Brano: [...]asa, il martedì 6, e approvare chi gridava «pane! », fu spontaneo, come spiccia l'acqua dalla sorgente e le labbra pronunciano le parole: dopo mesi di disoccupazione, non più soltanto mezzo sigaro gli mancava, ma giusto anche per lui era questione di pane, e di fitto arretrato, di debiti da pagare, di loggione per l' Aida promesso alla fidanzata del momenta, sempre che non lo animassero degli ideali. Poi, trovarsi in prima fila, negli scontri di Piazza Vittorio, venne di conseguenza, sarebbe stato assurdo il contrario. E questa volta non se la sarebbe cavata con una notte di guardina.
La sera successiva l'arresto, erano già stati condotti al carcere e ristretti nel camerone; ci fu di certo come una tregua, un accorda tra le guardie e quelle donne che da ore vociavano dalla strada. Loro si arrampicavano a turno sulle sbarre del camerone. D'un tratto, si fece silenzio e una delle donne gridò:
«Arrestati d'ieri, ascoltatemi. Abbiamo ottenuto di potervi salutare una per volta, ma voi non rispondete se no ci mandano via con la forza. Non possi[...]
[...]a, al primo impeto di gioia, era succeduto una tensione nervosa, resistevano sempre meno a lasciare senza risposta quei richiami, si capiva che prima o poi qualcuno avrebbe ceduto; già il grosso Monsani aveva dovuto intervenire di prepotenza con la mano sulla bocca di Corradi, il quale davvero non c'entrava con la « rivoluzione », e da due giorni piangeva, le lacrime scendevano a bagnare i suoi baffi di impiegato della Prefettura: «Attraversavo Piazza Goldoni per andare in ufficio e m'hanno preso. Non ho ancora trent'anni e la carriera rovinata. Il Generale Sani mi conosce, ho uno zio capitano, nessuno mi crede », ripeteva, né si rendeva conto che coteste benemerenze poco lo aiutavano ad affiatarsi nella convivenza tra cui si trovava. Tante teste, ora, l'una accanto all'altra; voltati di fianco, per tendere l'orecchio; tanti visi, nella poca luce, visti di profilo; e attenti, pronti a scattare su per le alte sbarre del camerone.
« Sono ancora io, Antonietta Monsani. Parlo a nome della moglie di Lucarelli Egisto. Sta bene, ma per via degli[...]
[...] trascorsero mesi e mesi, tanti perché ella compisse vent'anni, e una mattina, era la vigilia dell'Epifania, il 5 gennaio del 1900, una data impossibile da dimenticare, Ersilia aveva fatto il turno di.
s.
122 VASCO PRATOLIN!
notte e usciva d'Ospedale. Erano le sette di mattina, già nell'atrio il freddo tagliava il viso; fuori, il cielo era buio, come se l'alba non si decidesse a spuntare; i lampioni a gas erano ancora illuminati sulla piazza e sotto il porticato, a metà del quale degli uomini stavano attorno a un falò acceso dagli spazzini. Di nuovo, il cuore le salì in gola, prima ancora di pater dire a se stessa la ragione. Metello dava le spalle al falò, le mani dietro il dorso; indossava un cappotto marrone col bavero tirato fin sulla bocca, un cappello dalla tesa grande calata, ma 10 stesso, quando egli si mosse, già ella lo aveva riconosciuto. Egli dové avanzare di qualche passo, prima di pronunciare il suo nome. Ersilia gli sorrideva, e il suo affanno si era improvvisamente placato, aveva voglia di piangere tanto le cantav[...]
[...]ei decisa? ».
« Sei dimagrito », ella disse. « Sei bianco che fai paura, non ti sei nemmeno fatta la barba ».
E spontaneamente, un gesto tuttavia ardito, ella lo prese a braccetto.
Egli disse: ((Ti accompagno, debbo tornare comunque in Sanfrediano, ho da portare notizie a più di una famiglia. Alla moglie e alla figliola di Fioravanti in particolare. E ammalato grave e con l'età che ha, chissà se lo rivedono D.
Ma prima entrarono nel caffè di Piazza Piattellina; lei prese un « corretto », lui un grappino. Gli mancava un centesimo, e lei lo soccorse. Uscendo, egli disse:
ÚNA FROMESSA DI MATRIMONIO 123
« Ho un bel coraggio a chiederti di sposarmi. Ma tu devi avere fiducia. E stata un'esperienza di cui avrei fatto volentieri a meno, ma di cui non ti posso dire di essermi pentito. Si torna di laggiil con una rabbia addosso, tu sapessi. Riuscirò a smaltirla ».
« Non giurare », ella lo interruppe. « Mio padre non c'è mai riuscito ».
Si erano fermati un momento, poco distanti dal caffè, egli la tratteneva alle braccia.
« Ora voglio soltant[...]