Il segmento testuale altipiani è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 69Entità Multimediali , di cui in selezione 10 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 385
Brano: [...] importanti sono Ho Chi Minh (3.500.000), Haiphong (1.300.000), Da Nang (500.000), Hué (220.000). Si stende per oltre 1.600 km lungo la costa orientale della penisola indocinese, confinando a nord con la Cina (v.), a ovest con il Laos (v.) e il Kampuchea (v. Cambogia) mentre a est e a sud si affaccia sul mar Cinese Meridionale. Il territorio ha una conformazione molto varia: si succedono una dopo l’altra catene montuose coperte da fitte foreste, altipiani e vallate, nelle quali si coltiva prevalentemente il riso. Vi sono due fiumi principali, il Mekong a sud e il fiume Rosso a nord. La popolazione è concentrata nelle aree pianeggianti, in particolare lungo le vallate fluviali. La maggioranza è composta da Viet (Annamesi), con minoranze Tay (742.000), Khmer (651.000), Thai (631.000), Muong (618.000), Nung (472.000) e Meo (349.000). I vietnamiti sono per lo più taoisti o buddisti. Quantunque il governo comunista abbia soppresso le organizzazioni religiose che non hanno accettato il controllo statale, sopravvivono alcune sette.
Paese poverissi[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 202
Brano: Uganda
di acque interne), ha una popolazione di circa 16 milioni di abitanti; confina con il Sudan, lo Zaire, il Ruanda, la Tanzania e il Kenia, comprendendo gli altipiani fra i grandi laghi Victoria (da dove ha origine il Nilo Bianco), Edoardo e Alberto. La sua frontiera orientale si trova a 800 km dall’oceano Indiano. La capitale è Kampala (400.000 ab.); altri centri sono Jinia (53.000), Bugembe (46.000), Entebbe (24.000).
La popolazione, divisa in numerosi gruppi tribali, è per la maggior parte di origine bantù e per il 30% costituita dall’etnia baganda. La religione dominante è la cattolica (31%), cui seguono la protestante (20%) e l'islamismo (15%), oltre ai culti animistici tradizionali. Lingua ufficiale è l’inglese.
Stato indipendente dal 1962, mem[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 743
Brano: [...]re Stewart restarono uccisi e Deakin si ritrovò svenuto. Quando rinvenne disse: « Signor Comandante, non le sembra che sia inutile ogni resistenza? ». Al che Tito rispose: « Nessuno ha il diritto di chiedere la resa di questo esercito né di ordinare di interrompere la sua lotta, nemmeno io che sono il comandante supremo. Ordinare a questi uomini di non combattere per la propria libertà costituirebbe un tradimento ».
I sentieri dei boschi, gli altipiani e i monti dal Vucevo al Maglie, dal Tjentiste al Kosur, dalla valle della Sutjeska alle vette dello Zelengora erano coperti di cadaveri. Leggiamo nelle memorie di Tito: « Mi trovavo sull’altura di Suha quando ricevetti un messaggio della Seconda Brigata dalmata che aveva ricevuto l’ordine di conquistare Gornje Bare e impedire ai tedeschi di tagliarci la strada per lo Zelengora. Comunicava di aver portato a termine il compito, nonostante la posizione terribilmente dura in cui erano venuti a trovarsi i combattenti, battendosi sulla nuda pietraia, resistendo a tutti gli assalti dei tedeschi che [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 524
Brano: [...]equipa e Callao (entrambe con circa 300.000 abitanti), Trujillo, Chiclayo. Lingue ufficiali lo spagno
lo e il quechua.
Il paese è morfologicamente dominato dalla presenza del sistema andino, dalle cui catene montagnose è diviso in tre aree ben delimitate: la zona costiera, la sierra e la selva amazzonica.
Quasi il 50% della popolazione peruviana è composta da indios amerindi (discendenti degli Inca), in gran parte insediati ancora sugli altipiani, dove hanno conservato individualità regionali, anche per la difficoltà degli europei ad adattarsi a quelle altitudini. Nelle regioni costiere prevalgono invece i meticci, mentre circa il 12% della popolazione è costituito da creoli, neri e mulatti. Infine, una minoranza è formata da indios amazzonici
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 269
Brano: [...]ocratico romano, occupandosi in particolare della riforma dell’insegnamento e del decentramento amministrativo.
L’Aquila
Principale provincia dell’Abruzzo e Molise, con 295.000 abitanti (65.000 nel capoluogo), comprende la valle dell’Aterno, il bacino del Fucino o Marsica (v.), la conca di Sulmona e una parte della valle del Sangro. Ha 108 comuni, situati per la maggior parte a oltre 1.000 m s.l.m., su un territorio montagnoso, ma ricco di altipiani. Ha economia prevalentemente agricola.
Lotte contadine
L’annessione al Regno d’Italia sconvolse l’antico equilibrio economicosociale della regione abruzzese, la cui popolazione viveva su una agricoltura misera e sulla pastorizia, angariata dalla grande proprietà latifondistica. Lo Stato italiano mise in crisi l’economia di questa società contadina, senza abbattere le sopravvivenze feudali e senza apportare le trasformazioni indispensabili per uno sviluppo economico. Scomparvero, al contrario, persino alcune attività manifatturiere che, pur con un livello tecnico primitivo, assicuravano [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 214
Brano: [...] Fu così deciso un piano di reinsediamento delle tribù kikuyu, con l’obiettivo dichiarato di migliorare le condizioni di circa un milione e mezzo di persone.
