio turco, disciolto dalla dittatura militare, sono ancora in carcere).
Se per Bülent Ecevit e per il Partito repubblicano sarà difficile avere una maggioranza stabile in Parlamento, il grande sconfitto di questa consultazione è Demirel che nelle precedenti elezioni politiche aveva ottenuto per il suo partito la maggioranza assoluta. Esclusa da Demirel una coalizione dei due maggiori partiti, non è possibile nemmeno ipotizzare una sua alleanza con i partiti minori, data l'ostilità del Partito democratico. E' un gioco pericoloso che si propone come obiettivo nuove elezioni, ma[...]



da Alberto Caracciolo, A proposito di controllo e democrazia operaia in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1958 - 7 - 1 - numero 33

Brano: [...]ramma tra le organizzazioni e la massa lavoratrice; sorge da tutto quanto il paese, dove l'alta percentuale dei votanti ogni due o cinque anni non può nascondere un'apatia e una rilassata partecipazione al quotidiano andamento politico; si presenta un po' in ogni luogo nelle forme di un preoccupante distacco tra dirigenza politica e lavoratori, fra rappresentanti e rappresentati, come dicono le cifre dei tesserati, dei lettori di giornale, degli attivisti. E un'esigenza che non si può scindere dal contesto di una generale ricerca di soluzioni corrispondenti alle spinte progressive e al superamento delle contraddizioni della società nazionale, ma che di tale contesto è parte specifica e insopprimibile.
Un interessante apparta a questa discussione é dato oggi, ci sembra, dalle proposte che da più parti vengono ad una rivalutazione dei motivi di democrazia operaia e di controllo diretto sulla produzione. Si é già detto e scritto parecchio negli ultimi tempi in ordine a tali problemi, e si è già riusciti ad approfondirli sotto diversi aspetti, in[...]



da Giacinto Spagnoletti, Carlo Bernari in KBD-Periodici: Belfagor 1980 - marzo - 31 - numero 2

Brano: [...]datta a partire dai tredici anni, Bernari entrò in contatto con Flora assieme a un gruppo di intellettuali non conformisti nella vita e nell'arte (Guglielmo Peirce e Paolo Ricci fra questi). Una strana indipendenza per quei tempi (era il 1929!), e uno strano bagaglio culturale. A vent'anni, già due manifesti lanciati in segno di rivolta artistica (il « circumvisionismo ») e di contestazione globale (1'« U.D.A. », sigla dell'Unione distruttivisti attivisti). « Anticipavamo — scriverà piú tardi Bernari — di un trentennio la discordia fra cultura umanisticoletteraria e cultura tecnicoscientifica, a tutto vantaggio della seconda che ci apriva il cuore a un'ingenua speranza marxistica ». Nel ricordo di Flora questa esperienza di Bernari e dei suoi giovani amici « arrabbiati » si colora di un'appassionata se pur vaga esigenza di « totalità », di un chiedere e cercare qualcosa che non era a portata di mano: il socialismo, le avanguardie artistiche europee, la psicanalisi. « Con questo crociansocialismo come bagaglio culturale — continua Bernari — ave[...]



da Luciano Bianciardi e Carlo Cassola, I minatori maremmani (con tre documenti) [documenti: Lettera del Sindacato Minatori aderente alla CGIL, al Distretto Minerario di Grosseto del 7-8-1953 in cui si prospettano i pericoli derivanti dai metodi di conduzione della miniera, e in particolare dal cosiddetto metodo dei franamenti del tetto, firmata in calce «per la segreteria» Betti Duilio; Lettera di risposta del Distretto Minerario di Grosseto del 29 Ottobre 1953 firma in calce «L'ingegnere capo» Tullio Segu... in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 5 - 1 - numero 8

Brano: [...] isolarle, confinando il segretario in un ufficio sorvegliato costantemente dalle guardie giurate e quindi sempre meno in grado di svolgere la sua funzione. Oggi l'operaio che vuol conferire con il segretario della C. I. deve prima ottenere l'autorizzazione del direttore. Ma soprattutto con un'azione discriminatoria nelle assunzioni, nella concessione di premi, licenze, permessi, si é mirato a stroncare la forza organizzata delle maestranze. Gli attivisti politici e sindacali sono perseguiti in vari modi : si cambia loro di frequente il posto di lavoro, li si concentra tutti nello stesso cantiere, li si esclude da premi e gratifiche, od addirittura si ricorre alla multa, alla sospensione, al licenziamento. Alla fine della lotta dei cinque mesi furon licenziati, fra
14 LUCIANO BIANCIARDI CARLO CASSOLA
gli altri, e per dichiarati motivi sindacali, gli operai Chedo Periccioli, Arnaldo Nannetti, Bino Malossi, Ideale Tognoni, della miniera di Boccheggiano, e i sorveglianti Lamberto Fierli ed Armelindo Prati, della miniera di Ribolla. Le motivazi[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine attivisti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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