Brano: [...]à, fu accolto da un uragano di fuoco: il camion finì contro la roccia, si incendiò e i suoi occupanti subirono gravi perdite,
Lo smacco subito provocò grande impressione tra i nazifascisti che, nei timore di dover fronteggiare nuovi attacchi, concentrarono a Borgosesia numerose truppe, distraendole dai rastrellamenti ancora in corso nell’alta Valsesia.
Nel giugno 1944 la Valsesia divenne così « zona libera » sotto il controllo delle forze partigiane e tale rimase fino ai primi di luglio, allorché fu rioccupata da una grande offensiva tedesca.
Il 13 agosto, quando i nazifascisti perpetrarono l’eccidio di Borgoticino (v.), in Valsesia ripresero con accresciuto vigore gli attacchi: il 14 venne attaccato nuovamente il presidio di Borgosesia (1 tedesco ucciso e 1 fascista ferito), altri due fascisti furono feriti sul monte Briasco, e anche a Varallo Sesia alcuni fascisti caddero durante un rapido scontro.
Quello stesso 14 agosto il comandante del presidio fascista di Varallo (capitano Giacomo Pasqualini, di Borgo Val Sugana), aiutato da[...]
[...]hi e fascisti.
A.To.
Bibliografia: P. Secchia e C. Moscatelli, Il Monte Rosa è sceso a Milano.
Pontedera
Comune di 26.500 abitanti in provincia di Pisa (v.) e importante centro industriale, vanta lunghe tradizioni di lotta operaia e una tenace resistenza antifascista.
Cenni storici
Fin dalla seconda metà del 1500, quando contava circa 1.000 abitanti, Pontedera fu un centro di traffici terrestri e fluviali, con numerose attività artigiane e un noto mercato agricolo. Questa vitalità si protrasse nei secoli successivi e si accentuò nel secolo XIX, come è comprovato anche dall’aumento della popolazione, passata dai 3.000 abitanti alla fine del 1700 ai 13.049 (di cui 8.700 nel maggior centro abitato) nel 1881.
Lo sviluppo economico nel secolo scorso fu determinato dalla introduzione delle coltivazioni del lino e della canapa (cui si accompagnò il sorgere di manifatture di cordami per la navigazione), dalle attività inerenti alla concia delle pelli, dalla fabbricazione di cappelli di paglia e dai pastifici. Un particolare riliev[...]
[...]ione), dalle attività inerenti alla concia delle pelli, dalla fabbricazione di cappelli di paglia e dai pastifici. Un particolare rilievo assunse l’industria tessile che, durante la Prima guerra mondiale, arrivò a impiegare 2.000 addetti. Nondimeno l’economia pontederese rimase, per l’intera prima metà del nostro secolo, prevalentemente agricola.
Movimento operaio e socialista
L’esistenza di un cospicuo numero di operai legati alle imprese artigiane e industriali della zona offrì un buon terreno all'ampia propaganda mazziniana, poi a quella anarchica e infine alla socialista, nel corso del Risorgimento e nei primi anni dell'Italia unita, favorendo il precoce sorgere di associazioni operaie e una vivacità di lotte sociali.
La prima società operaia di mutuo soccorso qui sorta (di ispirazione moderata) risale al 1861. Al febbraio 1873 risale il primo sciopero di fornaciai (attuato in località La Rotta) di cui si ha notizia. Risulta poi che agli inizi del 1878 si ebbero in Pontedera manifestazioni di protesta contro i licenziamenti provoc[...]