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ANTEPRIMA MULTIMEDIALI

Il segmento testuale Trovo è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 126Analitici , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Analitici)


da Antologia di critici. Lanzi - 'Storia pittorica della Italia' Bassano, 1809 in KBD-Periodici: Paragone. Arte 1950 - 1 - 1 - numero 1

Brano: [...]pittor buono. È questa un’abilità a parte; vi si arriva con altri studi; vi si cammina con altre osservazioni: il poter farle è di pochi; di pochissimi il farle con frutto; nè io son fra loro’.

Poetica di Guido Reni.

‘E veramente questo artefice non tanto attese a copiar bei volti, quanto a formarsi in mente una certa idea generale ed astratta della bellezza, come sappiamo aver fatto i greci; e questa modulava poi e atteggiava a suo senno. Trovo che richiesto da un suo scolare « in qual parte del Cielo, in quale idea » fossero gli esempi di que’ sembianti ch’ei dipingeva, additò al giovane i gessi delle antiche teste accennate poc’anzi, e soggiunse: voi ancora da questi esemplari caverete bellezze simili ai miei dipinti; se avrete ingegno da farlo. Trovo in oltre, che per una delle sue Maddalene tenne a modello un macinator di colori, testa volgarissima; ma sotto il suo pennello, emendato ogni difetto, aggraziata ogni parte, divenne una maraviglia. Lo stesso faceva nel nudo, riducendolo qualunque si fosse a perfetta forma, specialmente nelle mani e ne’ piedi ov’è singolare; lo stesso nelle vesti, che spesso traea dalle stampe di Alberto Duro, e toltane ogni secchezza, le arricchiva di quegli svolazzi o di quella grandiosità che volea il soggetto. A’ ritratti stessi, senza alterar le forme nè torre gli anni, dava non so qual novità e grazia; s[...]



da Franco Cagnetta, Inchiesta su Orgosolo. Parte prima: Vita sfortunata di Ziu Marrosu Gangas vecchio orgolese in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 9 - 1 - numero 10

Brano: [...]era venuta una brutta voglia.

— E i maiali? — dico io.

— I maiali li abbiamo mandati via ieri.

Quello intanto si era avvicinato a quella donna.INCHIESTA SU ORGOSOLO

101

— È mia figlia. Lasciate stare!

Ho capito, e ho detto alPamico: — Siamo venuti per pecore, non per donne.

— Se ti muovi ti tiro col fucile. — È stato fermo.

Ci prendiamo il formaggio, un po’ di argento, che ci avevano, e ce ne andiamo.

Un tempo dopo mi trovo a Lula, alla festa di S. Francesco.

Ed ecco che ero a un vendugliolo di vino, ma ero poco brillo.

Ecco una giovanetta di 1617 anni con una bottiglia di vino in mano e un fazzoletto sul labbro. Mi guarda e si mette a ridere.

— Che ci avete?

Viene un uomo anche e la ragazza gli dice qualche cosa all’orecchio.

Viene quest’uomo e mi dice: — Salute, salute!

— Salute — faccio io. E mi ero insospettito.

— Dobbiamo bere insieme — dice l’uomo. — E pago io.

— Di dove siete? — dice.

— Della parte di Oliena.

— Ah, questo non è vero. (Mi conosceva dal vestire).

— Di Orgoso[...]

[...]domuto, porca madonna! E non poteva sentire.

Mi fa: — Pé pé, pé pé. — E mi chiedeva da fumare.

Gli ho dato allora un pezzo di sigaro: — Via! via!

E quello, porca miseria, si stava buttando ai piedi : non mi lasciavaINCHIESTA SU ORGOSOLO

103

lavorare. Gli ho fatto segno di star zitto. E ricomincia: — Pé pé, pé pé. Allora gli ho dato un calcio in culo. E se ne è andato.

Mi è servito questo incontro, però, per il mio mestiere.

Trovo una volta, dalle parti delPOgliastra, un lavoro di 20 pecore. Quando vedo di gente pastora che viene incontro a me, in fucile. Mi sono posto là:

— Oh, oh, tu, tu. (Anch’io faccio il sordomuto).

Mi fa uno così: — E tu chi sei?

— Bu, bu, bu, bu. — E sempre zitto.

— Dove sono passati i ladri?

— Da quella parte — faccio sempre a gesti.

— Quanti erano?

— Due — faccio con le dita. Mi metto ancora a fare di quei segni, che volevano dire: Mangiare. Fumare. Mi danno pane e formaggio ed

io mi butto che sembrava che mai avessi visto da un anno almeno quella grazia di Dio. Poi un [...]

[...]tina.

Intanto arrivano i miei compagni e ci siamo buttati addosso.

— Dammi due pecore — dico io — o ti ammazzo col coltello.

Quelli, a sentire la voce, si hanno preso più paura. Così ne abbiamo prese tutte e venti e le abbiamo vendute a certi di Napoli che viaggiano in Orgosolo per quel mestiere.

Mi è capitato pure di fare il fantasma nel paese.

Per un affare da fare contro certi pecorai di Oliena che ci avevano pecore in paese mi trovo solo una notte, vicino al Cimitero. Passa una donna e sento: — Oh! oh! oh!

— Che diavolo c’è?

— C’è il diavolo. C’è il diavolo qui — si mette a gridare.

Scappa via e non ho avuto il tempo di sparare.

Il giorno dopo tutti sapevano che c’era il diavolo in paese. È sortita una voce, in paese, che dura sino ad ora. Ed invece il diavolo, povero diavolo, non ero che io.

Ma anche questo non lo ho tralasciato e mi è servito per il mio mestiere.

Una volta stavamo in tre o quattro giovanotti: — Visto che c’è104

FRANCO CAGNETTA

paura nel paese — dico io — non ce ne stiamo con le[...]

[...]i.106

FRANCO CAGNETTA

Patre mea, Ave Maria.

