Brano: [...]e né avversate né accomunate al fascismo, ma sulle quali occorreva invece fare leva, staccandole dal fascismo e dando loro garanzie per il domani. Sottolineando la grande forza rappresentata dai due istituti, si affermava: « Se finora hanno, l’uno subito e l’altro utilizzato il fascismo per quel che, a torto e a ragione, è parso loro il bene della monarchia e della Chiesa, tocca a noi capovolgere e non già consolidare quel gioco di interessi, di speranze e di timori, che han fin qui determinato la loro condotta ».
Le « circolari » venivano periodicamente diffuse col sistema della « catena ». Ogni destinatario, anello della catena, era esplicitamente invitato a riprodurne 6 copie e quindi spedirle ad altrettante persone, sempre le stesse, tra le quali almeno 2 scelte tra i fascisti.
Il movimento, visto con favore da Benedetto Croce, ebbe contatti con elementi delI’Azione Cattolica, con P. Enrico Rosa S.J., direttore di « Civiltà Cattolica », con Guido De Ruggiero e altri di « Giustizia e Libertà ». Questi ultimi, pur mantenendo con il suddetto movimento rapporti di « amichevole dibattito », non mancarono di criticarlo apertamente e in modo piuttosto aspro, definendo tale corrente antifascista come « papaiemonarchica » (v. Giustizia e Libertà, n. 9 del luglio 1930).
In effett[...]
[...]e borghesi contro il fascismo;
la sua azione, abbandonata in gran parte alla spontaneità, ebbe scarsa influenza e fu di breve durata. Il 28.11.1930 vennero arrestati Renzo Renzi e Mario Vinciguerra; quest’ultimo, che già da tempo era pedinato, fu sorpreso dalla polizia mentre impostava un certo numero di « circolari ».
Fino a quel momento, erano stati stampati e diffusi 10 numeri di A.N.; l’undicesimo era in bozze.
Deferiti al Tribunale Speciale, il 22.12.1930, vennero condannati: Mario Vinciguerra e Renzo Renzi, a
15 anni di reclusione ciascuno; Umberto Gel metti, a 3 anni. Coimputati nello stesso processo, furono invece assolti Augusto Benedetti, Narciso Marchi, Olga Tentori e Liliana Vernon.
Alleg, Henri
Giornalista, combattente della rivoluzione algerina, direttore di Alger Républicain, H.A. è particolarmente noto per essere l’autore del libro La question (opera tradotta nel 1958, sotto il titolo La Tortura, anche in Italia), che nel 1959 gli ha valso il Premio Omegna per la Resistenza, quale esemplare testimonianza[...]
[...]a guerra d’Algeria non può essere umanizzata. La tortura si è imposta da sé: è stata suggerita dalle circostanze, chiamata dall’odio razzista ».
Allegato, Luigi
N. a San Severo (Foggia) T8.4.1896 ivi m. il 25.5.1958; contadino, Gio
Luigi Allegato
vane socialista fin dal 1913, organizzatore dei contadini, si iscrisse al Partito comunista nel 1921. Dirigente degli scioperi agricoli in Capitanata, nel 1928 venne condannato dal Tribunale speciale a 10 anni di reclusione. Consultore nazionale dopo la Liberazione, nel 1946 fu eletto deputato e, nel 1948, senatore di diritto. Fu membro del Comitato centrale del P.C.I..
Allegretti, Mario
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. a Vignola (Modena) nel 1919, caduto in combattimento a Saltino (Modena) il 10.4.1945; studente universitario. Dopo aver frequentato la Scuola allievi ufficiali di Bologna, fu nominato sottotenente del 33° Reggimento carristi, di stanza a Parma, e qui si trovò I'8.9.1943. Sottrattosi alla cattura da parte dei tedeschi, si arruolò nella brigata pa[...]
[...]nte nella zona di Monte Santa Giulia e, nel gennaio 1945, ne divenne il comandante. Cadde, mortalmente colpito in combattimento, sul fiume Secchia.
Allegri, Paride
Sirio. N. a Collagna (Reggio Emilia) il 23.1.1920; perito agrario. Sottotenente di complemento nell’Aeronautica, dopo l’8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione e fu comandante della 76a Brigata
S.A.P., operante nel Reggiano. Distintosi in combattimento, fu promosso in S.P.E. per meriti di guerra.
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