Brano: Una casa editrice dall'unita
d'Italia ai giorni nostri
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Giulio Cesare Sansoni
. ,'. . . FIRENZE. aprile
Forse nessuna Casa editrice italiana (una eccezione pub essere fatta per Laterza) è cost Intimamente Iegata allo sviluppo culturale del nostro paese come la r Sansoni r che proprio in questi giorni celebra novanta anni di vita C'è, anzi, da sottolineare co' me suo merito peculiare — l'essere riuscita ad arricchire l'originaria tradizione filologica di critica dei testi e delle fonti con un interessante tentativo di apertura verso la problematica europea dalla quale non pnteva prescindere chi avesse seriamente voluto affrancarsi dalle postale del nazionalismo se non addirittura del provincialismo.
Nata all'indomani dell'unità d'Italia, quando ancora i problemi di riassestamento materiale e morale erano scottanti, la Casa Editrice Sansoni — che deve la [...]
[...]riuscita ad arricchire l'originaria tradizione filologica di critica dei testi e delle fonti con un interessante tentativo di apertura verso la problematica europea dalla quale non pnteva prescindere chi avesse seriamente voluto affrancarsi dalle postale del nazionalismo se non addirittura del provincialismo.
Nata all'indomani dell'unità d'Italia, quando ancora i problemi di riassestamento materiale e morale erano scottanti, la Casa Editrice Sansoni — che deve la sua prima apparizione al casuale incontro fra Giulio Cesare Sansoni e il tipografo Carnesecchi — ebbe una funzione di primo piano nel clima culturale di quell'epoca. E lo ebbe per il suo orientamento positivistico e, quindi, laico che significava, essenzialmente, pur con tutti i limiti che in sede storiografica sono stati mess{ in luce, il grande moto della cultura europea di fine ottocento: ria storia — osserva acutamente Garin — non solo abbandonava gli artifici retorici per riorganizzare i suoi procedimenti, ma scioglieva la rigidezza teologizzante degli schemi categoriali per ritrovare la inesauribile ricchezza delle libere scelte; la filologia, staccando[...]
[...]egoriali per ritrovare la inesauribile ricchezza delle libere scelte; la filologia, staccandosi dalla tradizione dell'umanesimo gesuitico, diveniva momento essenziale di una concreta storicizzazione del reale; lo studio del linguaggio. in una dimensione comune dell'uomo veniva riproponendo in modo originale il problema dell'articolarsi originario di ogni esperienza cosciente
Questa matrice è sempre rimasta come un patrimonio da custodire per la Sansoni anche quando avvenimenti e vicissitudini hanno influito direttamente sugli domini che la diressero e sugli indirizzi. Una semplice e sommaria elencazione delle opere edite e del collaboratori che si ritrovarono alla Sansonf, è di per sè sufficiente a dare un quadro dell'ampiezza qualitativa oltre che della originalità d'indagine critica svolta nell'arco di novanta anni: nel periodo che va dal 1873 al 1875 escono Guardare e pensare di Falorsi e poi Le belle arti del Guasti, Le similitudini del Venturi, le Cose di storia e di arte del, Conti, il disegno storico della letteratura italiana dei Fo[...]
[...]ni del Venturi, le Cose di storia e di arte del, Conti, il disegno storico della letteratura italiana dei Fornaciari e j Precursori di Dante del D'Ancona cui va aggiunta la prima collantj''organica dei classici latini con la: collaborazioite 'di ' Antonio e Isidoro Del Lungo, del Rigutini, del Mestica, del Cesareo. Ma già la filologia allarga il suo orizzonte, . diventa parte integrante di una più generale visione della storia della cultura e la Sansoni — che sensibilizza questa esigenza del pensiero italiano — si affolla dei più illustri critici, scrittori, letterati: da Rajna a Milanesi, da Carducci a Villari. da Barton a Biagi, dal Torraca a Mazzoni.