10 subito ho capito. «Certamente ci hanno abile studio. Ma li aggiusto io ».

— Cantate in latino? — gli dico.

E quelli niente:

Patre mea, pea, pea.

— E adesso vi faccio cantare in orgolese — dico.

Ero in ginocchio, vicino al muro, con il fucile puntato. Mi hanno conosciuto e veduto così.

— Non sparate! Non sparate!

— Chi siete?

— Compagni tuoi.

Insomma, vado là e li trovo più morti che vivi. Poveracci!

— Andate, andate. E arrangiatevi.

11 giorno dopo vengo a sapere che la crapa risultava rubata ad un mio amico. Di Orani. Vado alPamico, e dico: — Sapete. C’è la possibilità di riavere la bestia. Bisognerebbe, però, pagare tanto.

— Bene, bene — dice. — Vale di più. Sei proprio un amico.

Vado a trovare quei due gaglioffi e faccio minacce. Il giorno dopo

che Thanno rubata si ritrova la crapa. Io mi ho preso i soldi. E gli ho dato pure 5 lire a quei ladracci.

Ne ho passate di brutte in quegli anni e, per quanto specialista in pecore, ho visto anche[...]

[...]mico.

Vado a trovare quei due gaglioffi e faccio minacce. Il giorno dopo

che Thanno rubata si ritrova la crapa. Io mi ho preso i soldi. E gli ho dato pure 5 lire a quei ladracci.

Ne ho passate di brutte in quegli anni e, per quanto specialista in pecore, ho visto anche sotto i miei occhi ammazzare una donna. Come capra. Si chiamava Podda Battonia, una bella donna. Deceduta il 1899.

Un giorno che ero ad Orgosolo e camminavo nel paese, trovo il marito di questa donna e mi metto a trattare di certi furtarelli di pecore. Mi occorreva di qualche cosa — non so bene che — e dice che posso andare a casa sua a prenderlo subito. A quelPora vado a trovarlo, lui e la moglie, e in quel frattempo vedo una testa di uomo alzato dietro il muro di cinta, alle spalle. Torno a guardare e la testa mi fa segno di star zitto. Intanto il marito e la moglie si erano messi un po’ a camminare. Ed io pure. Cerco di fare segni e di mettermi almeno tra quei due. Intanto l’uomo nascosto era andato avanti dietro il muro, e tira di nuovo la . testa ed un pugna[...]

[...] E quel colpo dato non era di pecoraio, era di capraio. Come era. E così poi lo hanno arrestato: pastor capraro.

Coi carabinieri, del resto, ci ho avuto sempre dispiaceri. Sono stato abituato, sin da piccolo, a guardarli con sospetto. Quando gli potevo dare una via falsa per cercarvi latitanti, o anche per gusto, lo ho sempre fatto. Non mi sbaglio contro di loro, perché lo ho provato su me stesso.

Una volta tornavo a casa, un poco ubriaco. Trovo due carabinieri. Uno era un certo Crapoledda di Putomajore. Mi sono messo a parte.

— Fermati!

L’altro carabiniere se ne è andato.

— Oh, sei tu, Ganga — dice Crapoledda. — Andiamo. Qui ci vogliono due maiali. Andiamo a rubarli insieme.

— Guarda, Crapoledda, che non mi inganni. Pure io ci ho la mia parte.

Quanto era buono, porca madonna!

Subito l’ho preso. Siamo andati e, con queste braccia, gli colgo due maiali. Li portiamo a casa: li abbiamo ammazzati e li puliamo bene bene.

La mattina viene Crapoledda e mi chiede: — Dammi il maiale.

— E la mia parte?

— No — dice Cr[...]

[...] di sarvenas — così si chiama la birra. Mentre bevevamo, davanti al cantiniere, spostiamo con i piedi i pezzi di formaggio. Così facevo io ed un mio compagno. Abbiamo preso 14 o 15 pezze. E come rotolavano nel grand hotel l’altro compagno le raccoglieva.

Non si hanno accorto del furto. E così hanno accusati certi americani. Un altro giorno, invece di formaggio, mi ho fatto rotolare in tasca i soldi di una majarda. Anche qui, come in Sardegna, trovo una majarda, ossia strega. Beveva e beveva. Sarvenas. Dice che sapeva tutto. E teneva tanti soldi. Vado da lei. Sto a sentirla un poco e poi vedo sul tavolo una carta di 500 pezze. Tiro 5 pezze e dico di cambiarle. Quella si volta per cercare i soldi, io prendo le 500 pezze e glie ne metto 5. Torna, sempre bevendo sarvenas, e io gli metto pure nel bicchiere un pezzo di tabacco. Tutta succa.

— Non c’erano qui 500 pezze?

— No. Non c’era niente. Le avete prese.

Prendo allora le 5 pezze e dico:

— Il resto non è giusto. Ce ne vogliono altre 5.

Allora me le ha date.

Un’altra volta[...]

[...]e lui. — Ma che avete, Gangas?

Piangevo.

— Quanto hai perduto?

— 200 pezze.

— Ehi, accidenti! Tanto guadagni?

— Come faccio, come faccio?

— Ma sì, ma sì; ma sì.

— Basta. Io mi ho bisogno di ammazzare!

— Eh, Dio ci liberi. Tieni 20 pesi.

— Tante grazie, tante grazie.

— Mi raccomando. Spediscile alla famiglia.

— Non dubitate. Non dubitate.

Esco. E me li vado a spendere in sarvenas e. maiali.

Il giorno dopo lo trovo. E in sospetto:

— Dov’è la tua famiglia?

Gli ho dato un indirizzo falso, di certi parenti che mi avrebbero ucciso : questo sì.

Scrive. Ed ha avuta una lettera piena di parolacce.

— È per la carità che ti ho fatto?

