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Il segmento testuale S.D. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 17Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 513

Brano: Sicherheitsdienst

raccoglieva la maggior parte delle forze controrivoluzionarie, costituì un direttorio, ma l'ammiraglio Kolcak, ministro della guerra del nuovo governo siberiano, attuò un colpo di stato proclamandosi « capo supremo della Russia ». Col sostegno delle potenze occidentali egli proseguì le sue conquiste verso ovest, giungendo, nel marzo 1919, sino al Volga, ma qui venne respinto dalI'Esercito Rosso sempre più a est, finché, alla fine del 1919, le sue forze furono sconfitte [e Kolcak, catturato, venne fucilato).

Nella seconda metà del 1920 cessò di esistere anche l’altro Stato siberiano[...]

[...]to interessato anche il Giappone.

A,Per.

Sica, Filippo

N a Gittone (Salerno) il 3.6.1883; commerciante.

Caporale dell’esercito, nel gennaio

1941 venne arrestato per aver svolto propaganda antifascista alla stazione Termini di Roma, dove prestava servizio come infermiere. Deferito al Tribunale Speciale, il 10.6.

1941 fu condannato a 5 anni di reclusione che scontò, fino alla caduta del fascismo, nel carcere di Turi.

Sicherheitsdienst

S.D.. Servizio di spionaggio e di polizia segreta del Partito nazionalsocialista.

Creato neH’immediata vigilia dell’avvento al potere di Hitler, questo apparato poliziesco fu al centro di molte delle trame e provocazioni che accompagnarono la politica sempre più avventurosa e radicale del regime hitleriano, sia all’interno che all’estero.

L’importanza del servizio che dipendeva direttamente dal Reichsfuhrer delle SS Heinrich Himmler (v.) fu strettamente legata alla personalità preminente del suo capo assoluto, Reinhard Heydrich (v.) che fece del S.D. un perno del sistema terroristicorepressi[...]

[...]gilia dell’avvento al potere di Hitler, questo apparato poliziesco fu al centro di molte delle trame e provocazioni che accompagnarono la politica sempre più avventurosa e radicale del regime hitleriano, sia all’interno che all’estero.

L’importanza del servizio che dipendeva direttamente dal Reichsfuhrer delle SS Heinrich Himmler (v.) fu strettamente legata alla personalità preminente del suo capo assoluto, Reinhard Heydrich (v.) che fece del S.D. un perno del sistema terroristicorepressivo nazista, strumento della repressione radicale dei resti del potente e ben organizzato movimento operaio tedesco. Dopo il blitz del 2.5.1933, che mise fuori gioco i potenti sindacati e il Partito socialdemocratico, il S.D. si fece promotore della repressione di ogni forma di dissidio politico o anche culturale all'interno della Germania, distinguendosi nella lotta contro le chiese, che erano piuttosto restie (almeno alla base) a scendere a compromessi con un regime che dietro il sottile velo legalitario mostrava il suo volto totalitario. Tutte le forme, anche sparute e incerte di dissenso erano oggetto degli interventi repressivi e punitivi deì S.D., il quale, di fronte alle proteste, per la verità deboli, del Ministero degli Interni e dell’apparato giudiziario tradizionale, poteva richiamarsi alle ordinanze per i poteri straordinari strappate da Hitler a un Parlamento remissivo il mattino successivo all’incendio del Reichstag.

Heydrich, del quale si vociferava di lontane ascendenze ebraiche, fu inoltre il tenace e lucido organizzatore della « soluzione finale » (v.) della questione ebraica. Alla fine del 1936 presso il Comando della S.D. venne istituito a tale scopo un ufficio affidato al grigio burocrate del genocidio Adolf Eichmann[...]

[...]tà deboli, del Ministero degli Interni e dell’apparato giudiziario tradizionale, poteva richiamarsi alle ordinanze per i poteri straordinari strappate da Hitler a un Parlamento remissivo il mattino successivo all’incendio del Reichstag.

Heydrich, del quale si vociferava di lontane ascendenze ebraiche, fu inoltre il tenace e lucido organizzatore della « soluzione finale » (v.) della questione ebraica. Alla fine del 1936 presso il Comando della S.D. venne istituito a tale scopo un ufficio affidato al grigio burocrate del genocidio Adolf Eichmann (v.).

Fu soprattutto da questo ufficio e dal S.D. in generale che vennero le pressioni più forti per l’eliminazione fisica di tutti gli ebrei.

Heydrich, che nell’aprile 1934 aveva cumulato anche il comando della polizia segreta politica, la Gestapo (v.), solo formalmente dipendente dal Ministero degli Interni, divenne in breve tempo uno degli uomini più temuti e potenti del Terzo Reich.

