Brano: [...]statale. Attraverso una mobilitazione di tipo populista per l’« integrazione sociale > e F< interesse nazionale », il peronismo represse duramente qualsiasi tentativo di organizzazione indipendente della classe lavoratrice, e ogni opposizione politica.
Al di là delle sue peculiari caratteristiche ideologiche e delle forme specifiche di dominazione di cui si servì, il peronismo non differì sostanzialmente dal varguismo in Brasile (v.), dal nazionalismo in Bolivia (v.) e dal frontismo populista in Cile (v.), nella misura in cui questi regimi esprimevano la ricerca di una collocazione alternativa delle nascenti borghesie industriali latinoamericane di fronte alla crisi del sistema di scambi mondiali, e la necessità di accumulazione e ricollocazione politica dei settori sociali interessati a questo processo di rottura con l’ordine oligarchico. Nella sua lotta contro gli interessi del capitale straniero e delle oligarchie agrarie,
Perón trovò l’appoggio delle emergenti classi popolari sbandierando un vasto programma di industrializzazione e mo[...]
[...]el capitale straniero e delle oligarchie agrarie,
Perón trovò l’appoggio delle emergenti classi popolari sbandierando un vasto programma di industrializzazione e modernizzazione della società argentina, politica portata avanti attraverso un richiamo alla integrazione statale del lavoro e una offerta di alti salari. In effetti, a una politica economica nazionalistica espressa ideologicamente nel segno della « terza posizione fra comuniSmo e capitalismo », si accompagnò una serie di campagne demagogiche nei campi della sanità, dell’educazione, dell’edilizia popolare e dell’assistenza sociale, abilmente condotte da un apparato di controllo verticistico che invadeva tutti I campi della vita quotidiana.
Sotto il profilo ideologico, il giustizi alismo (Perón impose tale denominazione alle sue «dottrine») unì all'interclassismo e al populismo demagogico d'ispirazione cattolica una carica nazionalistica e antiparlamentare, esaltando il ruolo dell’esercito, delle organizzazioni corporative, del sindacato verticale, del « movimento peronista ». Puntando sullo sviluppo deM'industria in una fase di profonde trasformazioni sociali, il peronismo favorì il rafforzamento delle organizzazioni popolari e sindacali, ma trasformandole in base istituzionale del regime.
Molti furono i punti che il peronismo ebbe in comune con le tendenze autoritarie di d[...]
[...]dacato verticale, del « movimento peronista ». Puntando sullo sviluppo deM'industria in una fase di profonde trasformazioni sociali, il peronismo favorì il rafforzamento delle organizzazioni popolari e sindacali, ma trasformandole in base istituzionale del regime.
Molti furono i punti che il peronismo ebbe in comune con le tendenze autoritarie di destra tipiche degli anni Trenta e Quaranta in Europa e in altri paesi deH’America Latina. Il nazionalismo, il ruolo dominante del capo, la ideologia corporativa, hanno fatto assimilare il giustizialismo di Perón al fascismo e al nazismo. D’altra parte, il particolare rapporto creatosi fra classi lavoratrici e regime peronista all'interno di un processo d'espansione capitalistica che favoriva un’integrazione maggiore delle grandi masse alla distribuzione del reddito nazionale, costituì nel primo periodo del potere peronista (19461955) un importante elemento di differenziazione rispetto al nazifascismo; anche perché la formazione e la permanenza di una tendenza peronista proletaria e socialista continuò a essere un dato di fatto durante un lungo periodo della storia sociale argentina.
Comunqu[...]