— Che se non me li spendevo io, te li spendevi tu con femmine e sarvenas.

E così era.

Me ne torno allora ad Orgosolo, al mio paese: è meglio che l’America. Riprendo il mio mestiere di raccoglitore di pecore.

In questa seconda mia vita ho avuto dispiaceri, quasi solo dispiaceri. Ma ci ho anche fatti belli.

Ero appena tornato quando una volta, a Sindia, per [...]

[...]
Avevo 5 o 6 maiali. Rubati, naturalmente.

— Fermate, fermate!

Cominciano a sparare. Pum! pum! faccio io: e rispondo.

Allora: — Passate, passate! — dicono a mani in alto. — Ci siamo sbagliati. Non c’è niente per voi.

Quando me ne sono andato: pum! pum! pum! Hanno fatto almeno un quarto d’ora di fuoco in aria.

Ho trovato in quei tempi i latitanti più grandi del paese. Una volta, il 1924, incontro Samuele Stochino. La prima volta lo trovo al Sopramonte, ad « Arnpos varios ». Stavo in un covile con certi pastori e trovo un giovanotto solo, triste. I pastori vanno alle capre, e quello mi domanda :

— E tu che fai qua?

—1 Io mi cerco un padrone.

Non lo conoscevo.

Dice: — Vieni, se ti vuoi fare qualche maiale.

Tornano i pastori e mi dicono: — Questo è Stochino.

— Ah, piacere, piacere!

Allora sono andato subito con lui. Io ed un altro, certo Antonio Sio* ora morto. Andavamo in terra di Villagrande.

E, arrivati a un punto, dice a me: — Aspetta qua.

Va col compagno e dopo un’ora torna con 15 o 16 maiali.

— 5 prendine tu.INCHIESTA SU ORGOSOLO

115

— Ma no, ma no.

— Ma sì, ma sì[...]

[...]eggiato, si avvicina e mi prende il braccio.

— Lasciami stare. Che ho perso la libertà. Ora sono latitante.

Quel prete si è spaventato.

Un uomo che stava vicino gli ha detto : — Quello è come un pazzo.

Basta. Il prete se ne è andato. Ed io mi ho preso una lira, più settanta lire, ed altre trenta che ho venduto il libro, poi, ad un prete di Illorai.

Sono passati un due mesi appena da questo fatto e stando in festa, con un padrino ritrovo questo prete.

Fa finta di niente e pure dite: — Andiamo a bere.

Ci porta a casa sua. E tira il vino.

— Senti — dice. — Tu le sai tutte, più del diavolo. Ti lascio il libro e i soldi. Ma tu raccontami qualche cosa della tua vita, che lo possa poi dire in predica, per dire contro il peccato.

Questo mio padrino dice pure: — Digli qualche cosa.

E noi a bevere. Sarà stato scolato un bottiglione di vino.

— Beh; adesso vi racconto un fatticello.

— L’altro giorno — ho detto — vado in un covile. Verso di me venivano tanti cani e un capo in testa che mi veniva a bocca aperta, contr[...]

[...]tto una mano in bocca e sono arrivato dentro sino alla coda, poi l’ho girato, ossia rivoltato, e quello se ne è andato via,

— Ma questo non può essere mai!

— Beh! È così. Proprio così.

— E il cane cosa ha fatto?

— Se ne è andato via, ma non poteva più abbaiare.

— Beh, beh. Seguite a bevere.

— Adesso, dunque, vi racconto un altro fatto.

— Ma uno vero, uno vero. Per la mia predica.

— L’altro giorno — dico —i, vedete, esco e trovo un altro cane. Lo abbiamo preso in tre o quattro e lo abbiamo spellato e pulito proprio bene. È uscito vivo. E andava borbottando.

— O mamma mia, Dio mio, questo è peccato!

E questo era vero: perché quel cane lo ho scorticato vivo. Se ne è andato, il cane, e torna a casa sua : quando è tornato i padroni di casaINCHIESTA SU ORGOSOLO

123

tutti spaventati! Non sapevano come è stato questo fatto. E il cane è stato vivo 4 o 5 giorni ancora. Perché lo ho fatto? Per passatempo.

Un’altra volta, ora, ero ad un paesotto che si chiama Lollove un padre, un Frate. E diceva sempre di sé: io[...]



da Franco Cagnetta, Inchiesta su Orgosolo. Parte seconda: Dichiarazione sull'operato della polizia in Orgosolo [testimoni Maria Antonia Filindeu (27 anni), Maria Antonia Rubano (21 anni), Teresa Piras fu Pietro(70 anni), Giovanna Vedele di Carlo in Sini(60 anni), Maria Corbeddu di Giuseppe e di Corrias Maria (49 anni),Maria Floris in Menneas(52 anni),Giuseppina Fogu in Murgia(43 anni), Pietro Sorighe fu Giuseppe(72 anni),Giuseppe Moscau fu Andrea(45 anni,pastore),Natale Davoli fu Leopoldo(48 anni,bracciant... in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 9 - 1 - numero 10

Brano: [...]hé vicino di casa a Tanteddu, senza che si conoscevano. Il 26 non si era presentato. Allora i carabinieri vengono e prendono un altro fratello, Giuseppe, di 20 anni. Era servo. Sono andati a prenderlo all'ovile, dal padrone. Lo portano nel paese, poi a Nuoro, e lo hanno tenuto al carcere otto giorni. « Sei fratello del latitante ». Non sapeva niente. Lo hanno rilasciato. E dopo venti giorni vengono a casa a prendere me, la madre. Vengo in casa e trovo l'avviso della Questura. « Che c'è? ». « Ti vogliono parlare ». Vado là e mi hanno preso senza una parola. Mi portano al carcere a Nuoro. Non mi hanno lasciato neppure avvisare la famiglia. È rimasta sola una mia figliuccia di tre anni. « Siete la madre del latitante » dicevano. Mi hanno tenuta 32 giorni. Poi mi hanno passata alla Commissione di confino perché non facevo la spia al mio caro figlio. Mi hanno dato due anni per ammonita.
Il giorno che mi hanno lasciato, lasciano me e prendono mio marito, il padre del ragazzo. Non si è reso. È un vecchio di 73 anni ed all'ovile ha lasciate sole [...]