È nota la rivalità fra il S.D. e il controspionaggio militare, VAbwehr (v.), comandato dall’ammiraglio Canaris (v.), nel quale soprattutto per opera del capo di stato maggiore Hans Oster, si era formato un centro (peraltro non privo di ambiguità) di resistenza contro Hitler, ritenuto colpevole di provocare conseguenze dannose per la collocazione internazionale della Germania. Il conflitto fra S.D. e Abwehr, che si inseriva all'interno di quello più ampio fra esercito e regime, verrà concluso sanguinosamente con la stroncatura del gruppo dirigente del controspionaggio militare a seguito del fallito attentato a Hitler del 20.7.

1944 (v. Luglio, 20). Dal febbraio

1944 anche il controspionaggio militare era stato sottoposto all'Ufficio centrale per la sicurezza del Reich (Reichssicherheitshauptant, R.S.H. A.), fondato nel settembre 1939 e affidato a Heydrich. In tal modo si era completata in prospettiva della mobilitazione bellica, l'operazione di concentrazione di tutte le funzioni [...]

[...]shauptant, R.S.H. A.), fondato nel settembre 1939 e affidato a Heydrich. In tal modo si era completata in prospettiva della mobilitazione bellica, l'operazione di concentrazione di tutte le funzioni di spionaggio e di polizia politica segreta nelle mani dell’alto ufficiale delle SS, il quale avrebbe poi trovato la morte ad opera di due patrioti cechi nel maggio 1942, epoca in cui era stato inviato da Hitler a normalizzare la BoemiaMoravia.

Il S.D. svolse una funzione molto importante non solo nella gestione politica e amministrativa della « soluzione finale », ma anche nel costante e capillare controllo degli umori dell’opinione pubblica. Migiaia di agenti del S.D. dislocati in tutte le pieghe della società tedesca lavoravano per tastare il polso della nazione che non era affatto supinamente e omogeneamente consenziente con tutti gli atti politici del regime hitleriano, come per molto tempo hanno sostenuto gli storici.

Dai rapporti del S.D. emergerà invece la varietà interna all'opinione pubblica, la sua mutevolezza a seconda dei problemi, dell’epoca e di altri fattori, confessionali e locali; parimenti, verrà alla luce l'attenzione con cui

il regime guardava alla società civile, soprattutto negli anni di guerra, quando la mo

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 96

Brano: [...]apoklan per la R.F.T. sarebbe un ex sergente della 52a Squadra cacciatori tattici a Spangdahlem, nell’Eifel; egli sarebbe incaricato di « reclutare camerati tedeschi e di costruire una seconda linea principale di combattimento in Europa ». Altre fonti informano che il Klan ormai addestrerebbe neonazisti della R.F.T. insieme a fascisti americani come guerriglieri nelI’Alabama.

Neonazismo e autorità giudiziaria nella R.F.T.

Gli accordi di Potsdam e le dichia zioni della Commissione di con trollo degli Alleati in Germania costituiscono il fondamento giuridico, avente carattere di diritto internazionale, per perseguire giuridicamente il neonazismo nella R.F.T..

Nel Proclama n. 2 della Commissione di controllo degli Alleati del 20.9.1945, al titolo l/l, si legge:

« I. Tutte le forze armate tedesche, sia l’esercito che la marina e l’aeronautica, le S.S., S.A., S.D. e la Gestapo, comprese tutte le loro organizzazioni, i quadri e le istituzioni, compreso lo stato maggiore del corpo degli ufficiali, del corpo di riserva, delle scuole militari, delle organizzazioni di ex combattenti e di tutte le altre organizzazioni militari e paramilitari, come pure tutte le associazioni che mirano a mantenere la tradizione militare in Germania, devono essere completamente e definitivamente sciolti attraverso le misure e i procedimenti che verranno determinati dagli Alleati

Al titolo XI/38 e XI/39 è stato previsto:

38. Il partito N.S.D.A.P. viene compietamente e def[...]

[...]o degli ufficiali, del corpo di riserva, delle scuole militari, delle organizzazioni di ex combattenti e di tutte le altre organizzazioni militari e paramilitari, come pure tutte le associazioni che mirano a mantenere la tradizione militare in Germania, devono essere completamente e definitivamente sciolti attraverso le misure e i procedimenti che verranno determinati dagli Alleati

Al titolo XI/38 e XI/39 è stato previsto:

