Brano: [...]difficoltà tecniche; essa è tuttavia uno strumento prezioso perché mette a disposizione di specialisti e non un abbondante materiale che testimonia la fecondità del metodo e la pluralità delle tendenze e delle aree di ricerca. (ALFONSO PAOLELLA).
MASSIMO MILA, Wolfgang Amadeus Mozart, Pordenone, Studio Tesi, 1980, pp. 180.
Ernesto Ragionieri (di), BIBLIOGRAFIA DEGLI SCATTI, Istituto Ernesto Ragionieri, Firenze, Olschki, 1980, pp. 152.
GENNARO SASSO, La « Storia d'Italia » di Benedetto Croce. Cinquant'anni dopo, Napoli, Bibliopolis, 1979, pp. 106. Questo libretto di Sasso consta di due parti: la prima è la conferenza che l'A. lesse all'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli nel novembre 1978, la seconda (Intorno ad alcuni giudizi di Croce sul fascismo) è una postilla in cui si risponde ad alcune obiezioni che furono mosse a quella conferenza. Qui non si può rendere giustizia a tutta una serie di appunti di lettura, che divergono fortemente dalla comune opinione sulla Storia d'Italia di Croce e aprono, cosí, nuove coordinate di ricerca. Si deve tuttavia osservare che sempre piú rilevante risulta lo sforzo tenace di studio e di approfondimento, che[...]
[...]rno ad alcuni giudizi di Croce sul fascismo) è una postilla in cui si risponde ad alcune obiezioni che furono mosse a quella conferenza. Qui non si può rendere giustizia a tutta una serie di appunti di lettura, che divergono fortemente dalla comune opinione sulla Storia d'Italia di Croce e aprono, cosí, nuove coordinate di ricerca. Si deve tuttavia osservare che sempre piú rilevante risulta lo sforzo tenace di studio e di approfondimento, che il Sasso va conducendo da
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quasi vent'anni, del pensiero crociano. Al di là delle negazioni polemiche, ma al di là anche delle imbalsamazioni rituali, lo studioso ha tentato (e, in buona parte, è riuscito a compiere) un bilancio storicocritico dell'opera di un pensatore complesso come Croce (si pensi a Benedetto Croce. La ricerca della dialettica, Napoli 1975), una sua intensa problematizzazione, una lettura condotta non secondo moduli valutativi estranei, ma pur sempre filtrandola attraverso la conoscenza profonda dei moti della coscienza europea di questo secolo. Questo sforzo si[...]
[...]lte esposto e chiarito. Tale storiografia deve essere intesa « come un'articolazione concreta, e di volta in volta specificata, della ricerca filosofica crociana », espressiva della sua fi10sofia nel suo concreto e obiettivo attuarsi; non, perciò, la « conseguenza » o l'« applicazione » di uno specifico modo teorico di intendere la storia, ma la sede in cui la ricerca filosofica, sotto questa forma di espressione, prosegue la sua via (pp. 1001): Sasso ribadisce, insomma, contro ogni tentazione monografica, l'unità e l'organicità del pensiero crociano. Cosí nell'analisi della Storia d'Italia, riuscendo a cogliere quella continua metamorfosi della filosofia in narrazione e della narrazione in filosofia, l'A. individua alcune sfasature logiche che diventano aporie espositive e che mostrano, in quest'opera, una drammaticità, un'interna dinamicità, un'angoscia, che troppi preconcetti lettori non han saputo scorgere nelle sue radici e nel suo intreccio con l'ordito narrativo. Avvertiamo infine che il diavoletto della filologia ha fatto cadere l'[...]