[...]ro il brevetto della fabbrica dei banditi!
Non parliamo allora di lettere anonime, di confidenti per la taglia. Maledetta taglia! Ci vorrebbero vedere spariti tutti, di morte in morte. Ed ora .racconto il mio corricolo di incensurato rovinato.
1) Il 1937, il 9 novembre, vengo arrestato 4 mesi per provvedimento di polizia.
2) I1 1938 mi presento e mi danno due anni di munizione, il 18 marzo.
3) Il 1940 rientro e mi chiamano alle armi. Così mi trovo rubati i maiali al mio ritorno il 1943. Ma per questo non ho fatto l'assassino.
4) Il 4 agosto 1945 vengo ripreso dalla polizia per provvedimenti di polizia.
5) E dopo mi danno due anni di confino.
6) Rientro il 1946 e mi metto alla ricerca, onesta, di maiali. Ma il 2 di luglio mi arrestano per imputazioni di omicidio, tentato omicidio e fatti gravi. Mi ho fatto le carceri di tutta la Sardegna.
7) E dopo sette mesi son rilasciato per non aver commesso il fatto.
8) Il primo di aprile di quest'anno mi succede questo fatto : Camminavo in località « Gorinnaro » con un piccolo branco di porc[...]

[...]no che non c'é lavoro. E ci vuole lavoro. Mi hanno detto di strapparli. Io mi ho subito rifiutato. Allora mi hanno dato calci uno dietro l'altro, preso il nome, e mi hanno detto che in paese non potevo più lavorare. Senza nessun motivo. Poi se ne sono andati. Ci avevano voglia di ridere e di scherzare ».
13
DETTORI DIEGO fu Cosimo, pastore disoccupato, di anni 17:
« Il 4 ottobre 1953 in Orgosolo da tanti giorni non trovavo lavoro: avevo fame. Trovo l'amico Crisantu Vincenzo di anni 20, nelle stesse condizioni, e andiamo a piedi sino a Fonni per fare un furto di patate in campagna di certo Casula Giovanni. Il proprietario ci deve avere visto: ci denunzia e i carabinieri vengono in località « Lullorgiu » (Orgosolo), all'ovile, dove stavo con i pastori Rubano Pietro e Rubano Luigi che, per pietà, mi davano da mangiare e mi tenevano per dormire. Ci circondano con i mitra puntati e si mettono a gridare: « Faccia a terra! ». Fanno perquisizione, gridano sempre: «Rapinatori! Vi conosciamo. Rapinatori! » e non trovano che patate. Mi mettono le [...]

[...]rto denunzia a questo abuso per quieto vivere. Sono nipote del senatore democristiano Monni e sono ben conosciuto in paese come uomo per bene. Posso dire che non mi posso lamentare rispetto agli altri: non sono stato maltrattato altrettanto, come Cucchedda o Moro, per esempio. Sono riuscito a ritrovarmi il cappotto ».
20
CUCCHEDDA GIOVANNI, pastore, di anni 47:
«Il primo dell'anno uscivo dal paese in campagna, per località su 'unzaiddu, solo. Trovo un carabiniere col mitra puntato e mi dice: «Perché scappavi? ». «Io scappavo? Che cosa vuole dire? ». Comincia a prendermi a pedate — e sono stato il prima ad avere in testa colpi di calcio di mitra. A calci mi manda in mezzo agli altri carabinieri e a tutti gli altri pastori che ora sapete i nomi. Poi mi buttano in mezzo al fango. Avevo una giacca nuova e un carabiniere allora si é pulito sopra i piedi dal fango. Se li ha strofinati tanto fino a che si ha pulito bene le scarpe.
Sono rimasto non so quando nel fango e tanti sono stati i colpi che quasi non sapevo più chi ero, né che succedev[...]

[...]
22
PISANO PASQUALE di Giuseppe, pastore, di anni 35: « Confermo ».
23
PASQUALE MORO, da Aritzo, residente in Orgosolo, pastore, di anni 66:
« È oltre un mese che sto con i bagni di aceto ai ginocchi. Il Questore ha detto che il carabiniere che mi ha rovinato doveva perdere il pane. Non gli hanno fatto poi niente. Ed io non sono guarito.
Ero andato a prendere i buoi ad allevamento, senza far male a nessuno. Appena uscito dal paese, trovo il 1° di gennaio i carabinieri, e mi fanno mettere con i bracci in piedi. Poi mi hanno messo in un fango che si vedeva questo fango e non si poteva passare. Ho protestato : « Ma nemmeno a un animale si fa così! ».
Era una mattina fredda. Non ho detto neanche una mezza parola di male. Mi hanno fatto lasciare i buoi e li hanno bastonati. Mentre quelli se ne scappavano hanno cominciato a bastonarmi. Avevo appena protestato, quando un carabiniere mi ha cominciato a bastonare alle ginocchia. Quando eravamo a terra ci minacciavano per terra con il mitra senza sicura. « Guai se parlate! ». Ci ha in[...]



da Osvaldo Bayer, Il cimitero dei generali prussiani in KBD-Periodici: Belfagor 1984 - 3 - 31 - numero 2

Brano: [...] tedeschi cercano di nasconderlo con vergogna. Non figura in nessuna guida turistica. È un villaggio senza vita, di morti. Ciò spiega perché la ex grande capitale europea abbia una ferita che non si rimargina, una ferita per tutta la vita. Quelli che hanno assistito alla sua sconfitta non vogliono vivere di ricordi. E i giovani si dividono, come sempre, fra quelli che vogliono vivere la loro vita e quelli che combattono per un mondo nuovo.

