Brano: [...]bitanti « della loro categoria e della loro classe » 18? Domande che costringono il Lahontan di Gueudeville a una replica di straordinario cinismo: una rivolta dei soldati contro i loro capi sarebbe come una rivolta degli animali contro gli uomini; né i soldati né gli animali debbono informarsi sul perché della loro morte... Al soldato non spetta filosofare (DL, 240).
4. A questi neri colori si contrappone l'idillica pittura della società degli Uroni. Tale pittura tende a mostrare che l'eguaglianza non deve comprendersi come un principio astratto, ma come un modo di vita di cui ogni viaggiatore o colono può essere testimone. E tuttavia le particolarità dei costumi sono descritte senza perdere di vista il principio: Tout est égal entre eux (MM, 116). L'eguaglianza implica l'assenza di ogni genere di subordinazione: i capi proclamati dai guerrieri danno non ordini ma consigli (anche se, di fatto, i loro consigli sono seguiti come ordini). Adario è fiero della libertà del suo popolo, il che lo induce, nei confronti del suo interlocutore, a u[...]
[...]i Dialogues di Lahontan presentano in una luce assai meno drammatica di quanto non faccia la versione attribuita a Gueudeville. Dopo un primo periodo di difficoltà, gli Europei sarebbero
18 Si tratta quindi di un « appello alla rivolta », come nota M. ROELENS, Introduction cit., pp. 6768; di una « coscienza di classe » paragonabile a quella di un Meslier.
Iv DL, 184. Di fatto non mancarono casi di Francesi che, una volta stabilitisi presso gli Uroni come interpreti o inviati di compagnie commerciali, finirono con l'adottare i modi di vita e la mentalità dei selvaggi. Alcuni di loro (si cita l'esempio di tale Etienne Brulé) rinnegarono la religione cristiana e parteciparono a riti pagani. Vedi M. GIRAUD, Le Métis Canadien: son rôle dans l'histoire des provinces de l'Ouest, Paris, 1945, pp. 316 ss.
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in grado di acquisire le qualità umane dei selvaggi: saggezza, ragione, equità (DL, 200).
La società degli Uroni è pertanto presentata come un modello. Non è questo il modello piú filosofico della filosofia (e del[...]
[...]erciali, finirono con l'adottare i modi di vita e la mentalità dei selvaggi. Alcuni di loro (si cita l'esempio di tale Etienne Brulé) rinnegarono la religione cristiana e parteciparono a riti pagani. Vedi M. GIRAUD, Le Métis Canadien: son rôle dans l'histoire des provinces de l'Ouest, Paris, 1945, pp. 316 ss.
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in grado di acquisire le qualità umane dei selvaggi: saggezza, ragione, equità (DL, 200).
La società degli Uroni è pertanto presentata come un modello. Non è questo il modello piú filosofico della filosofia (e della stessa repubblica platonica) di cui parlava Montaigne? Nei Dialogues è presente, chiaramente espressa, la triade delle virtú rivoluzionarie:
Tu vois que nous sommes un millier d'hommes dans notre Village, que nous nous aimons comme frères; que ce qui est à l'un est au service de l'autre; que les Chefs de guerre, de Nation et de Conseil, n'ont pas plus de pouvoir que les autres Hurons [...] qu'enfin chacun est maître de soimême, et fait tout ce qu'il veut, sans rendre conte à personne, et sa[...]
[...]dre le Grand, pour dire, Je vous ay battu: ou par vindicte en ressouvenance de quelque injure receue [...] ».
LAHONTAN E GLI ARGOMENTI DEL SELVAGGIO 135
guerra: lo schiavo è un prigioniero. Il Lahontan memorialista parla a lungo delle operazioni di guerra e non nasconde la crudeltà con cui alcune di quelle popolazioni trattano i loro nemici. I Nouveaux Voyages contengono ad esempio una minuziosa descrizione degli atroci supplizi inflitti dagli Uroni ad un prigioniero irochese (condannato dal governatore francese di Québec ad essere bruciato vivo). È da notare che gli esecutori sono giovanissimi:
On lui rissola la plante des pieds devant deux grosses pierres toutes rouges plus d'un quart d'heure: on fuma le bout de ses doigts dans le fourneau des pipes allumées [...] Ensuite on lui coupa les jointures les unes après les autres: on tordit les nerfs de ses jambes et de ses bras avec une petite verge de fer [...] Enfin après plusieurs autres supplices on leva sa chevelure, de sorte qu'il ne lui restoit que le crane [...] 21
Il narratore so[...]
[...]e Eglise, et qui étoit en eux l'effet de la grâce et d'un miracle, est nature en ceuxci, et l'effet de la force de leur esprit ».
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si bien, que l'on ne regrete jamais le temps qu'on a passé avec ces Philosophes rustiques (MM, 99).
Rifiutano di lasciarsi istruire in materia di religione, sebbene, in base agli articoli di fede professati da Adario, il lettore debba essere indotto a pensare che le concezioni religiose degli Uroni non si discostino di molto dalle concezioni cristiane. Sono, come scriverà uno studioso ottocentesco, Peter D. Clarke, the laws of nature and of nature's God 22? O non piuttosto concezioni molto (forse troppo) vicine a quelle dei Philosophes, come già insinuava Antoinejoseph Pernety?
Le Baron de Lahontan prête aux Indiens du Canada, et beaucoup d'Auteurs rapportent des autres Peuples du nouveau Monde, des raisonnemens si justes et si abstraits sur l'Etre souverain, sous le nom du grand Esprit, qu'on les diroit puisés dans les écrits des Philosophes.
Lo stesso Pernety aggiungeva però:
Mais [...]