Non mancano, nel frattempo, gli interessi più spiccatamente scientifici (la scienza riesce a oltrepassare l'esilio in cui l'aveva relegata l'umanesimo retorico) ed escono i vo' lumi sulla zoologia di Guelfo Cavanna e sulla Botanica di Poli e Tanfani.
Negli anni che vanno dal 1915 ai 1918, la atmosfera greve ed inquieta della guerra non impedisce alla Casa Sansoni di allargare ii programma [...]
[...]i: da Rajna a Milanesi, da Carducci a Villari. da Barton a Biagi, dal Torraca a Mazzoni.
Non mancano, nel frattempo, gli interessi più spiccatamente scientifici (la scienza riesce a oltrepassare l'esilio in cui l'aveva relegata l'umanesimo retorico) ed escono i vo' lumi sulla zoologia di Guelfo Cavanna e sulla Botanica di Poli e Tanfani.
Negli anni che vanno dal 1915 ai 1918, la atmosfera greve ed inquieta della guerra non impedisce alla Casa Sansoni di allargare ii programma della sua attività editoriale: proprio nel momento di maggiore chiusura natio nalistica (si ricordi la retorica patriottarda
della pace r tradita ). di recriminazioni e di incertezze. nasce la biblioteca sansoniana straniera il cui scopo fondamentale sarà quello di favorire un processo osmotico fra le diverse correnti di pensiero e di cultura euro
Una lettera di Carducci a Sansoni
pee e, sotto il profilo politico, una maggiore intesa ' e collaborazione fra le nazioni. Nel 1922 vede la luce la biblioteca pedagogica
diretta da Giovanni Calò. . .
Una svolta importante avviene nel 1932 quando la famiglia Gentile rileva la Casa Editrice mutandone il programma culturale. Si . tratta_ per la verità= di una svolta che conserva quella continuita di cui parlavamo all'ini zio e che appare tanto più significativa ove si ponga mente al fatto che l'idealismo, giunto all' esasperazione attualistica, aveva travolto gli ultimi bastioni della scienza positiva contrapponendovi l'inc[...]
[...]ificativa ove si ponga mente al fatto che l'idealismo, giunto all' esasperazione attualistica, aveva travolto gli ultimi bastioni della scienza positiva contrapponendovi l'incontrastato dóminio del.lo spirito assoluto. Se di storicismo poteva parlarsi era solo, come dirà Gramsci, in chiave speculativa, astratta e concetttiale. Eppure,;, nonostante questa commistione, per non par lar di scontro, fra tradizione e strumentalizzazione politica, alla Sansoni si coltivano ancora interessi filosofici, letterari, artistici che non possono non assumere il valore di fronda y nei confronti di una .cultura.. . dogniatizzata Fioriscono, è vero. gli studi corporativi ma vede la luce anche Critica d'arte fondata e diretta da Carlo Ludovico Rag , ghianti e Ranuccio Bianchi Bandinelli. cosi come intorno al 1937, quando i sintomi di au
tarchia culturale hanno toccato i limiti del l'assurdo, nasce Civiltà europea cui collaborano Bignone, Pasquali, Russo. Foscolo Benedetto, Battaglia, Cantimori, Chabod, Praz e Lo Gatto. Ormai la guerra dilaga nel mondo ed [...]