Mi trovo di fronte alla tomba della famiglia Triitzchler von Falkenstein. Un perfetto monumento all’oblio. Le pareti scrostate del tempietto, le neglette corone d’alloro di ferro. Gli operai del cimitero italiani, portoghesi con senso pratico lo hanno scelto come deposito di falci e carriole e sacchi di concime. Mio generale! Generale Louis Triitzchler van Falkenstein, vi hanno proprio dimenticato! Neanche un soldato che sia venuto a portare un fiore al suo generale! E neppure i braccianti dei suoi antichi latifondi ad est dell’Elba si ricordano più del loro Junker, del loro « Giovin Signore ». Con [...]

[...] alla noia. Nella frase del militarescrittore Ernst Junger si nasconde una vera e propria chiave psicologica: « Benché

10 non sia nemico delle donne, mi irritava sempre il tipo femmina quando

11 destino della guerra mi conduceva in ospedale. Dalle azioni maschili, energiche e logiche della guerra, entravo in un’atmosfera di indefinite irradiazioni ».

(Archivio del fdcl, Centro di Ricerca e Documentazione per P America Latina di Berlino. Trovo una lettera del generale argentino Albano Harguindeguy, ministro degli Interni di Videla, alla professoressa Hilde Kaufmann, direttrice del Dipartimento di Criminologia dell’Università di Colonia, nella Germania federale. Chiedo come ha fatto ad arrivare fin lì questa lettera. L’archivista mi dice che è stata mandata dalla professoressa Kaufmann poco prima di morire, nel 1982. L’Università tedesca di Colonia si era interessata nel 1976 di un prigioniero politico argentino: il professor Roberto Bergalli, specialista inIL CIMITERO DEI GENERALI PRUSSIANI

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criminologia, arrestato per or[...]



da (9 Domande sul romanzo) Pier Paolo Pasolini in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1959 - 5 - 1 - numero 38

Brano: [...]i o totalmente o parzialmente il dialetto, se il personaggio e l'ambiente scelti sono borghesi, il romanziere usi la koinè: vedrà che non sbaglia. La lingua è, si, il linguaggio della cultura, ma nel suo momento ideologico, scientifico e filosofico: non nel suo momento rappresentativo o stilistico. Con questo non impongo una scelta: è chiaro: chi prima avrà meglio pensato in lingua, meglio si esprimerà oltre che in lingua, anche in dialetto.
8) Trovo questa domanda formulata un po' assurdamente: tuttavia è chiaro, da quanto ho semioralmente detto fin qui, che io credo soltanto nel romanzo « storico » e « nazionale », nel senso di « oggettivo » e « tipico ». Non vedo come pòssano esisterne d'altro genere, dato che « destini e vicende puramente individuali e fuori dal tempo storico » per me non esistono: che marxista sarei ?
PIER PAOLO PASOLINI



da Franco Cagnetta, Inchiesta su Orgosolo. Parte terza: Orgosolo moderna in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 9 - 1 - numero 10

Brano: [...]usità di ufficiali costituisce quasi sempre un moderno « proletariato » militare, il pastore di Orgosolo dischiude gli occhi, si fa una prima « coscienza » comunista. Dar() qui, per es., alcune lettere di militari orgolesi che comprovano quanto scrivo. Esse sono state scelte da me casualmente e la raccolta che ne ho potrebbe costituire un volume:
« Caro compare, sono passati dodici mesi che non ci incontriamo. Niente gregge, niente famiglia. Mi trovo a fare il mercenario. Mi piace girare, vedere, ho conosciuto tanta gente nuova, tutto diverso dal paese. Ma se devo dire la verità non mi trovo contento della vita militare. Poche le razioni. Troppi i comandi:
gustos pusillanimos crettinos
pacciardianos, viles iscelbinos (3)
(3) Questi pusillanimi cretini / pacciardiani e vili scelbini.
INCHIESTA SU ORGOSOLO 221
ci proibiscono di leggere libri e giornali. Qui siamo 500 reclute. In ogni camerata si fa politica. A me non manca questo conforto. Andiamo alle Federazioni Comunista e Socialista. Abbiamo strappati tanti giovani all'Azione beghina. Mi sento comunista e sono riuscito a far sentire così 5 ragazze. Mi prego il giorno che verrà il trionfo ».
« Caro compare, la tua lettera [...]

[...]ngersi forte attorno alla bandiera del Socialismo ed unite gridare a squarciagola: Lavoro e libertà ».
12) Raccolta di poesie partigiane.
13) « Bolscevico il partito chiamato comunista che instaurò nel 1917 in Russia lo Stato Bello dopo la Rivoluzione. Il Bolscevico sinonimo di ribelle ».
Questo quaderno é intramezzato da disegni, ricalcati a matita, di MaoTzeTung, sotto i quali si legge: «Il Compagno Mao liberatore della nostra schiavitù ».
Trovo anche la lista dei libri letti. Comprendono una serie di manuali e libri tecnici per i lavori agricoli, artigiani ecc. Tra i libri di lettura: 1) Storia del P. C. dell'U.R.S.S.; 2) I Miserabili di V. Hugo; 3) Il rubino d'oro di Alessandro Manzoni (?); 4) La Madre di Gorki; 5) Le Lettere di Gramsci; 6) Il Ponte dei Sospiri di Michele Zevaco; 7) L'Imperialismo di Lenin; 8) Mao Tze Tung. Biografia.
Malte sono le poesie in sardo scritte da Marotto. Mi dolgo qui di non poterne pubblicare alcune, bellissime, e per la lunghezza, e per la difficoltà che comporterebbe il testo per il lettore.



