Brano: [...]furono promossi per merito di guerra.
Il Nappi il giorno seguente, entrato nel Municipio, ricevette le dimissioni dell'ex podestà fascista ».
Prima di dimettersi, il podestà di Scafati inviò al Nappi, e per conoscenza al Comando militare alleato ed al comando dei Carabinieri di Scafati, la seguente lettera: « A nome della cittadinanza e personalmente Vi esprimo il mio vivissimo ed incondizionato elogio per la Vostra ardimentosa iniziativa, svolta con sprezzo del pericolo nel pomeriggio di ieri, armata manu.
Vi do atto che II Vostro tempestivo intervento, mentre ha evitato la demolizione del ponte sul Sarno e degli impianti di irrigazione adiacenti, già minati dai tedeschi, ha scongiurato il protrarsi del combattimento, nelle vie della città, che avrebbe potuto determinare la distruzione dell’abitato.
Vi prego di estendere il mio elogio a tutti quei cittadini che hanno con voi cooperato e di cui vorrete farmi tenere un elenco nominativo. Al par di me, la cittadinanza dovrà rimanere grata a Voi ed ai Vostri ardimentosi compagn[...]
[...]l mio elogio a tutti quei cittadini che hanno con voi cooperato e di cui vorrete farmi tenere un elenco nominativo. Al par di me, la cittadinanza dovrà rimanere grata a Voi ed ai Vostri ardimentosi compagni, nel grave cimento ». Inoltre, il parroco della chiesa di S. Maria delle Grazie di Scafati, don Domenico Cannavacciuolo, in data 13 ottobre 1943, inviava al Nappi la seguente lettera: « Dopo la mia parola di encomio per l'opera compiuta dalla S.V. III.ma, sento ancora il dovere di esternarle per iscritto i miei sentimenti. La cittadinanza punta lo sguardo oggi sulla Sua persona, che, sull'orma di altri benemeriti, ha salvato il paese. È ben giusta la riconoscenza da parte di ogni cittadino. Una nota particolare, però, di encomio e di riconoscenza giunga alla S.V. da parte mia, dal Reverendo Clero e dai cattolici di Scafati, che in Lei salutano non solo il liberatore della Città, ma il Salvatore della Chiesa, il che significa il salvatore locale dell'importante patrimonio d’arte, raccolto nei secoli nella Chiesa di Dio (pitture, sculture, ecc.).
Le mie modeste possibilità di parroco mi consentono soltanto di consacrare a perpetuo ricordo nelle Cronache Parrocchiali il gesto audace dell'accanita lotta sostenuta da Lei e dagli altri generosi concittadini contro i barbari teutonici. Lo farò, perché anche i posteri conoscano il grande beneficio che tutt[...]
[...]i Alleati con la medaglia “Bronze Star”.
Il "Balilla*
Passati nella valle dell’Aveto e aggregati alla Brigata Garibaldi Cichero (v.), gli uomini comandati da Battista e da Zorro (commissario politico) diedero vita a un distaccamento che assunse il nome del caduto Balilla Grillotti e impegnò con un’aspra guerriglia i reparti delle Divisioni fasciste “Littorio” e “Monterosa” che presidiavano la zona. Incaricati dal Comando della “Cichero” di svolgere azioni di unità “volante”, i 23 partigiani del distaccamento si trasferirono nella vai Polcevera dalla fine di novembre del
1944, estendendo il loro controllo fino a Bolzaneto e Rivarolo, lungo la camionabile particolarmente importante che congiungeva Genova alla valle del Po. Assolsero con grande audacia e perizia il loro compito, bloccando ripetutamente la strada e la linea ferroviaria, attac
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