Il segmento testuale antihitleriana è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 47Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 441
Brano: [...]egreto Abwehr (v.) delle forze armate tedesche, fu promosso viceammiraglio nel 1938. Mantenne il comando dell’Abwehr sino al 1944, tentando cautamente di contrastare le iniziative più oltranziste di Hitler e svolgendo un continuo doppio gioco. Il servizio segreto, sotto la sua direzione, raggiunse — sempre nell’interesse del nazismo — un notevole grado di efficienza. Quando le sorti della seconda guerra mondiale volsero a favore della coalizione antihitleriana, C. tentò di utilizzare tutti i suoi contatti con le potenze occidentali per raggiungere una soluzione di compromesso per la Germania. Benché ài corrente della cosiddetta operazione « Lampo » organizzata da alcuni ufficiali superiori tedeschi nel febbraio 1943 per sopprimere Hitler, non vi prese parte. Su proposta di Himmler, nel 1944 venne sostituito nelle sue funzioni di capo delI’Abwehr e il 18 febbraio fu nominato capo dell'ufficio per la guerra economica e commerciale. Arrestato dopo il fallito attentato contro Hitler del 20.7.1944, sebbene sembra npn avesse partecipato al complotto, ven[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 508
Brano: [...]scarso rispetto dei diritti delle minoranze etniche da parte dei governanti cèchi facilitarono la coalizione tra Sudeti, Slovacchi e Ruteni. Mentre da Praga si alternavano, verso yHenIein, minacce verbali e blandizie, i fascisti terrorizzavano la popolazione cèca e gli stessi tedeschi antifascisti, con l’aiuto e l’appoggio diretto dei nazisti.
Il 15.10.1935 il governo cecoslovacco firmò con quello sovietico un trattato di alleanza in funzione antihitleriana, ma nello stesso tempo, sotto la pressione germanica, perseguitava i tedeschi antinazisti che avevano cercato rifugio in Cecoslovacchia. Attraverso gli sviluppi di questa politica contraddittoria, si giunse, il 29.9.1938, alla capitolazione delie potenze occidentali a Monaco (v.) allorché, coi consenso della Francia e dell'Inghilterra, Hitler ottenne a spese della Cecoslovacchia i Sudeti (28.680 kmq di territorio con 3.650.000 abitanti); l’Ungheria ottenne la Rutenia (11.830 kmq con 1.027.500 abitanti); e la Polonia ebbe 1.860 kmq con 242.000
abitanti. Per di più la Slovacchia, il cui pres[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 642
Brano: [...]atici assertori dell’ideologia si rivelarono disponibili a trattare con il nemico e a realizzare con gli angloamericani una pace separata, in modo da poter spostare tutto il restante potenziale militare tedesco contro il nemico bolscevico. Himmler giocò ancora una volta la carta del suo inveterato antislavismo e anticomunismo per salvarsi la pelle, avendo probabilmente colto le fratture che già si stavano evidenziando aH’interno della coalizione antihitleriana, in particolare sul futuro assetto dell’Europa. A questo riguardo va anche ricordato che, soprattutto durante gli ultimi anni di guerra all’insegna deH’anticomunismo, Himmler aveva iniziato a reclutare reparti di SS provenienti dai vari paesi occupati o satelliti, fra cui la Francia e la stessa Italia (v. SS italiane), con l’intento di creare su scala europea le basi per la nuova classe dirigente che avrebbe dovuto assumersi l’onere di gestire il Nuovo Ordine Europeo (v.) voluto da Hitler.
NeH’ultima fase della guerra il potere di Himmler crebbe ulteriormente anche a causa della crescente [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 291
Brano: [...]ella Wehrmacht (v. Russia, Campagna di).
Nel marzo 1942 fu nominato comandante in capo delle forze tedesche iri Europa occidentale, con il compito di fronteggiare la minaccia di uno sbarco angloamericano. Diresse le operazioni in Normandia nel giugno 1944, poi fu nuovamente esonerato per aver chiaramente illustrato a Hitler l'impossibilità di protrarre la lotta contro la schiacciante superiorità angloamericana. Si tenne estraneo alla congiura antihitleriana del 20 luglio 1944 e in settembre accettò di riprendere il comando del fronte occidentale, pur consapevole dell'inutilità di protrarre la guerra tedesca. Fu esonerato nuovamente nel marzo 1945.