da Franco Cagnetta, Inchiesta su Orgosolo. Parte prima: I ricordi di Ziu Anzelu Zudeu (Angelo il Giudeo[Angelo Floris]), pastore, cacciatore di tesori in Orgosolo in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1954 - 9 - 1 - numero 10

Brano: [...]i, poi, con tutti insieme noi, servi e soci, andavamo a rubare a gruppi in territorio di altrui, ossia a bardana. Ma di questo dirò più tardi, perché per ora voglio dire come cominciò a piacermi di cercare i tesori. E ho cominciato piccolo, all'età di 12 anni.
Una volta, a 12 anni, ero servo porcaio di tale Serafino Manca, in
INCHIESTA SÜ ORGOSOLO 131
Locoe. Stavo in un posto, « Orgoi », dove srdice che c'era un paesotto distrutto.
Un giorno trovo un mattone, lo sollevo, e trovo due monete.
Non di oro. Macché! Di pietra.
Viene il padrone. E capita con un uomo molto vecchio, Battista Dejana, detto su Grehu.
Vado incontro e faccio vedere le monete.
Ziu Battista Grehu, che era molto vecchio, e ai suoi tempi aveva fatto la scuola spagnuola, sapeva leggere le scritture antiche: piglia le monete e dice: — Questa é di unu Duca che ha abitato in d'una grotta a monte Orulu. E questa é di unu Conte che stava in d'una stalla a Orgoi.
Dunque, come sapeva tutto e con tutti era amico, ritornando in cammino in paese, dice che aveva un suo compare che possedeva un grande Libro [...]

[...]ello di Olie na. Forse 11 ci avremo più forza. — Poi ha domandato: — E le monete dove le avete messe?
Se le aveva prese un fratello del Manca padrone, Giovanni Antonio.
— No. No. No.
Dice che servivano per spinzare, cioè messe a terra tutta la terra si frantumava in tante monete.
Dunque il caso è successo che, non avendo moneta, non abbiamo trovato il tesoro.
Io rimasi a custodia dei majali e gli altri se ne tornarono.
Mi metto a cercare e trovo solo pietre. Mattoni e mattoni. Nella distrazione mi ho perso due maiali pure.
Erano due o tre mesi che cercavo. La storia di s'ussorgiu, ossia tesoro, si sa nel paese di Oliena. E ziu Battista Grehu organizza una combriccola con quegli olianesi. Ha pensato: Quelli di Oliena sono meno soggetti a1 diavolo tentatore di quelli di Orgosolo. Così ci avranno piú, forza.
Vanno un'altra sera. Ed io vado a vedere. Ma mi hanno scacciato.
Si sono messi a scavare e si dice che hanno trovato solo mattoni. Mattoni e mattoni. Trovano pure il resto della mola rotta, che era 11 rimasta.
Ma a me la passion[...]

[...]ello del tesoro, perché si assaggia. Non lo descrivo che, certo, i fumi di vino tutti qui li conoscono.
Ma proprio in quel tempo che facevo lo spirito — è un caso strano — io incontro uno spirito. E piú. E proprio vivi.
Mi trovavo al paese con un lampicchio, in quel lavoro, e viene una bettolaia di Irgoli che voleva subito trenta, quaranta litri. Non li avevo. L'ordinazione era buona: le ho promesso che, appena pronti, glieli andavo a portare. Trovo un compagno di Bitti che doveva partire pure ad Irgoli. E combiniamo di viaggiare insieme.
Questo uomo doveva andare ad Irgoli per una cosa sua speciale: c'era li una spiritata — Maria Ruju si chiamava — e lui andava da lei per sapere della salute di sua moglie. Tanti pastori di Orgosolo e dei paesi vicini andavano a lei per interpellarla: aveva gli spiriti in corpo.
Vendo l'alcol, faccio soldi, e l'amico chiede" se volevo fare cono
INCHIESTA SU ORGOSOLO 143
scenza di questa spiritata: per ogni cosettina lui ci andava, che lei sapeva tutto, ed era sempre contento.
Io mi penso: « Che gli [...]



da Giovanni Pirelli e Piero Malvezzi (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza europea in KBD-Periodici: Nuovi Argomenti 1953 - 7 - 1 - numero 3

Brano: [...]Ende geht ». Ancora tu non puoi capire quello che sta succedendo intorno a te. Quando sarai grande, tua madre, . e anche altri, ti racconteranno come era tuo padre, cosa fece, e che grande guerra c'è stata. Giá, cara Márta, questa guerra è orrenda. Sono convinto che, tra poco tu potrai continuare la tua vocazione, interrotta dalla tua malattia e da altri motivi. Ma intanto cerca di procurarti un lavoro che ti assicuri una indipendenza economica. Trovo naturale che tu, se credi, ti sposi nuovamente. Spero che Gyuri possa avere un padre che gli voglia bene e che lo educhi bene.
Bisogna cercare che Gyuri venga educato all'indipendenza e non venga viziato da un esagerato affetto, che non abbia una educazione esclusivamente intellettuale, ma anzi severa, affinché possa tenere bene il suo posto nella vita. Molte cose di Freud sulla educazione dei bambini erano sbagliate. A questo proposito é apparso un interessante articolo nell'opera intitolata Dialettica di Jassenskij. È l'ultimo saggio. Leggilo.
Mi congedo da te e da Gyuri. Rivedo nel ricor[...]

[...]ta guadagnata...
21 marzo 1943
Domani é di nuovo una giornata critica di prim'ordine, e nessuno può sapere se tra ventiquattr'ore sarò ancora in questa cella, se fra trenta ore sarò ancora vivo. Ma alla morte é tolta ogni amarezza, non la tristezza, naturalmente, ma non é forse que
20 LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA EUROPEA
sta quasi dolce? Proprio ora lo sento fortissimo, ora che da una indefinibile e profonda unione con te ritrovo la via verso le parole, le idee.
Donde ci verra questa cosa che con magica forza tocca i nostri animi e li unisce? Perché questa sorgente non sgorga sempre? Sedevo sul duro sgabello della mia cella, come cento e cento ore prima d'allora, e mi trovai profondamente immerso nel tutto: nella natura, nell'uomo, nell'arte. La differenza fra la vita e la morte era scomparsa in un'unica gioia, quella d'esistere...
28 marzo 1943
Mezzogiorno e trenta. In questo momento quattro compagni di martirio sono stati prelevati dalla cella... Così, due o tre volte la settimana, mi conducono sull'orlo dell'abi[...]

