Brano: [...]alista e due leghe di ferrovieri. Instancabile ed entusiasta, fece di Carloforte (Cagliari) il centro della propria attività, divenendo ben presto uno dei più noti esponenti socialisti isolani. Nel 1900 subì un processo con i dirigenti della lega fra i battellieri, imputato di « capeggiare un’associazione a delinquere ». Scontò 11 mesi di carcere preventivo, ma venne assolto assieme ad altri 54 imputati. Da Carloforte la sua attività si allargò successivamente al bacino minerario di Iglesias dove, fra il 1903 e il 1904, organizzò i 15.000 minatori della zona superando ostacoli di ogni genere e, soprattutto, battendosi contro le intimidazioni e le repressioni delie autorità. Fu il primo sindaco socialista della Sardegna e poi consigliere provinciale di Cagliari. Nel 1913 venne eletto deputato al Parlamento.
Ritornato sul continente, nella natia provincia di Cuneo, esercitò la professione di medico e nello stesso tempo promosse l’organizzazione socialista nel feudo politico di Giovanni Giolitti (v.). Volontario nella guerra 191518, vi [...]
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1944, a Cogne. Costretto a riparare in Francia dopo i rastrellamenti del
1944, rientrò in valle nel febbraio
1945 col compito di ristabilire i collegamenti tra le formazioni e di costituire il Comando della l Divisione, destinata a raggruppare tutte le unità della zona. Diresse poi le operazioni militari che portarono alla liberazione di Aosta e partecipò alle trattative per la resa del Comando tedesco.
Dopo la Liberazione svolse con successo il compito di comandante della piazza di Aosta, in una situazione resa assai difficile dal trasferimento dei poteri alle autorità civili e dai fermenti annessionistici favoriti dalla presenza delle truppe francesi.
G.Do.
Cavallero, Ugo
N. a Casale Monferrato (Alessandria) il 20.9.1880, m. a Frascati (Roma) il 12.9.1943.
Ufficiale di carriera, si mise in luce durante il primo conflitto mondiale, nel corso del quale, dopo Caporetto (v.), assunse la direzione dell’Ufficio operazioni di Diaz al Comando supremo. Rappresentante militare italiano alla Conferenza della pace (1919), si dimise successivamente dall’esercito per dedicarsi ad attività industriali. NeH’aprile 1925, come elemento di fiducia del regime fascista negli ambienti militari, divenne sottosegretario di Stato alla Guerra, con poteri di ministro. Nel 1926 fu nominato senatore. Alla fine del 1928 riprese l’attività industriale come presidente dell’Ansaldo (v.) di Cornigliano. Nel 1932 fu delegato alla Conferenza del disarmo e nel 19361937 fu messo a capo delle forze armate italiane nell’Africa orientale.
Promosso generale d’armata nel
1940, dopo l’inizio della campagna fascista contro la Grecia, dinanzi al precipitare della situazione mili
II sottosegretario alla Guerra Ugo Cavallero (1926)
tare fu inviato il[...]
[...]ta contro la Grecia, dinanzi al precipitare della situazione mili
II sottosegretario alla Guerra Ugo Cavallero (1926)
tare fu inviato il 4 dicembre in Albania e, due giorni dopo, sostituì Badoglio nella carica di capo di stato maggiore generale. Nel 1942 fu nominato maresciallo d’Italia. Sotto la sua direzione si registrò la progressiva subordinazione, in tutti gli scacchieri operativi, dei Comandi italiani a quelli tedeschi, finché gli insuccessi della campagna d’Africa, e in particolare la caduta di Tripoli, portarono anche all’esonero di U.C. il 2.2.1943. Benché (come ha scritto nel suo « Memoriale » difensivo) nel novembre 1942, in occasione di un tracollo fisico di Mussolini, egli avesse tentato un riaccostamento con gli ambienti monarchici, il 25.7.1943, subito dopo l’effettuato colpo di stato, fu tra i primi a essere preventivamente arrestato. Rilasciato per intervento del re, venne di nuovo arrestato il 23.8.1943 per ordine di Badoglio (v.) e tradotto a Forte Boccea sotto l’accusa di complotto. Qui ebbe alcuni colloqui con il generale Carboni (v.) e stese il famoso Memoriale Cavallero che non
lo salvò agli occhi di Badogli[...]