38. Il partito N.S.D.A.P. viene compietamente e definitivamente sciolto e dichiarato illegale.

39. Le amministrazioni tedesche sono obbligate di osservare subito tutte le direttive che perverranno loro dai Rappresentanti Alleati, rivolte allo scioglimento della N.S.D.A.P. e delle sue organizzazioni dipendenti, delle sue ramificazioni, nonché delle organizzazioni a essa facenti capo, quindi di tutte le istituzioni pubbliche naziste che furono create come strumenti del dominio nazionalsocialista, inoltre di tutte le organizzazioni che potessero rappresentare un pericolo per la sicurezza delle forze alleate o per la pace internazionale;

le amministrazioni tedesche sono obbligate a osservare subito tutte le direttive rivolte al divieto della loro ricostruzione sotto qualsiasi forma, al licenziamento e al!'internamento del personale nazista, al controllo ovv[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 189

Brano: [...]talia, a somiglianza di quelli del Terzo Reich e della Polonia.

L’Einsatzgruppe di Trieste

In base all’art. 7 dell’Ordinanza di Hitler del 10.9.1943 sulla “sistemazione” dei territori italiani occupati, con cui veniva costituito il cosid

detto Litorale Adriatico (v.), i tedeschi insediarono nella regione un apparato repressivo, i cui Comandi avevano sede a Trieste: Polizia dell'ordine, Polizia di sicurezza (Sipo), Servizio di sicurezza (S.D.), Polizia criminale (Kripo), Polizia segreta (Gestapo), ecc.. Il 13.9.1943 Himmler nominò capo supremo delle S.S. e della Polizia per il Litorale Adriatico Odilo Lotario Globocnik (v.) che, nato a Trieste (ma di madre ungherese e padre sloveno), aveva una certa famigliarità con la zona. A lui vennero quindi affidate le province di Trieste, Udine, Gorizia, Pola e Fiume, mentre la provincia di Lubiana venne affidata alle cure del suo collega Erwin Ròsener. Globocnik era d’altronde un grande esperto in repressioni, perché giungeva a Trieste dalla Polonia, dove alla testa del suo Einsatzkommando [...]

[...]a personale fiducia: da E. Lerch, già distintosi nei massacri in Polonia (che divenne suo capo di stato maggiore) a G. Michalsen (comandante delle S.S. e Polizia in Istria e a Trieste); da G. Hanelt a J. Schwarzenberg; da von Malsen Ponickau a K. Tauss (comandante delle S.S. e Polizia a Gorizia) ; da H. von Feil a L. von Alvensleben (comandanti delle S.S. e Polizia nella provincia di Udine); da

E. Wiemann e W. Gunther (comandanti della Sipo e S.D. nel Litorale) ad A. Schiffer (sarà fucilato dagli americani a Bolzano) che « interrogava » i prigionieri, e così via.

A Trieste l’Einsatzgruppe fu dapprima sotto il comando del famigerato Christian Wirth (chiamato « selvaggio Cristiano »), già organizzatore dei lager di Belsec, Sobibor e Treblinka in Polonia; ma dopo la morte del Wirth, avvenuta nel maggio

1944 grazie ai partigiani sloveni, il comando passò a Edward August Dietrich Allers, noto a sua volta per essere stato in Germania, nel 193941, uno dei dirigenti delle cosiddette Aktion T 4, consistenti nello sterminio organizzato di [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 196

Brano: [...]ince di Udine, Gorizia, Trieste, Fiume, Pola, Lubiana e nominando un “supremo commissario” nella persona del Gauleiter nazista Friedrich Rainer (v.) investito di pieni poteri politici, civili, giudiziari ed economici. La repressione antipartigiana viene affidata a Odilo Globocnik (v.)f nominato comandante della polizia e delle SS del Litorale. Da lui dipendevano la Polizia segreta di stato (Gestapo), il Servizio di sicurezza [Sicherheits dienst, S.D.) e la Polizia criminale [Kripo), raggruppati nella SIPO u. SD, il cui scopo era l’annientamento degli avversari del nazismo. La sede centrale della SIPO u. SD era a Trieste, con i Comandi periferici nei capoluoghi di provincia; quello di Udine si trovava in via Cairoli. Vi passeranno, durante il periodo dell’occupazione tedesca, centinaia di partigiani e civili per subire interrogatori e torture prima di essere rinchiusi nelle carceri di via Spalato, in attesa di fucilazione o di deportazione nei lager nazisti.

Il Gauleiter Rainer affidò l’amministrazione civile a esponenti locali collaborazionisti: a Udine vennero designati alle cariche di podestà, prefetto e questore, rispettivamente, Lodovico di Caporiacco, Riccardo De Beden, Nicola Bruni. Og[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 514

Brano: Sicherheitsdienst

bilitazione delle risorse rendeva le persone molto più sensibili a ogni notizia, a ogni oscillazione d’umore.