[...]d Bill (se ne andò il 6 gennaio). Il 26 novembre al pasto di Scholle venne un altro candidato alla morte, Walter Rosporka. E un muratore di Leobersdorf, delle mie parti. Ha 35 anni ed è stato condannato a morte per aver pagato ed incassato dei contributi del Partita Comunista! Dalla mia cella finora due sono stati condotti all'esecuzione, da una delle celle attigue pure due, da un'altra ancora uno. Dal 23 novembre 1942, nei 55 giorni cioè che mi trovo qui, sano state giustiziate circa 110 persone. Visto che il « periodo di grazia n dura circa 90 giorni, secondo le supposizioni delle vittime designate, qui in questa cella ci si sente relativamente sicuri. Dico relativamente, perché alcuni sono stati giustiziati dopo neanche 40 giorni. Tutti questi dati sono mere supposizioni. Nessuno sa niente di preciso. Non udiamo e non vediamo nulla del mondo. Meno di tutto sappiamo dei nostri affari personali. E poiché anche i nostri parenti non sanno nulla, ci tocca aspettare, aspettare, finché la cella si apre e saremo condotti alla esecuzione. Il nos[...]

[...] non sono che una piccola cosa, ed il nome sarà presto dimenticato, ma l'idea, la vita e l'ispirazione che mi pervasero continueranno a vivere. L'incontrerai ovunque, sugli alberi in primavera, negli uomini sul tuo cammino,. in un piccolo e dolce sorriso. Incontrerai ciò che ebbe un valore per me, l'amerai e non mi dimenticherai. Crescerò e diventerò maturo, vivrò in voi, i cui cuori ho occupato, e voi continuerete a vivere, perché sapete che mi trovo davanti a voi e non dietro voi, come forse eri portata a credere. Ho scelto una strada di cui non sono pentito, non sono mai venuto meno a quanto era nel mio cuore, ed ora mi sembra di vedere una certa correlazione. Non sono vecchio, non dovrei morire, ma tuttavia mi pare naturale e semplice. E soltanto il modo brusco che ci spaventa in un primo momento. Il tempo é breve, i pensieri sono molti. Non capisco il perché, ma il mio animo é sereno. Vorrei esser stato un Socrate, ma il pubblico é mancato. Sento la sua stessa calma, e vorrei che ve ne rendeste completamente conto.
In fondo é assai s[...]

[...]tà che il peggio si verificasse.
Mi dispiace soltanto di non avervi avvertiti, quando mi recavo da voi in ferie, ma ogni volta pensavo che sarebbe andata bene, e non c'era dunque ragione di informarvene. Per quanto riguarda il motivo che mi ha spinto ad agire come ho agito, non mi resta che dire che ho obbedito alla mia convinzione, e l'avvenire mostrerà se era giusto o no.
Non mi é facile coordinare i pensieri, volevo dirvi tante cose, ma non trovo le parole.
Non pensatemi come morto, pensate alle belle ore che abbiamo passato insieme, e perdonatemi il male che vi ho fatto. Nelle seguenti pagine ho annotato varie cose, un paio di saluti
,che vi prego porgere e qualche informazione circa le mie questioni personali, tra l'altro circa il debito contratto per ragioni di studio, debito che purtroppo non posso più liquidare.
Innanzi tutto vi prego salutare le zie Elsa e Margrete e rin graziarle per ciò che hanno fatto per me durante la mia infanzia e gioventù. Seguono due indirizzi a Silkeborg. Uno é il mio domicilio in Thorsgade 46 (il p[...]