Dopo la resa tedesca fu imprigionato dagli angloamericani come il più alto esponente della Wehrmacht. Liberato nel 1949 per motivi di salute, morì quattro anni dopo.
Simbolo dell’efficienza tecnica e della debolezza politica della Wehrmacht, servì fedelmente un regime di cui apprezzava i successi, ma non i metodi né la resistenza a oltranza fino alla distruzione finale.
G.Roch.
Ruocco, Etto[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 115
Brano: [...]e “resistenze europee” (così come non si ignora e si indaga la pluralità dei “fascismi”) sia cogliere in tutto il suo spessore la problematicità delle interazioni fra più resistenze e un’Europa composita e lacerata. Lo stesso Michel, perentorio sul primo aspetto (« Non si può dunque parlare di una Resistenza europea»), riapre il discorso su « La Resistenza matrice di una nuova Europa », senza separare l’Ovest dall’Est, attribuisce all’esperienza antihitleriana la portata di un « poderoso detonatore » capace di parlare agli stessi popoli colonizzati o sottosviluppati e di rappresentare, nell’epoca in cui viviamo, « la parte più carica di significato presente, sé non la più gravida di futuro ».
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 86
Brano: [...]iche del capitale monopolistico un alibi, un pretesto, permettendo loro di presentare la loro politica nell’ambito del sistema democraticoparlamentare come una politica amante della pace e democratica.
Origini del neonazismo nella R.F.T.
L’attuale quadro del neonazismo nella R.F.T. non è separabile dallo sviluppo sociale avvenuto sul territorio di questa nel secondo dopoguerra. In aperto contrasto con la volontà dei popoli della coalizione antihitleriana, articolatasi nell’accordo dì Potsdam (v.), nella R.F.T. non vennero mai seriamente messe in discussione le radici economiche e politiche del fascismo e del neonazismo, cioè il potere dei monopoli e dei latifondisti. Conformemente al loro interesse di classe altoborghese, gli U.S.A., la Gran Bretagna e la Francia svolsero fin dall’inizio una politica di restaurazione nei confronti dell’imperialismo tedesco: obiettivo di queste potenze fu quello di creare, coll’aiuto del loro precedente nemico, un forte centro strategico nel cuore dell'Europa, con il quale fosse possibile ostacolare! cambiamen[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 109
Brano: [...]americano autorizzò la vendita di armi a quei paesi (soprattutto Francia e Gran Bretagna) che si trovavano in stato di guerra con la Germania. Queste misure furono poi ampliate nel marzo 1941 grazie alla legge Affitti e Prestiti (v.).
Dopo l’ingresso degli U.S.A. nel conflitto mondiale (giugno 1941) gli isolazionisti si schierarono contro l’apertura di un secondo fronte in Europa e sabotarono il più possibile il rafforzamento della coalizione antihitleriana, anche perché nelle loro file confluirono tutti gli elementi più reazionari e filofascisti che si opponevano alla collaborazione con l’U.R.S.S.
Nel secondo dopoguerra la maggioranza degli isolazionisti passò su posizioni di ultraespansionismo, alimentando la politica di guerra fredda nei riguardi dell’U.R.S.S. e degli altri paesi socialisti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 541
Brano: [...]va dovuto lasciare nel 1915. Sotto la sua direzione si coronò con successo la caccia alla « Graf von Spee », le cui azioni corsare avevano per mesi importunato i convogli britannici. Quando, con l’invasione della Norvegia (aprile 1940) Hitler chiuse la « dròle de guerre » e fece capire che non era più tempo di ripensamenti e di intese, Churchill lasciava l'Ammiragliato ed assumeva la direzione del paese, lui che era stato l’inascoltata Cassandra antihitleriana. Formò un governo di unità nazionale con laburisti e liberali; chiamò al ministero della guerra queU'Eden che si era a suo tempo dimesso da ministro degli esteri per protesta contro la politica di condiscendenza di Chamberlain, riservò per sè il dicastero della difesa.
La prima grande decisione del suo governo riguardò la sacca di Dunkerque, l’operazione di reimbarco delle truppe — circa 335.000 uomini, fra inglesi e francesi, passarono la Manica — cui tenne dietro la battaglia aerea d’Inghilterra, protrattasi dall’agosto 1940 alla primavera 1941, con la punta massima nel settembrenovembre[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine antihitleriana, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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