L’opera di repressione interna del S.D. che, nel 1942, dopo l’uccisione di Heydrich da parte di resistenti cecoslovacchi, venne affidato a Otto Ohlendorf (mentre il R.S.H.A. era stato affidato al sanguinario e fanatico Ernst Kaltenbrunner), impedì certo che in Germania potesse formarsi una resistenza organizzata, quale era quella costituitasi in Francia, Italia, Jugoslavia e in altri paesi occupati, anche se non è solo con la capillarità e durezza dell’apparato repressivo che tale fatto può essere efficacemente spiegato.

Bibliografia: S. Aronson, Reinhard Heydrich und die Fruhgeschichte der Gestapo und SD, Stuttgart 1971; A. Ram[...]

[...]l R.S.H.A. era stato affidato al sanguinario e fanatico Ernst Kaltenbrunner), impedì certo che in Germania potesse formarsi una resistenza organizzata, quale era quella costituitasi in Francia, Italia, Jugoslavia e in altri paesi occupati, anche se non è solo con la capillarità e durezza dell’apparato repressivo che tale fatto può essere efficacemente spiegato.

Bibliografia: S. Aronson, Reinhard Heydrich und die Fruhgeschichte der Gestapo und SD, Stuttgart 1971; A. Ramme, Der Sichereitsdienst der SS, Berlin, 1970; L.D. Stokes, The Sicherheitsdienst (SD) of thè Reichshuhrer SS and German Public Opinion, Ph. D. Baltimore, 1972; Berichte des SD und der Gestapo uber Kirken und Kirkenvolk, a cura di H. Boberach, Mainz, 1971.

G.Cor.

Siena

Provincia toscana di circa 260.000 abitanti (di cui 65.000 residenti nel capoluogo), Siena comprende 36 comuni su una superficie di 3.821 kmq, per la massima parte collinare. A nord si stende lungo la valle dell’Elsa e nella regione del Chianti, a sud lungo la Valdichiana e la Valdorcia fino al massiccio dell’Amiata.

Per le loro caratteristiche economiche e sociali (agricoltura mezzadrile, attività mineraria), diverse zone e singole località della provincia vantano tradizioni di lotta cont[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 191

Brano: [...]a dalle carceri fossero stati condannati a morte dal cosiddetto “Tribunale speciale per la sicurezza”, creato dal gauleiter Rainer con la sua Ordinanza del novembre 1943; ma questo stesso tribunale del resto non era altro che un'etichetta, un alibi formale per poter annunciare le esecuzioni sommarie e collettive attraverso la stampa e nei manifesti murali. In realtà la sorte dei prigionieri veniva sempre decisa senza alcuna formalità dai Comandi S.D. e Sipo.

Le vittime

La maggioranza delle vittime della Risiera furono sloveni e croati (partigiani, attivisti politici, semplici indiziati, ostaggi ecc.) e questo perché il movimento di liberazione sloveno e croato, con le sue unità partigiane (IX e VII Korpus e 43a Divisione Istriana, a fianco dei quali combatterono gli italiani della Brigata Garibaldi “Trieste”, dei G.A.P. della Divisione Garibaldi “Natisone”, dei battaglioni “A. Vivoda” e “P. Budicin”) prevaleva nettamente, sul piano militare e politico, in quelli che allora erano i confini della Venezia Giulia. Inoltre una gran parte[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 10

Brano: [...]ersonale, trovò poco dopo un'altra occupazione come capo del servizio informativo delle S.S., divenendo così uno

dei più stretti collaboratori di Heinrich Himmler (v.).

Dopo l’avvento del Terzo Reich la sua carriera nella polizia nazista seguì fedelmente l’ascesa di Himmler con il quale collaborò nel 1934 per la riorganizzazione della Gestapo (v.) in Prussia. Nello stesso anno consolidò la sua posizione come capo del servizio di sicurezza (S.D.), che era ormai l’unico servizio informativo del Partito nazionalsocialista.

Nel 1936 fu nominato anche capo della polizia di sicurezza e nel settembre del 1939, al termine del processo di riorganizzazione della polizia nazista, fu posto a capo delI’Ufficio centrale della sicurezza del Reich (R.S.H.A.). In tale veste assunse con Himmler le principali responsabilità nella persecuzione dei nemici politici e razziali del Terzo Reich, nella politica di germanizzazione dei territori occupati e nella preparazione ed esecuzione della « soluzione finale » della questione ebraica (v. Ebrei).

In [...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine S.D., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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