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Il segmento testuale S.M.G. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 690

Brano: [...]anne un’interruzione fra il 1929 e il 1933, Mussolini conservò i tre ministeri militari sino alla fine. Le Forze Armate erano affidate a tre sot

tosegretari (ministri dal 1929 al 1933), che il più delle volte erano anche capi di S.M., scelti fra generali relativamente giovani e poco noti che Mussolini sostituiva continuamente. Così dal 1925 al 1943 vi saranno i seguenti capi di S.M.: All’Esercito: Badoglio (carica abbinata a quella di capo di S.M.G. fino al 1927); Ferrari; Gualtieri; Bonzani; Baistrocchi; Pariani (v.) (gli ultimi due anche sottosegretari) ; Graziani (v.) ; Roatta (v.) ; Ambrosio (v.) ; De Stefanis; ancora Roatta. Alla Marina: Acton; Burzagli', Ducei] Cavagnari, Riccardi (gli ultimi due anche sottosegretari). All'Aeronautica: Piccio; Armani; Valle; Bosio (gli ultimi con Italo Balbo per ministro); ancora Valle; Pricolo (v.) ; Fougier (gli ultimi tre anche sottosegretari).

Questo andamento cinematografico, inteso più a impedire il formarsi di potentati personali che non a un’effettiva intrusione di Mussolini nell’ordinar[...]

[...] Generale (S.M. G.). Questi, coadiuvato da un sottocapo, aveva poteri diretti sull’esercito, di cui era anche capo di S.M., nonché qualche potestà coordinatrice su marina e aeronautica. Erano aboliti l'ispettore dell’esercito e il capo di S.M. centrale. Molto ridimensionati erano sia il Consiglio dell'esercito sia la Commissione Suprema.

Nel 1927 l'operazione fu perfezionata col ripristino di un capo di S.M. dell'esercito separato dal capo di S.M.G. e col R.D. 6 febbraio n. 68: in questo decreto, ribadendo come già nella legge del 1925 che il capo di S.M.G. dipendeva direttamente dal capo del Governo, si precisava però che il primo (non scelto necessariamente fra i generali dell’esercito) era soltanto consulente militare del secondo e che poteva avere rapporti coi capi di S.M. delle singole Forze Armate solo « per il tramite » dei rispettivi ministeri, cioè in pratica di Mussolini rimasto quasi sempre ministro delle tre Forze. Il capo di S.M.G. era così ridotto a un personaggio di facciata, non rimosso per 15 anni proprio perché privo di poteri effettivi quantunque necessario all’anzidetto disegno di Mussolini.

Badoglio accettò la situazione, in

terpretandola anzi restrittivamente (dal 1929 al 1933 addirittura cumulò la carica militare col governatorato della Libia che lo teneva lontano da Roma!), convinto che si sarebbe ricorsi a lui in momenti gravi, come infatti fu nel 193536 col redditizio comando in Etiopia e nei primi mesi della guerra 194043, quando (sia pur esautoratissimo) fu accanto a Mussolini così da condividerne g[...]

[...] governatorato della Libia che lo teneva lontano da Roma!), convinto che si sarebbe ricorsi a lui in momenti gravi, come infatti fu nel 193536 col redditizio comando in Etiopia e nei primi mesi della guerra 194043, quando (sia pur esautoratissimo) fu accanto a Mussolini così da condividerne gli allori se vi fossero state vittorie anziché un seguito di sconfitte.

Pertanto, dal 1927 al 1940, questa fu la fisionomia dei quattro S.M. italiani: lo S.M.G., ridotto a segreteria personale di Badoglio, era poco più duna parvenza; i tre S.M. di Forza Armata, ciascuno con attribuzioni spesso sovrapposte a quelle del rispettivo ministero, operavano nell’ordinamento, neH’armamento e nella pianificazione senza reciproco coordinamento e secondo saltuarie e mutevoli indicazioni politiche di Mussolini. Va però segnalato che, ventilatasi nel 1936 (dopo l’Etiopia) e nel 1940 (alla vigilia dell’intervento) l’idea di potenziare lo S.M.G., i singoli S.M. e specie quello della marina si opposero violentemente, solo preoccupati di difendere la loro autonomia.
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[...]a personale di Badoglio, era poco più duna parvenza; i tre S.M. di Forza Armata, ciascuno con attribuzioni spesso sovrapposte a quelle del rispettivo ministero, operavano nell’ordinamento, neH’armamento e nella pianificazione senza reciproco coordinamento e secondo saltuarie e mutevoli indicazioni politiche di Mussolini. Va però segnalato che, ventilatasi nel 1936 (dopo l’Etiopia) e nel 1940 (alla vigilia dell’intervento) l’idea di potenziare lo S.M.G., i singoli S.M. e specie quello della marina si opposero violentemente, solo preoccupati di difendere la loro autonomia.

Seconda guerra mondiale

Nell'estate 1940 era ripristinata la carica di Sottocapo di S.M.G. (abolita nel 1927) per far posto al generale Soddu (che era già sottosegretario alla Guerra) e ricompensarlo dell'opera svolta all'atto dell’intervento presso il 1° Aiutante di campo del re affinché il sovrano si risolvesse a cedere il supremo comando a Mussolini anche in modo formale.

Soddu perderà entrambe le cariche nel dicembre successivo: dopo un breve e rovinoso periodo di comando al fronte greco, fu sostituito nei due posti dal generale Guzzoni. li disastro di Grecia offrì a Mussolini il destro per rimuovere anche Badoglio, cercando di farlo passare per unico responsabile. A Badogli[...]

