Il segmento testuale Statica è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 482Entità Multimediali , di cui in selezione 8 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 4
Brano: Accademia d’Italia
teratura tedesca; Enrico Fermi, fisico; Car
lo Formichi, professore di Sanscrito; Umberto Giordano, musicista; Camillo Guidi, professore di Statica grafica e di Scienze delle costruzioni; Alessandro Luzio, Sovraintendente all'Archivio di Stato di Torino; Antonio Mancini, pittore; Emilio Filippo Tommaso Marinetti, letterato; Pietro Mascagni, musicista; Angelo Silvio Novaro, poeta; Francesco Orestano, filosofo; Alfredo P anzi ni, letterato; Roberto Pari beni, direttore generale per le Antichità e Belle Arti; Nicola Parravano, chimico; Marcello Piacentini, architetto; Luigi Pirandello, letterato; Pietro Romualdo Pirolta, botanico; Ettore Romagnoli, professore di Lingua e letteratura greca; Giulio Aristide Sartorio, pittore; Francesco Severi[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 503
Brano: [...]nno già provocato l’annientamento. Il ricotioscimento, infine, che dallo sforzo costruttivo delle masse popolari stesse ha origine una profonda democratizzazione della vita dello Stato, che acquista forme sempre più ampie a mano a mano che si realizzano le conquiste progressive delle masse popolari sul piano dell’organizzazione sociale, e che vengano eliminati gli ostacoli politici che a tale progresso si oppongono. Democrazia progressiva, e non statica: sempre pronta ad accogliere le nuove forme di autogoverno popolare e non limitata e conchiusa soltanto neH'ambito delle vecchie forme istituzionali; « 5) obiettivi immediati sono l’unità di azione coi grandi partiti di massa e l’istanza repubblicana in vista della Costituente, in quanto l’unità di azione è la condizione fondamentale della democrazia progressiva poiché garantisce il blocco delle masse popolari italiane da ogni pericolo di scissione, e la Repubblica rappresenta l’eliminazione del primo e più grosso ostacolo che le masse popolari italiane incontrano sul loro cammino ».
Cavag[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 235
Brano: [...]ormalistico », che finì per schierarlo fra gli avversari del fascismo.
Nel 1928 inaugurò quindi la sua collaborazione alla « Critica » crociana, di cui divenne condirettore, mentre assolveva gli incarichi di docente universitario. Negli anni del consolidamento del regime, andò così elaborando la sua concezione della « libertà liberatrice »,
cioè di un necessario impulso espansivo da conferire alle idee liberali, in contrapposto alla natura statica, di supporto del privilegio e del gretto interesse particolaristico che considerava essere stato il limite entro il quale il liberalismo ottocentesco, pur nella sua fondamentale grandezza e validità, aveva ristretto i propri orizzonti in troppe occasioni.
Quando invece, sosteneva l’Omodeo, sarebbe stato indispensabile « dare a quelle idee e a quei convincimenti una forza espansiva perpetua, aver coscienza che una civiltà la si mantiene solo irradiandola, che la libertà necessariamente limitata entro la sfera di chi è capace di sentirla, rovina se non sa conquistare chi è oggi ad essa estra[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 368
Brano: [...]blicati il Giornale Patriottico, La Patria: Gazzetta siciliana pri lu populu, Il pensiero della nazione, Gli occhiali del diavolo e numerosi altri fogli che, neH'insieme, denotavano un vivo interesse non solo per i problemi della riforma costituzio
nale (è il caso, ad esempio, delVOsservatore), ma anche una notevole effervescenza ideologica e culturale che servì da banco di prova delle possibilità d’intervento in una situazione tutt’altro che statica e, anzi, in profonda trasformazione. Erano cambiate del resto le basi stesse su cui si reggeva l’organizzazione del mondo operaio a Palermo e contadino.