[...]ca d'arte fondata e diretta da Carlo Ludovico Rag , ghianti e Ranuccio Bianchi Bandinelli. cosi come intorno al 1937, quando i sintomi di au
tarchia culturale hanno toccato i limiti del l'assurdo, nasce Civiltà europea cui collaborano Bignone, Pasquali, Russo. Foscolo Benedetto, Battaglia, Cantimori, Chabod, Praz e Lo Gatto. Ormai la guerra dilaga nel mondo ed anche il nostro paese è investito dalla più ; terribile tragedia dell' umanità. La Sansoni ne esce tragicamente provata negli uomini e nelle cose ma proprio nel momento in cui il paese è diviso in due — quasi messaggio di speranza — escono i primi volumi della collana Grandi classici stranieri che cornprenderà Shakespeare, Goethe, Calderon de la Barca, Céchov, Dostoevskij, Chaucer, Lope De Vega, Rilke, Molière, Tolstoi, De Musset. Flaubert, Stendbal. De Foe, Neruda. Nell'immediato dopoguerra gli interessi della Sansoni investono campi fino allora inesplorati: escono testi scientifici di fisica e di matematica, nasce una vera editoria scientifica, mentre ci si impegna negli studi di preistoria. di protostoria e di archeologia, ha vita nel 1949 la biblioteca storica del Rinascimento diretta da Garin (che ha gid pubblicato vo , lumi di Corsano, di Luporini e di Kristeller), nel 1951, infine, ha inizio la collana di scrittori italiani moderni e la biblioteca di Paragone diretta da Roberto Longhi.
Le tappe di questa lunga vira sono state recentemente raccolte con gusto e semplicità nelle teche del Gabinetto Vie[...]
[...]el 1951, infine, ha inizio la collana di scrittori italiani moderni e la biblioteca di Paragone diretta da Roberto Longhi.
Le tappe di questa lunga vira sono state recentemente raccolte con gusto e semplicità nelle teche del Gabinetto Vieusseux. La mostra — che si è chiusa il 25 marzo — si è giovata del contributo di conferenze tenute da Gianfranco Contini, da Giacomo Devcto. da Carlo Pellegrini e da Giansiro Ferrata.
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Della attività della Sansoni, di oggi e degli anni futuri, abbiamo avu±o modo di parlare nel corso di una cordiale conversa zarne con alcuni dirigenti. Il primo problema riguarda una nuova visione industriale indispensabile per affrontare le esigenze quanti tative e qualitative dei pubblico consumarore di libri. Lo sforzo di maggiore impegno è stato richiesto dall'istituto per la collaborazione culturale sorto nell'agosto 1955 che ha perseguito un programma Leso a promuovere, organizzare e realizzare iniziative di elevato carattere scientifico e culturale quali le grandi opere di natura enciclopedica basterà citare l'En[...]
[...]speciaÌizzazione e di équipe che la stesura di un'enciclopedia richiede: it concetto angusto del grande pensatore isolato è ormai superato da questa collaborazione collettiva che amalgama quanto di meglio la scienza può fornire in un determinato settore di ricerca. Ná minore interesse — almeno sotto iI profilo di una più ampia divulgazione — hanno acquistato i saggi dedicati alla indagine storiografica. alla storia della cultura. glie scienze Ia Sansoni, insomnia, ha compiuto un profondo rinnovamento organizzativo ed industriale senza dimenticare la sua tradizione di rigore filologico e scientifico.
Oggi. come ci viene detto. la Casa editrice
torentira pubblica circa cento titoli all'anno, ciò che dimostra i notevoli passi in avanti compiuti in novanta anni di vita. Certo: ad una maggiore espansione industriale e produttiva si collegano direttamente i problemi di natura commerciale, della vendita, che restano accesi e decisivi nonostante il boom, librario che non ha oltreoasaato i confini delle grandi città lasciando intere zone tuttora[...]
[...]i viene detto. la Casa editrice
torentira pubblica circa cento titoli all'anno, ciò che dimostra i notevoli passi in avanti compiuti in novanta anni di vita. Certo: ad una maggiore espansione industriale e produttiva si collegano direttamente i problemi di natura commerciale, della vendita, che restano accesi e decisivi nonostante il boom, librario che non ha oltreoasaato i confini delle grandi città lasciando intere zone tuttora scoperte. La Sansoni ha cosi promosso una vendita rateale diretta di massa, senza alcuna maggiorazione, il cui peso finanziario e di rischio essa affronta con una spregiudicatezza che farebbe impensierire il buon Giulio Cesare Sansonl,
Giovanni Lombardi