Brano: [...] piccolo, non ci farà male ” ».
B.An.
Blum, Léon
Uomo politico, letterato e sociologo francese (18721950). Nel 1902 aderì al Partito socialista e alla morte di Jaurès (1914) ne divenne segretario generale, schierando il partito stesso nella sciovinista Union Sacrée durante il corso della prima guerra mondiale. Nel 1919 divenne deputato e nel 1920 fu eletto presidente del suo partito.
Di formazione socialdemocratica, assunse posizioni anticomuniste, pur restando favorevole alla formazione di un blocco delle sinistre. Nel 1928, rimasta VHumanité ai comunisti, fondò il Populaire, nuovo organo socialista. Contro il fascismo assunse posizioni genericamente ostili, non di lotta attiva, sottovalutandone il reale pericolo per l’Europa, illuso dal mito della democrazia borghese.
Il Fronte popolare
L’ascesa di Hitler e il minaccioso sorgere del movimento fascista nella stessa Francia indussero Blum a rivedere le proprie posizioni anticomuniste; la rettifica comunista al VI Congresso del Comintern (v.) nei confronti della socialdemocrazia r[...]
[...]ne di un blocco delle sinistre. Nel 1928, rimasta VHumanité ai comunisti, fondò il Populaire, nuovo organo socialista. Contro il fascismo assunse posizioni genericamente ostili, non di lotta attiva, sottovalutandone il reale pericolo per l’Europa, illuso dal mito della democrazia borghese.
Il Fronte popolare
L’ascesa di Hitler e il minaccioso sorgere del movimento fascista nella stessa Francia indussero Blum a rivedere le proprie posizioni anticomuniste; la rettifica comunista al VI Congresso del Comintern (v.) nei confronti della socialdemocrazia rese d’altra parte possibile quell’avvicinamento tra comunisti e socialisti, da cui usciranno il Fronte popolare (v.), la vittoria elettorale unitaria del maggio 1936 e il primo governo di fronte popolare che egli presiedette (4.6.1936).
Nel luglio, scoppiata in Spagna la ribellione franchista con il palese appoggio del fascismo, Blum commise il tragico errore (di cui egli stesso sentirà il bisogno di pentirsi più tardi) di proporre il cosiddetto « non intervento » che, di fatto, lasciò mano lib[...]
[...]are a Bourassol, tradurre davanti alla corte di Riom (16.10.1940) e infine, nel 1943, lo diede in mano ai tedeschi che lo internarono in un castello a Villabassa (vai Pusteria), donde sarà liberato dagli Alleati.
Dopo la Liberazione
Rientrato in Francia il 14.5.1945, Blum tornò alla testa del Partito socialista (S.F.I.O.), riprendendo la direzione del « Populaire » e il suo posto in Parlamento. Tornato anche alle sue tradizionali posizioni anticomuniste e antisovietiche, per alcuni anni partecipò alla politica francese, tra i più accaniti fautori della guerra fredda: nel 1946 firmò a Washington, per conto del governo francese, un accordo che poneva la Francia alle dipendenze economiche degli Stati Uniti; sostenne Io scatenamento della guerra coloniale in Indocina, il Piano Marshall, il Patto Atlantico, il riarmo tedesco in funzione antisovietica. Fu tra i fautori dello scioglimento del Comitato d’intesa tra socialisti e comunisti, e uno dei principali responsabili della scissione sindacale.
Tornò a essere presidente del Consiglio in un go[...]