Verso l’indipendenza
Nel 1957 ebbero luogo per la prima volta in Kenya elezioni politiche, alle quali fu ammesso un certo numero di africani. Due anni più tardi furono eliminate le restrizioni di ordine razziale o tribale nell’accesso alla terra, ma il prezzo dei terreni fertili degli altipiani rimase praticamente inaccessibile agli africani.
A mano a mano che si estendeva il movimento nazionalista, diventava inderogabile la concessione dell’indipendenza al Kenya. Per gli inglesi il problema divenne pertanto quel
lo di assicurarsi un adeguato controllo politico ed economico sul futuro stato indipendente. A tale scopo, nel 1960 fu tenuta a Londra una conferenza dei partiti rappresentanti i vari gruppi etnici del Kenya, nel corso della quale fu approvata una nuova Costituzione. L’anno successivo si svolsero le elezioni e queste diedero la maggioranza a due partiti: VUnione nazio[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 88
Brano: [...]riguardo ad altre formazioni minori scarseggia la documentazione; tuttavia, per il fatto che combatterono in zone ben delimitate, è possibile ricostruire in parte il loro apporto. È il caso degli internazionalisti francesi, guidati da Janna Labourde e Jacques Sadoul, che operarono a Odessa e Tiraspol; dei finlandesi, con a capo Toibo Antikainena, che combatterono nelle zone dei mari del nord; dei cinesi, diretti da San Fujan, che operarono sugli altipiani dell’Altai.
Origine
I canali che permisero il formarsi di così folti gruppi di combattenti, di ogni nazionalità furono essenzialmente tre. li primo fu la presenza in Russia, ai tempi della rivoluzione, di numerosi operai, venuti a seguito di investimenti o di appalti concessi a ditte straniere, oppure come emigranti in cerca di lavoro. Nella Russia europea lavoravano alcune migliaia di operai belgi, inglesi, americani, che costruivano fabbriche e ferrovie; nella Siberia e nella parte orientale vivevano decine di migliaia di cinesi e coreani occupati nelle miniere aurifere.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 485
Brano: Garemi, Gruppo divisioni
ge, dell'lllasi, del Chiampo (v.)f déll’Agno, del Leogra, del Brenta; gli altipiani dei Luzi, di Tonezza, di Lavarone, di Asiago; i massicci del Balado, del Pasubio, del Novegno; i passi di Pian delle Fugazze, di Arsiero e quelli minori di Priabona, Xomo, Borcola, Prica furono i punti nodali dell’ampio teatro operativo che vide impegnate le forze del Gruppo « Garemi ». Anche se per lungo tempo poco noto alla storiografia ufficiale, il ruolo svolto dalle « Garemi » costituì sicuramente il perno dell’intera vicenda partigiana in questo settore, non solo per la frequenza e il valore tattico e strategico delle operazioni condotte, ma anche per l'ampiezza e la forza della saldatu[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 245
Brano: [...] e spargono la voce che paga i guerriglieri con oro e diamanti. Un giorno un capotribù con 600 uomini si presenta al Comando a chiedere di entrare nella Resistenza, ma poche ore dopo tenta di catturare Paulus e i suoi compagni: con uno stratagemma si riesce a far intervenire una grossa formazione partigiana e il pericolo è sventato.
Ormai gli invasori non avevano più vita tranquilla. I guerriglieri controllavano ampie zone della pianura e gli altipiani; assommavano a 240.000.
Danno una caccia furibonda a Paulus, ma Barontini attua severamente le regole della vigilanza, non dorme più di una notte nel
lo stesso posto, eppoi ha dalla sua le tribù che amano ed ammirano il " capo bianco ” venuto da lontano per mettersi al loro fianco e sconfiggere gli invasori. Paulus incontra spesso soldati italiani fatti prigionieri, parla affabilmente con loro ».
Una delle azioni partigiane più clamorose, anche se sfortunata, fu tentata il 28.7.1936 dai due figli di ras Cassà, Avera e Asfauòssen, per liberare con un colpo di mano Addis Abeba, cattura[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 226
Brano: [...]si erano mostrati incapaci di capire fa psicologia del soldato italiano e
l avevano costretto a una disciplina prussiana, servendosi di misure repressive anche sanguinose (frequenti le decimazioni). Per contro il Comando Supremo (quando pure era stato messo in guardia dai servizi segreti) non aveva mai saputo prevedere né prendere le misure adeguate ogniqualvolta il nemico aveva assunto iniziative di grande impegno, come nella Battaglia degli altipiani e durante l’offensiva sull’Isonzo, culminata nella rotta di Caporetto (v.). Era mancato perfino quel minimo di dignità che avrebbe dovuto impedire ai capi di scaricare le proprie responsabilità sui sot■ toposti: si ricordino le accuse di viltà formulate dal generale Luigi Cadorna nei confronti dei reparti coinvolti nel disastro di Caporetto e arresisi, secondo il comandante supremo, senza combattere, e invece risultati distrutti da un attacco
di gas asfissianti. In realtà il quadro dirigente dell’Esercito si dimostrò prevalentemente composto di ufficiali boriosi, corrotti, incapaci, indegn[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine altipiani, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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