Brano: 1!
to LA RINASCITA
La barbarie prussiana nel
giudizio di Marx ed Engels
Perchè la reazione è sempre stata così forte in Germania e il popolo tedesco così spesso impotente nella lotta contro di essa ? Perchè, nelle ore decisive della storia tedesca, il popolo è caduto sotto l' influenza e sotto il potere della reazione'? Perchè i problemi nazionali decisivi per la Germania sono stati così spesso decisi dalla reazione contro gli interessi del popolo tedesco, e non dagli elementi progressivi della società e a favore del popolo stesso? La risposta a questa domanda assume un interesse particolare nel momento presente, in cui l' hiderismo ha risuscitato quanto di più odioso ed infame vi è stato nella storia della Germania, ha fatto propri e spinto all'estremo i tratti più reazionari del prussianesimo e dato libero corso agli istinti più feroci della cricca militare tedesca. Ed è per noi particolarmente interessante trovare questa risposta negli scritti di Marx e di Engels, i q[...]
[...]ortava alla restaurazione dei vecchi ordinamenti conservatori. Durante la Riforma e la guerra dei contadini, nel periodo della Rivoluzione francese e delle guerre napoleoniche, nel 1848, nel corso della unificazione nazionale, le classi reazionarie finirono sempre per avere il sopravvento. E per quali motivi ? Mentre gli altri paesi dell'Europa oce'i dentale si erano impegnati da tempo sulla via dello sviluppò capitalistico e della formazione di Stati borghesi moderni, la Germania rimaneva un paese nazionalmente diviso ed economicamente arretrato. Nelle sue note sulla storia della Germania tra il
L II presente studio è stato fatto servendosi di scritti di Marx ed Engels per la maggior parte inediti, custoditi negli archivi dell'Istituto MarxEngelsLenin di Mosca. II confronto 'tra la ricchezza e profondità dell'analisi storica dei due grandi fondatori del marxismo scientifico e la banalità grandiloquente delle considerazioni che dedicano allo stesso tema i pontefici della scuola idealistico nostrana non mancherà di essere istruttivo. N. d.[...]
[...] una borghesia potente e ricca, concentrata in grandi città
e specialmente nella capitale, la nobiltà feudale in Germania aveva conservato una grande parte dei suoi vecchi privilegi. Il sistema terriero feudale dominava quasi dappertutto s z
A questo spezzettamento degli interessi economici, all'assenza di grandi centri economici e alla debolezza politica della borghesia corrispose lo sbriciolamento dello Stato, l'esistenza di numerosi piccoli Stati e principati, che formavano un solo c impero solo in apparenza. E d'altra parte c da che parte avrebbe potuto venire., — domanda Marx, — la concentrazione politica in un paese in cui tutte le condizioni economiche di questa concentrazione facevano difetto ? s 8. Ma questo spezzettamento economico e politico del paese impedì lo sviluppo' dei movimenti di massa, dei movimenti sociali delle classi progressive.
Il carattere reazionario degli Stati tedeschi venne ancora accentuato dalla forma originale che rivestì in Germania l'assolutismo. Mentre in Inghilterra
e in Francia la monarchia assoluta aveva una funzione centralizzatrice, e contribuiva alla formazione di uno Stato nazionale unitario e al progresso borghese, l'assolutismo degenerava in Germania in puro despotismo. I principi tedeschi, governanti di Stati piccoli o nani, fecero una politica che rifletteva gli interessi di classi reazionarie. Estraneo ad ogni compito progressivo di interesse nazionale, l'assolutismo diventò una tirannide che soffocò ogni manifestazione di iniziativa e di attività delle masse, una tutela meschina e ringhiosa che incatenò le forze vive del popolo. Esso creò una burocrazia estesissima di funzionari, il cui potere sulla vita della nazione venne sempre più aumentando. Sorse così lo spirito burocratico specificamente tedesco, prono alla lettera della legge e ai voleri dei governanti reazionari.
Marx ha dato una def[...]
[...]e in quei campi dove tutti gli altri popoli hanno conosciuto un rapido sviluppo. Egli ha conservato questo carattere anche più tardi, quando la Germania è di nuovo stata presa nella corrente dello sviluppo storico
Questo sopravvento della reazione in conseguenza della disfatta del popolo nel primo suo tentativo di assolvere una funzione nazionale determinò in gran parte il carattere dello sviluppo ulteriore della Germania. La Prussia, uno degli Stati tedeschi più reazionari, diventò uno dei principali appoggi di tutta la reazione tedesca, l'inesrnazione di essa, ed è nella sua itoria che devono essere cercati i motivi della preponderanza delle classi reazionarie in tutta la successiva storia tedesca.
