Brano: [...] Italia Libera », « Garibaldi » e « Matteotti », tutte dirette da un Comando unico che comprendeva il capitano Giorgi (Lodovico Tedesco), il capitano Riva (Emilio Crestani) e l'aiutante maggiore Bill [Andrea Cocco) della Brigata « Italia Libera ». AH’inizio dell'estate
1944 i partigiani presenti sul Grappa ammontavano a circa 1.700 e dominavano due importanti linee ferroviarie per il Trentino e l'Austria. Altre formazioni operavano sul vicino Altipiano di Asiago, fino al Pasubio, e nella pianura a sud del Grappa. Sui monti Cesen, Cimone e Visentin delle Prealpi bellunesi erano dislocate le Brigate garibaldine « Mazzini » e « Tollot ». Sulle montagne a nord di Feltre operava la Brigata « Gramsci »; intorno ad Agordo, nei pressi della vai Pusteria, la Brigata « Pisacane »; ancora più a nord, la Brigata « Calvi »; e, sull’altipiano del Cansiglio, la « Vittorio Veneto ». Tutte queste brigate formavano, nel loro insieme, la Divisione Garibaldi « Nino Nannetti » (v.) che contava circa 5.000 uomini.
Il rastrellamento
Nell'agosto 1944 il generale Kesselring dispose di operare nella zona del Grappa un massiccio rastrellamento, al quale parteciparono unità deM'esercito, delle S.S. e della polizia, con cannoni e carri armati. Si
trattava complessivamente, secondo i dati del nemico, di 6.000 uomini; altri forti contingenti tedeschi furono concentrati a Udine, nel Trevigiano e nel Bellunese.
L'operazione ebbe inizio i[...]
[...]con l’accerchiamento dei monti Cesen, Cimone e Visentin. Contro la popolazione della zona furono scatenate le prime rappresaglie: incendi e distruzioni dei villaggi, impiccagioni.
Per alcuni giorni le formazioni attestate sul Pian del Cansiglio (v.) opposero una tenace resistenza che causò al nemico sensibili perdite, ma dopo l’afflusso di nuove forze nazifasciste i partigiani furono costretti alla ritirata. Il 910 settembre la battaglia sull'altipiano poteva dirsi terminata e i tedeschi si apprestarono a passare al setaccio l’intero massiccio del Grappa.
Il Comando unico del Grappa ordinò la resistenza a oltranza. Il 19 settembre i partigiani fecero saltare il ponte della Vittoria, presso Rocca, frazione di Arsiè, quindi impegnarono per circa una settimana sanguinosi combattimenti e infine cercarono di sganciarsi, scendendo verso la pianura. Purtroppo il tentativo riuscì solo in parte, perché sulla pedemontana tutto intorno al massiccio erano appostate unità fasciste con migliaia di uomini. Numerosi partigiani furono così catturati e uc[...]
[...]orri, Gentile Mondini, Girolamo Moretto, Gaetano Perotto, Pietro Pi otto, Pio Ricci, Giacinto Scarello, Renato Stefano, Bruno Stella, Ester Todesco, Paolina Todesco, Alfredo Tosin, Angelo Valle.
Bibliografia: F. Zanetti, I massacri del Grappa e della Pedemontana, Vicenza, 1946.
Grassa, Bartolomeo
Medaglia d’oro a! valor militare alla memoria. N. a Rivara (Torino) nel 1897, fucilato dai tedeschi a Forno Canavese (Torino) il 9.12.1943.
Altipiano dei Sette Comuni Val Brenta Colli A|ti Asolone Monte Grappa Val del Piave
Il massiccio del Grappa visto da Bassano
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