Brano: Ebrei
1939 in Polonia e poi nei territori dell’unione Sovietica invasi dalle truppe germaniche (v. Einsatzgruppe) ; oltre 4 milioni di vittime vennero invece convogliate dal 1941 al
1944 nei campi di sterminio appositamente allestiti (v. Deportazione, Campi di).
L'antisemitismo tedesco
Un antisemitismo mirante all’allontanamento di tutti gli ebrei tedeschi, per garantire al popolo germanico la sua « purezza razziale », fu . sin dall’inizio uno dei pilastri della dottrina nazista.
Se l’antisemitismo a sfondo religioso, presente fin dall’antichità e che per tutto il Medioevo aveva portato a leggi discriminatorie, a persecuzioni, a feroci massacri e all'espulsione delle comunità ebraiche di quasi tutti i paesi europei, sembrò estinguersi con l’affermarsi deH’illuminismo (gli ebrei uscirono dai ghetti, non furono più distinti da contrassegni infamanti e, nel secolo XIX, in quasi tutti i paesi vennero emancipati), verso la fine del secolo XIX il sentimento antiebraico tornò alla ribalta, ma con diversi contenuti di classe.
Culla deH’antisemitismo moderno, nel diciannovesimo secolo, fu la [...]
[...]eggi discriminatorie, a persecuzioni, a feroci massacri e all'espulsione delle comunità ebraiche di quasi tutti i paesi europei, sembrò estinguersi con l’affermarsi deH’illuminismo (gli ebrei uscirono dai ghetti, non furono più distinti da contrassegni infamanti e, nel secolo XIX, in quasi tutti i paesi vennero emancipati), verso la fine del secolo XIX il sentimento antiebraico tornò alla ribalta, ma con diversi contenuti di classe.
Culla deH’antisemitismo moderno, nel diciannovesimo secolo, fu la stessa Germania dove, nel quadro dello spirito nazionalistico maturato nella lotta contro Napoleone /, una forma aggiornata di antisemitismo aveva trovato i suoi apologeti negli accademici Friedrich Ruhs e J.F. Fries, secondo i quali gli ebrei, anche quando avessero raggiunto la completa emancipazione giuridica, non sarebbero mai potuti divenire « veri cittadini tedeschi ». Successivamente vennero pubblicati in Germania molti scritti sul « problema degli ebrei », ritenuti « inadatti » all’inserimento nello Stato nazionale. Nel 1873 comparve La vittoria del giudaismo sul germanesimo del giornalista Wilhelm Marr, al quale si deve probabilmente anche l’introduzione del termine « antisemitismo ».
Nell’ottobre 1880 fu fondata a Berl[...]
[...]li ebrei, anche quando avessero raggiunto la completa emancipazione giuridica, non sarebbero mai potuti divenire « veri cittadini tedeschi ». Successivamente vennero pubblicati in Germania molti scritti sul « problema degli ebrei », ritenuti « inadatti » all’inserimento nello Stato nazionale. Nel 1873 comparve La vittoria del giudaismo sul germanesimo del giornalista Wilhelm Marr, al quale si deve probabilmente anche l’introduzione del termine « antisemitismo ».
Nell’ottobre 1880 fu fondata a Berlino e a Dresda la prima Lega antisemita. A capo dell’agitazione si pose il famoso predicatore di corte Adolf Stòcker, fondatore di un partito « cristianosociale » antisemita. Nel 1887 l’orientalista tedesco Paul de Lagarde scriveva che gli ebrei, quali « elementi parassitari » della società, andavano « distrutti come bacilli e trichine ».
Nel 1899 uscì il libro di Houston Stewart Chamberlain intitolato / fondamenti del diciannovesimo secolo che sarebbe diventato in se
Manifesto antisemita affisso dai nazisti per le vie di Berlino. Dice: « Gli ebr[...]
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Nel 1899 uscì il libro di Houston Stewart Chamberlain intitolato / fondamenti del diciannovesimo secolo che sarebbe diventato in se
Manifesto antisemita affisso dai nazisti per le vie di Berlino. Dice: « Gli ebrei hanno respiro fino a sabato mattina alle 10 ,/ Poi comincia la lotta / Gli ebrei del mondo intero vogliono distruggere la Germania / Popolo tedesco! ./ Difenditi! ,/ Non comprare dagli 3brei! » (1.4.1933)
guito un classico dell’antisemitismo pangermanista. Chamberlain, un inglese stabilitosi in Germania, si ispirava all’opera Essai sur l’inégalité des races humaines del francese J. A. de Gobineau, pubblicata nel 185356, dove si asseriva tra l’altro che la « superiore » razza ariana doveva rafforzare i propri elementi nordici per conservarsi « pura »; per il Chamberlain, il popolo « germanico » (comprendente tutti gli « ariani occidentali ») era chiamato a stabilire un « nuovo ordine » in Europa.
Nell’Austria, i pangermanisti del Partito nazionale tedesco arrivarono a presentare nel Parlamento una legge antiebraica (1903); espl[...]
[...] di pogrom che spinsero 2 milioni di ebrei (circa 1/3 della popolazione ebraica) ad abbandonare il paese. Analoghe persecuzioni si ebbero nella vicina Polonia.
Seppure in misura minore (l’unico paese con una legislazione antiebraica era, ancora nel 1919, la Romania), le crescenti tensioni imperialistiche che avrebbero portato allo scoppio della prima guerra mondiale favorirono anche in altri paesi la demagogia antisemita.
In Francia (v.) l’antisemitismo acquistò importanza politica verso la fine del secolo XIX, trovando un’espressione violenta nell’opera La France juive devant l’opinion, di Edouard Drumont, che ebbe ben cento edizioni nell’anno di pubblicazione (1886) e fu largamente tradotta. Antisemita fu anche il movimento di estrema destra boulangista che prese il nome dal generale filomonarchico Georges Boulanger e trovò aderenti soprattutto nelle file dell’esercito. L’agitazione antiebraica, alimentata dallo scandalo del fallimento della Compagnia del ca