Brano: [...]pera però un mutamento significativo, che, in verità, oggi si esprime soltanto in singoli tentativi politici su base pragmatistica, anche se — in sé significa per mutamento importante e di principio per tutto il mondo capitalistico. Per eliminare a priori ogni malinteso, si tratta di un mutamento all'interno del sistema capitalistico; non sto parlando ora delle possibilità di una rivoluzione socialista. Dopo la grande crisi del 1929, Franklin D. Roosevelt aveva compreso che, data la grande labilità di tutto il mondo attuale, data 'l'esistenza di un potente Stato socialista, il ripetersi di simili criSi avrebbe po
PROBLEMI DELLA COESISTENZA CULTURALE 11
auto recare con sé gravi pericoli anche per gli USA. Di conseguenza, elaborò una politica economica la cui linea fondamentale mirava a evitare le crisi, a creare misure profilattiche per evitare il loro scoppio, etc. Prescindendo dal fatto se questa posizione sia stata assunta con una giusta o falsa coscienza della sua base economica, il suo significato oggettivo risiede nella difesa degli int[...]
[...]enti. Infatti, non c'è alcun dubbio che alcuni di essi, in determinate circostanze, possano essere .interessati allo scoppio di una crisi, anzi, addirittura a provocarla, per raggiungere una più ampia concentrazione delle posizioni di monopolio e distruggere dei concorrenti molesti. Ma la scossa mondiale che si è avuta nel 1929 e dopo ha dimostrato che in tali casi può essere messo in pericolo il sussistere del sistema capitalistico. Per contro, Roosevelt riuscì a realizzare in USA questa linea di politica economica, anzi, a trasformarla nel filo conduttore della prassi capitalistica nei Paesi capitalistici più sviluppati.
Pl secondo caso in cui si' presentò questa nuova politica fu la guerra contro la Germania di Hitler. Anche qui, interessi parziali di potenti gruppi capitalistici portarono a Monaco e alle sue conseguenze. A quel tempo, Roosevelt e 'Churchill avevano compreso che gli interessi collettivi del mondo borghese esigevano una guerra contra il sistema hitleriano — sia pure alleandosi con l'Unione Sovietica — e che qualora gli interessi parziali di singoli gruppi fossero prevalsi più a lungo, avrebbero condotto alla rovina del sistema nel suo complesso. Da quel momenta, la questione non è mai più stata cancellata dall'ordine del giorno. Il sorgere di una potente coalizione di Stati socialisti, l'irresistibile movimento di liberazione dei popoli coloniali, la tendenza altrettanto irresistibile di Paesi economicamente arretrati[...]
[...]ata cancellata dall'ordine del giorno. Il sorgere di una potente coalizione di Stati socialisti, l'irresistibile movimento di liberazione dei popoli coloniali, la tendenza altrettanto irresistibile di Paesi economicamente arretrati a superare la propria arretratezza, la trasformazione generale della strategia a causa delle armi nucleari, etc., hanno reso ormai obiettivamente sempre più impossibile ignorare tale problema. Tuttavia, dalla morte di Roosevelt in poi, Kennedy é stato il primo, e finora l'unico, uomo poli
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fico del mondo capitalistico a riprendere questo programma, in condizioni differenti e assai più sviluppate. E che anche qui si tratti del contrasto di interessi tra il capitalismo nel suo complesso e le singole organizzazioni monopolistiche, é dimostrato con la massima chiarezza dal rapporto tra gli USA e gli Stati dell'America centrale e meridionale: l'attuazione pratica di una stretta collaborazione economica politica, in cui uno sviluppo maggiore, una modernizzazione degli Stati del Centro e del SudAmerica sar[...]