[...]
Soddu perderà entrambe le cariche nel dicembre successivo: dopo un breve e rovinoso periodo di comando al fronte greco, fu sostituito nei due posti dal generale Guzzoni. li disastro di Grecia offrì a Mussolini il destro per rimuovere anche Badoglio, cercando di farlo passare per unico responsabile. A Badoglio succedette (6.12.1940) l’antico rivale Ugo Cavallero (v.) che tuttavia dapprima comandò le operazioni in Albania, mentre il sottocapo di S.M.G. Guzzoni faceva le sue veci a Roma. Frattanto Cavagnari era sostituito da Riccardi allo S.M. e al sottosegretariato della Marina, mentre lo stesso accadrà un anno dopo all'Aeronautica tra Pricolo e Fougier.

Nel maggio 1941 Cavallero, rientrato a Roma, silurò Guzzoni facendo

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 691

Brano: Stato operaio, Lo

addirittura abolire l'istituto del sottocapo di S.M.G. e, presa in mano la propria carica, varò il R.D. 27.6. 1941 n. 661 che rafforzava i suoi poteri non verso Mussolini ma sugli altri capi di S.M.. Tuttavia, benché Cavallero avesse cercato di impedirlo, i capi di S.M. della marina e dell'aeronautica, in quanto sottosegretari e perciò membri del governo, continuarono ad avere accesso diretto a Mussolini. Lo S.M.G. veniva trasformato in Comando Supremo (C.S.) e riceveva razionale organizzazione, formando tre reparti e numerosi uffici con centinaia di ufficiali. In pratica il C.S., oltre a monopolizzare i contatti dell’esercito col dittatore, assorbiva tutto il lavoro operativo nonché i rapporti con l'industria. Agli S.M. di Forza Armata, in continua sovrapposizione coi rispettivi ministeri, restavano, pur sempre sotto la vigilanza del C.S., funzioni ordinative e amministrative. Quello dell’esercito ebbe anche il comando delle armate nel territorio nazionale e, in taluni periodi, quello della 2a Armata i[...]

[...]ettembre

Nello S.M. di Ambrosio si erano anche formulati piani per l’arresto di Mussolini all’uscita da un’udienza reale. A ciò il re si decise il 25.7.

1943, approfittando della rissa fra gerarchi fascisti avvenuta la notte prima al Gran Consiglio, dove Mussolini era stato messo in minoranza.

La presa di contatto con gli angloamericani e le trattative d’armistizio furono condotte, con parziali so

vrapposizioni, da un emissario dello S.M.G. (generale Castellano) e da uno dello S.M. dell’esercito, generale Zanussi (v. Armistizio di Cassiti le) .

I capi dei quattro S.M. con molti alti quadri fuggirono da Roma la notte dell’89 settembre imbarcandosi, nel massimo disordine, a Ortona e approdando a Brindisi insieme col re e Badoglio (v. Pescara^ Fuga di). Furono lasciati senz’ordini e abbandonati al loro tragico destino oltre 3 milioni di italiani: le forze della difesa di Roma e tutte quelle del territorio nazionale, un’armata sul confine francese e altre tre in Balcania, nonché vari reparti nelle isole. Riuscì solo il trasferime[...]

[...]chieste dagli angloamericani durante l'intero periodo di cobelligeranza e preparò alcune azioni di sabotaggio navale al Nord. Allo stesso modo, lo S.M. dell’aeronautica presiedette alle operazioni dei nostri reparti (rinsanguati con materiale di volo angloamericano nell’estate 1944), impegnati soprattutto nel rifornimento e nell’appoggio alle truppe di Tito in Jugoslavia (v. Aeronautica italiana).

Secondo dopoguerra

Dopo la Liberazione, lo S.M.G. fu affidato al generale Trezzani, lo S.M. dell'esercito al generale Raffaele

Cadorna (v.), già comandante del C.V.L., mentre vari titolari si avvicendarono a quello dell'aeronautica; invariato rimase invece quello della marina (De Courten).

Intanto, con D.L.L. 16.11.1944, erano stati aboliti sia il corpo sia il servizio di S.M., ammettendosi solo temporanee funzioni di S.M. affidate a ufficiali scelti dal ministro fra i diplomati della Scuola di Guerra. Con D.L.L. 31.5.1945 n. 346 fu abrogata la legge del 1941 sul capo di S.M.G. e, in sostanza, ripristinata quella che era servita nel 19[...]

[...]rna (v.), già comandante del C.V.L., mentre vari titolari si avvicendarono a quello dell'aeronautica; invariato rimase invece quello della marina (De Courten).

Intanto, con D.L.L. 16.11.1944, erano stati aboliti sia il corpo sia il servizio di S.M., ammettendosi solo temporanee funzioni di S.M. affidate a ufficiali scelti dal ministro fra i diplomati della Scuola di Guerra. Con D.L.L. 31.5.1945 n. 346 fu abrogata la legge del 1941 sul capo di S.M.G. e, in sostanza, ripristinata quella che era servita nel 1927 per esautorare Badoglio: il capo di S.M.G. era consulente militare del Presidente del Consiglio da cui dipendeva e non poteva corrispondere con gli S.M. di Forza Armata se non tramite i ministeri. L'autorità del capo di S.M.G. sarà restaurata nel 1948 dopo la rottura dei governi di unità antifascista, epoca nella quale i tre ministeri militari si fonderanno in quello della Difesa.

Gli S.M., come tutte le Forze Armate, nonostante l’orientamento monarchico deH’ufficialità si comportarono lealmente nel trapasso dalla monarchia alla repubblica (giugno 1946). Ricordiamo, in proposito, la personale correttezza del capo di S.M. dell’esercito Raffaele Cadorna, legato alla Resistenza, monarchico ma per tradizione familiare non grande estimatore dei Savoia.

L.Ce.

Stato operaio, Lo

Settimanale di orientamento poli[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine S.M.G., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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