Ancora prima dell’unità d’Italia, un forte nucleo operaio a Palermo era quello della Fonderia Oretea dei Fiorio, ma nella capitale si contavano ancora parecchie botteghe, fabbriche di tessuti e di prodotti di artigianato, numerose concerie e macine di sommacco, ecc.: nell’insieme, una massa operaia di 25.711 unità, su una popolazione di 194.463 abitanti. Alle corporazioni si erano venute sostituendo progressivamente le Società di mutuo soc[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 411
Brano: [...]e alla guerra del 1866 e le nuove, esosissime tasse (soprattutto quella sul macinato) fecero scoppiare in tutta la provincia un ampio movimento popolare di rivolta guidato dai repubblicani. Tra la fine del 1868 e l’inizio del 1869 i contadini di molti comuni si scontrarono con. la forza pubblica, subendo morti e feriti. Questo movimento, che con l’appoggio del clero si estese anche alla zona appenninica tradizionalmente arretrata e politicamente statica, fu seguito da una dura repressione che mise in luce i limiti del repubblicanesimo. Tali limiti apparvero ancora più evidenti in seguito agli avvenimenti della Comune di Parigi e alla diffusione in Italia delle nuove idee socialiste. Dagli anni '70 e soprattutto intorno
al 1880 andarono sorgendo nel nome di Garibaldi società di carattere democratico, apertamente in polemica con il mazzinianesimo. A Parma, la penetrazione del socialismo avvenne soprattuto attraverso il garibaldinismo, mentre la Prima Internazionale (nonostante che il Comitato per l'emancipazione delle classii lavoratrici vi[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 760
Brano: [...]ò nella creazione di una piccola zona libera tra il febbraio e il marzo 1944. Seguì un periodo di attività offensiva nazifascista, ma nel maggio 1944 Prearo assunse il comando della colonna (poi Brigata) G.L. « Sergio Toja », sempre in vai Pellice, e in luglio liberò nuovamente la vallata. In seguito al grande rastrellamento
attuato dai nazifascisti in agosto, Prearo fu sostituito nel comando, perché considerato troppo legato a una concezione statica della guerra partigiana, ma egli rimase a combattere in vai Pellice fino al febbraio 1945, quando fu nominato ispettore centrale del Comando G.L. piemontese.
Sulla propria attività partigiana ha lasciato una testimonianza commossa e dettagliata nel volume Terra ribelle (Torino, 1948).
G.Roch.
Bibliografia: Donatella Gay Rochat, La resistenza nelle Valli valdesi 194344, Torino, 1969.
Predieri, Arnaldo
N. a Bazzano (Bologna) il 26.7.1905; falegname.
Appartenente alla cellula comunista di Bazzano, nefmarzo 1930 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale che, il 24.11.1930, l[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 519
Brano: [...]elle mura cittadine. Inoltre, nel febbraio
1944 un’ondata di arresti scompaginò completamente il Partito d’Azione e colpì anche i comunisti, infliggendo un durissimo colpo alla loro organizzazione clandestina proprio nel momento in cui si intensificava la diffusione dei ciclostilati di propaganda fra la popolazione e i soldati, e si estendevano i contatti con alcuni C.L.N. comunali della provincia. Da quel momento la situazione a Siena rimase statica e la città divenne un importante centro di reclutamento di mano d’opera più o meno coatta per la Germania.
A creare queste difficoltà per lo sviluppo della Resistenza concorsero le carenze politiche e organizzative del C.L.N. provinciale e dei partiti che ne facevano parte (compreso il P.C.I., i cui dirigenti avevano lasciato il capoluogo perché direttamente impegnati nella lotta armata, come Avanzati e dal marzo anche il Guastalli, o lavoravano sul piano provinciale e interprovinciale al coordinamento delle bande partigiane) ; ma ciò era dovuto anche all’assetto sociale della città, domin[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 679
Brano: [...]alizzazione autonoma veniva infatti negata in queste regioni dalla immobilità del sistema schiavistico che frenava ogni possibilità di meccanizzazione e di accumulo di capitale. La colonizzazione deH’Ovest, infine, aveva ricevuto un impulso fondamentale proprio dallo sviluppo capitalistico dell’economia americana, che nel giro di un secolo aveva portato alla totale occupazione del continente nordamericano. La frontiera, intesa non come una linea statica, bensì come un’area in perenne movimento, situata al margine di territori già colonizzati e sede di un’intensa attività di dissodamento dei terreni, costruzione di ferrovie e di città, speculazioni terriere ecc., era assurta a simbolo della dinamicità dell’esperienza americana e della fluidità dei rapporti sociali che sembravano possibili solo in quel paese, fluidità in ogni caso dai confini ben definiti. La democratizzazione della vita politica introdotta da questa dinamica temperie economica sembrò coagularsi nell’ascesa alla presidenza di A. Jackson, appunto un “uomo della frontiera” venut[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Statica, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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