Brano: Sicherheitsdienst
raccoglieva la maggior parte delle forze controrivoluzionarie, costituì un direttorio, ma l'ammiraglio Kolcak, ministro della guerra del nuovo governo siberiano, attuò un colpo di stato proclamandosi « capo supremo della Russia ». Col sostegno delle potenze occidentali egli proseguì le sue conquiste verso ovest, giungendo, nel marzo 1919, sino al Volga, ma qui venne respinto dalI'Esercito Rosso sempre più a est, finché, alla fine del 1919, le sue forze furono sconfitte [e Kolcak, catturato, venne fucilato).
Nella seconda metà del 1920 cessò di esistere anche l’altro Stato siberiano[...]
[...]to interessato anche il Giappone.
A,Per.
Sica, Filippo
N a Gittone (Salerno) il 3.6.1883; commerciante.
Caporale dell’esercito, nel gennaio
1941 venne arrestato per aver svolto propaganda antifascista alla stazione Termini di Roma, dove prestava servizio come infermiere. Deferito al Tribunale Speciale, il 10.6.
1941 fu condannato a 5 anni di reclusione che scontò, fino alla caduta del fascismo, nel carcere di Turi.
Sicherheitsdienst
S.D.. Servizio di spionaggio e di polizia segreta del Partito nazionalsocialista.
Creato neH’immediata vigilia dell’avvento al potere di Hitler, questo apparato poliziesco fu al centro di molte delle trame e provocazioni che accompagnarono la politica sempre più avventurosa e radicale del regime hitleriano, sia all’interno che all’estero.
L’importanza del servizio che dipendeva direttamente dal Reichsfuhrer delle SS Heinrich Himmler (v.) fu strettamente legata alla personalità preminente del suo capo assoluto, Reinhard Heydrich (v.) che fece del S.D. un perno del sistema terroristicorepressi[...]
[...]gilia dell’avvento al potere di Hitler, questo apparato poliziesco fu al centro di molte delle trame e provocazioni che accompagnarono la politica sempre più avventurosa e radicale del regime hitleriano, sia all’interno che all’estero.
L’importanza del servizio che dipendeva direttamente dal Reichsfuhrer delle SS Heinrich Himmler (v.) fu strettamente legata alla personalità preminente del suo capo assoluto, Reinhard Heydrich (v.) che fece del S.D. un perno del sistema terroristicorepressivo nazista, strumento della repressione radicale dei resti del potente e ben organizzato movimento operaio tedesco. Dopo il blitz del 2.5.1933, che mise fuori gioco i potenti sindacati e il Partito socialdemocratico, il S.D. si fece promotore della repressione di ogni forma di dissidio politico o anche culturale all'interno della Germania, distinguendosi nella lotta contro le chiese, che erano piuttosto restie (almeno alla base) a scendere a compromessi con un regime che dietro il sottile velo legalitario mostrava il suo volto totalitario. Tutte le forme, anche sparute e incerte di dissenso erano oggetto degli interventi repressivi e punitivi deì S.D., il quale, di fronte alle proteste, per la verità deboli, del Ministero degli Interni e dell’apparato giudiziario tradizionale, poteva richiamarsi alle ordinanze per i poteri straordinari strappate da Hitler a un Parlamento remissivo il mattino successivo all’incendio del Reichstag.
Heydrich, del quale si vociferava di lontane ascendenze ebraiche, fu inoltre il tenace e lucido organizzatore della « soluzione finale » (v.) della questione ebraica. Alla fine del 1936 presso il Comando della S.D. venne istituito a tale scopo un ufficio affidato al grigio burocrate del genocidio Adolf Eichmann[...]
[...]tà deboli, del Ministero degli Interni e dell’apparato giudiziario tradizionale, poteva richiamarsi alle ordinanze per i poteri straordinari strappate da Hitler a un Parlamento remissivo il mattino successivo all’incendio del Reichstag.
Heydrich, del quale si vociferava di lontane ascendenze ebraiche, fu inoltre il tenace e lucido organizzatore della « soluzione finale » (v.) della questione ebraica. Alla fine del 1936 presso il Comando della S.D. venne istituito a tale scopo un ufficio affidato al grigio burocrate del genocidio Adolf Eichmann (v.).
Fu soprattutto da questo ufficio e dal S.D. in generale che vennero le pressioni più forti per l’eliminazione fisica di tutti gli ebrei.
Heydrich, che nell’aprile 1934 aveva cumulato anche il comando della polizia segreta politica, la Gestapo (v.), solo formalmente dipendente dal Ministero degli Interni, divenne in breve tempo uno degli uomini più temuti e potenti del Terzo Reich.
È nota la rivalità fra il S.D. e il controspionaggio militare, VAbwehr (v.), comandato dall’ammiraglio Canaris (v.), nel quale soprattutto per opera del capo di stato maggiore Hans Oster, si era formato un centro (peraltro non privo di ambiguità) di resistenza contro Hitler, ritenuto colpevole di provocare conseguenze dannose per la collocazione internazionale della Germania. Il conflitto fra S.D. e Abwehr, che si inseriva all'interno di quello più ampio fra esercito e regime, verrà concluso sanguinosamente con la stroncatura del gruppo dirigente del controspionaggio militare a seguito del fallito attentato a Hitler del 20.7.
1944 (v. Luglio, 20). Dal febbraio
1944 anche il controspionaggio militare era stato sottoposto all'Ufficio centrale per la sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptant, R.S.H. A.), fondato nel settembre 1939 e affidato a Heydrich. In tal modo si era completata in prospettiva della mobilitazione bellica, l'operazione di concentrazione di tutte le funzioni [...]
[...]shauptant, R.S.H. A.), fondato nel settembre 1939 e affidato a Heydrich. In tal modo si era completata in prospettiva della mobilitazione bellica, l'operazione di concentrazione di tutte le funzioni di spionaggio e di polizia politica segreta nelle mani dell’alto ufficiale delle SS, il quale avrebbe poi trovato la morte ad opera di due patrioti cechi nel maggio 1942, epoca in cui era stato inviato da Hitler a normalizzare la BoemiaMoravia.
Il S.D. svolse una funzione molto importante non solo nella gestione politica e amministrativa della « soluzione finale », ma anche nel costante e capillare controllo degli umori dell’opinione pubblica. Migiaia di agenti del S.D. dislocati in tutte le pieghe della società tedesca lavoravano per tastare il polso della nazione che non era affatto supinamente e omogeneamente consenziente con tutti gli atti politici del regime hitleriano, come per molto tempo hanno sostenuto gli storici.
Dai rapporti del S.D. emergerà invece la varietà interna all'opinione pubblica, la sua mutevolezza a seconda dei problemi, dell’epoca e di altri fattori, confessionali e locali; parimenti, verrà alla luce l'attenzione con cui
il regime guardava alla società civile, soprattutto negli anni di guerra, quando la mo
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