La Prussia : Stato reazionario
La guerra dei trent'anni aveva reso ancora più deboli i legami che univano i numerosi piccoli principati tedeschi. < Ognuno di questi mille principi era un monarca assoluto; da questi farabutti grossolani e ignoranti non ci si poteva attendere nessuna azione comune, ma solo dei capricci a sazietà... Il più inf[...]
[...]tendere nessuna azione comune, ma solo dei capricci a sazietà... Il più infame dei loro delitti, però, era il fatto stesso della loro esistenza s °. Questo stato di sfacelo e di caos fu oltre ogni dire favorevole alla elevazione del reame prussiano brandeburghese. I principi prussiani, — gli Hohenzollern, — invece di portare un elemento di unità e di ordine nel caos tedesco, lo sfruttarono e sfruttarono nel loro interesse l'impotenza degli altri Stati tedeschi. c Ormai,—scriveva Marx,—questo Stato che non fa parte della Germania, (perchè tale è la Prussia nelle mani degli Hohenzollern), serve agli Hohenzollern come punto di appoggio per le loro usurpazioni nella Germania stessa s `. La Prussia, originariamente regione non tedesca, era infatti stata il campo d'azione dei Cavalieri dell' Ordine teutonico, chè vi avevano condotto delle guerre di sterminio contro la popolazione indigena, tanto che c alla fine del secolo XIII questo paese fiorente non era più che un deserto; al posto dei villaggi e dei campi non vi erano più che foreste e palud[...]
[...]loro usurpazioni nella Germania stessa s `. La Prussia, originariamente regione non tedesca, era infatti stata il campo d'azione dei Cavalieri dell' Ordine teutonico, chè vi avevano condotto delle guerre di sterminio contro la popolazione indigena, tanto che c alla fine del secolo XIII questo paese fiorente non era più che un deserto; al posto dei villaggi e dei campi non vi erano più che foreste e paludi ; e quanto agli abitanti, in parte erano stati sterminati, in parti rapiti con la forza, in parte costretti a emigrare in Lituania... Là dove gli abitanti non erano stati sterminati, < erano stati resi schiavi, e. Col saccheggio e con la violenza la Prussia venne trasformata in una colonia militare tedesca, e i Cavalieri teutonici tenta
t K. MARX e F. ENGEIS, Etudes E. S. I., Paris, 1935.
= Lettera di F. Engels a Paul 7 F. ENoeia, Note varie sulfa < K. Maas, Polonia, Prussia e 6 K. MARX, Note cronologiche,
philosophiques, .peg. 113.
Ernst, 5 giugno 1890.
Germania.
Russia.
Quaderno primo.
12 LA RINASCITA
rono di estendere la loro espansione verso la Russia, fino a che, nel 1242, per opera di S. Alessandro Nievskii c questi mascalzoni vennero respinti al di là della frontiera ru[...]
[...] straniere di cui si faceva lo strumento: c La lotta di Federico essendo diretta contro il potere tedesco e in pari tempo contro il capo titolare dell'Impero, egli fa appello a volta a volta con la stessa indifferenza prima ai francesi, poi ai russi, di cui si serve come di alleati > X.
La politica di perfidia verso i suoi alleati e ditradimento della Germania si manifestò particolarmente nella guerra di Federico II contro l'Austria e gli altri Stati tedeschi per la Slesia e nella guerra dei sette anni, in cui alla fine, battuto dai russi che arrivarono a occupare Berlino, egli fu salvato dal voltafaccia di Pietro III. c La storia mondiale,—dice Marx,—non conosce un altro re i cui scopi siano stati così meschini! Che cosa poteva essere di (grande > nei piani di un elettore di Brandeburgo, re per cortesia altrui, che agisce non a nome di una nazione, ma nell'interesse del suo patrimonio, che cerca .di arrotondare e ingrandire i suoi domini a carico dei territori della nazione... Trasformare il regno e mettersi alla sua testa era cosa molto al di sotto della sua ambizione 3. Tutta la politica interna di Federico 1I fu subordinata ai suoi scopi di conquista. Su. 16 milioni di talleri del suo bilancio, 13 erano spesi per l'esercito, i cui membri, secondo il giudizio di Scharnhorst, erano re[...]