[...]altare l'occhio destro. Malgrado tutto, non una parola usci dalle mie labbra, dovettero riportarmi via. Mi gettarono in una cella dove, non so come, passai la natte. Un mese dopo ero ancora tutto nero dal collo ai polpacci, in seguito ai colpi, ricevuti; non so quante volte svenni.
Lasciai il deposito (dove avevo avuto la gioia e insieme il dolore di vedere la mia cara moglie, non ancora liberata) il 10 giugno, per raggiungere la Santé, dove mi trovo da quella data. Do
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vevo subire l'interrogatorio da parte dei tedeschi 1'11 e il 17 giugno, poi il 14 luglio. Non fu peggiore di quello che avevo dovuto subire da parte dei francesi. Quelli, almeno, hanno la scusa di difendersi, ma cosa dire dei poliziotti francesi?
Il vero supplizio é che dal 10 giugno al 1° ottobre ho avuto giorno e notte le mani legate dietro la schiena: se volete aggiungere quanto ero martoriato nella mia carne (sotto i colpi le mie natiche s'erano talmente gonfiate che i calzoni si sono spaccati), mi era quas[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Trovo, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Così <---Storia <---siano <---Perché <---Ciò <---Ecco <---Orgosolo <---Sardegna <---Agraria <---Basta <---Dico <---Filosofia <---Niente <---Nuoro <---Oliena <---Patria <---Poetica <---Potete <---Pratica <---Siniscola <---Supramonte <---Vado <---Viene <---Voglio <---cominciano <---comunista <---fascismo <---ideologia <---ideologie <---socialismo <---Abbiate <---Amburgo <---Andate <---Andiamo <---Artiglieria <---Baronia <---Bitti <---Dio <---Diritto <---Fisica <---Francia <---Fundales <---Lanusei <---Luppu Raimondo <---Ma mi <---Macché <---Mamoiada <---Mamojada <---Meglio <---Mi pare <---Nomi <---Non voglio <--- <---Orgolese <---Osporrai <---Passano <---Pochi <---Presto <---Puligheddu <---Pure <---Russia <---Santissimo Padre <---Sopramonte <---Spagna <---Torno <---Ustica <---abbiano <---banditismo <---colonialismo <---comuniste <---comunisti <---cristiani <---fascista <---ideologico <---italiana <---italiano <---nazisti <---pigliano <---socialista <---terrorismo <---terrorista <---A Buenos Aires <---Abbasso <---Abbiamo <---Abbraccio <---Acustica <---Ad Orgosolo <---Ad Ustica <---Addio Ellade <---Africa del Sud <---Agenorea <---Agerona <---Aghiios Ioannis <---Agustinu <---Albano Harguinde <---Alberto Duro <---Alberto Goddi <---Alberto Lorenzo Padilla <---Alessandra Riccio <---Alessandro Manzoni <---Alexander Mitscherlich <---Allaert <---Alta Autorità <---Alzati <---Alzo <---Ammonita <---Ana Maria <---Ana Rosa Frigerio <---Anaideia Antirtide <---Andrea Muscau <---Anima <---Anime <---Anna Seghers <---Annuale <---Ansaldo T C <---Antifascisten <---Antoinette Delmazière di Cour <---Anton Mayer <---Antonio Brotzu <---Antonio Maria <---Antonio Marrosu <---Antonio Nicolò <---Antonio Pasquale Rubano <---Antropometria <---Anzi <---Appels Forlag <---Approfittatene <---Aprite <---Argentinien <---Aritzo <---Arnim <---Arnpos <---Arturo Jacques <---Arzana <---Asinara <---Aspettate <---Astiz <---Astronomia <---August Wilhelm <---Avete <---Babbo <---Babbu <---Bahia Bianca <---Bainzu <---Bainzu Pietro <---Bainzu Sebastiano <---Balaec <---Balcarce <---Bambini <---Barbagia <---Bargabia <---Barocci <---Base <---Base Navale di Mar del Piata <---Battista Dejana <---Battonia <---Baudissin <---Bautzen <---Bayer <---Bayer La <---Beethoven <---Beka <---Beltà <---Benché <---Benedette <---Benetutti <---Berlin-Potsdam <---Berlina <---Berlingske Forlag <---Berlino <---Berlino-Ploetzensee <---Bismarck <---Bisogna <---Bocada <---Bogislaw <---Bojownikow di Varsavia <---Bolscevico <---Bonafini <---Bore Piras <---Botuscev <---Bouillet <---Brandemburgo <---Brani <---Brema <---Briefe <---Brigata Garibaldi <---Brigata Speciale <---Britz <---Bruke <---Bubi <---Budapest <---Buenos Aires <---Buonasera <---Busch <---Cagliari <---Caino <---Calisto Saettone <---Calvario <---Cambio <---Camminavo <---Campidano <---Campobasso <---Canavedda <---Canta Poddighe <---Cara Hedvika <---Carbonia <---Carcere <---Carissimi <---Caro Karlik <---Caro Rumjanco <---Carolina Marotto <---Carrozzas 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<---Falkenstein <---Fanalisi <---Farris <---Febbraio <---Federazioni Comunista <---Feldgendarmes <---Felix Uriburu <---Felsina <---Finita <---Finitela <---Floris Angelo <---Floris Giuseppe <---Floris Maria <---Floris Raffaele <---Focu <---Fonni <---Foriginale <---Fortezza di Savona <---Forze <---Forze Navali <---Forze di Sicurezza <---Francesco Devaddis <---Francesco Murgia <---Francesco Sini <---Francese <---Francoforte sul Meno <---Frangieri <---Franz Ritter <---Franz Scholle <---Franzl Reingruber <---Freikorps <---Fresnes <---Freud <---Friederich Freksa <---Frigerio Rosa <---Fronte Rosso <---Ftihrer <---Fuor <---Félix Uriburu <---Galtieri <---Gamisonfriedhof <---Gangas <---Garedda <---Garnisonfriedhof <---Gavoi <---Generale <---Generale Arthur <---Generale Belgrano <---Generale Gynz <---Generale Louis Triitzchler <---Generale Ludwig Stern <---Generale Triitzchler <---Geografia <---Georg Trake <---Georg Trakl <---Gestapo <---Gestapo a Urfahr <---Giannas <---Gigantes <---Giovanni Antonio <---Giovanni Corbeddu di Oliena <---Giovanni Grissantu <---Giovanni Maria <---Giovanni Menneas <---Giovanni Menrteas <---Giovin Signore <---Giubale <---Giudice Federale di Mar del Piata <---Giudizio Universale <---Giunta Interamericana di Difesa <---Giunta Militare <---Giuseppe Marotto <---Giuseppe Sorighe <---Giuseppe di Nicole <---Giuseppe di Pietro <---Giustizia <---Già <---Goccia <---Goerliz <---Golgota <---Goltz <---Gonesse <---Gorinnaro <---Gorki <---Gorze <---Governo Argentino <---Grande Eccellenza <---Grande Guerra <---Grodek <---Guarda <---Guardatelo <---Guardia dei Corazzieri <---Guglielmo Secondo <---Guido Reni <---Gustav Landaures <---Gustina <---Gutiérrez Ruiz <---Guy Jacques <---Gwiazdowski <---Gyuri <---Habeas Corpus <---Hamburg <---Hans Peter Demetrius <---Hans-Heinrich <---Harguinde <---Harguindeguy <---Harnack <---Haroldo Conti <---Havir <---Helmut Krausnick <---Henin <---Henin-Liétart <---Hiere <---Hilde Kaufmann <---Himmler <---Hindenburg <---Hitler 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