Brano: [...]in quanto genere letterario: pensa che il romanzo sia nato e si sia concluso nell'Ottocento e che non possa svincolarsi dalle caratteristiche che gli scrittori di quel secolo gli impressero. Ma il romanzo preesisteva all'Ottocento (i Greci, Petronio, Apuleio, i picareschi, Cervantes). Preesisteva ed esiste oggi. Io sono personalmente convinto che scrittori come Joyce, Lawrence, Kafka, Thomas Mann, Musil, Broch, Fitzgerald, Thomas Wolfe, Mauriac, Pasternak, Tomasi di
* V. le nostre «9 domande sul romanzo » in Nuovi Argomenti, n. 3839, maggioagosto 1959.
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Lampedusa sono scrittori della stessa importanza di un Flaubert o di un Turgenev. Se possiamo ancora accettare per buona l'idea che Henry James aveva del romanzo, cioè una rappresentazione della vita, una concorrenza con la vita, mi pare che gli scrittori che ho citato abbiano tutte le carte in regola.
È ovvio però che la vita cambia continuamente, che cambiano continuamente i rapporti fra l'individuo e il mondo oggettivo, tra la vita interiore e la vita pragmatica. Ma [...]
[...] crisi questa ? Se si, é chiaro che l'arte vive di crisi, che ogni scrittore degno di questo nome mette in crisi quanto é stato fatto prima di lui. Non esisterà mica per caso un « regime del roman
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zo » ? Dunque a me sembra che il romanzo continui ad avere una sua storia.
E questo ragionamento si potrebbe fare per tutte le arti. Pittori come Picasso, Rosai, Morandi, Matisse, Braque, Klee, poeti come Machado, Guillén, Esenin, Pasternak, Éluard, Montale, Ungaretti, Luzi, e nel campo cinematografico Chaplin, Eisenstein, Clair (il Novecento ha creato perfino una nuova arte) lo provano chiaramente.
2. — Non vedo intorno a me romanzi saggistici. Neppure il romanzo di Musil, L'uomo senza qualità, è a mio parere un romanzo saggistico. Ma in base a quali argomenti giudicate il romanzo di Musil un romanzo saggistico ? A me sembra un romanzo, una grande opera d'arte, senza aggettivi. Questo romanzo é una pura rappresentazione, in cui il flusso vitale, la intrinseca verità che vuole esprimere e che si fa strada di pagina in pagina so[...]
[...]a pressione questa irresistibilità non si vede e non opera, significa che si trattava di un mondo fittizio e posticcio, elucubrazione cartacea di mediocri che si lamentano che gli uomini di maggior statura non siano d'accordo con loro ». A stare ai risultati letterari ufficiali e ufficiosi, prodotto della pressione del partito, si direbbe che la politica sovietica sia elucubrazione cartacea di mediocri. Per fortuna ci sono un Olesa, un Babel, un Pasternak, i grandi scienziati di oggi che ci dicono che la realtà sovietica é una realtà complessa e seria.
Al giorno d'oggi un vero movimento letterario utile al mondo é quello dei giovani narratori spagnoli. Non solo é valido poeticamente poiché questi scrittori puntano sul romanzo come universo, ma anche socialmente. Non é susseguente ad alcun avve
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nimento, ma del tutto spontaneo. La realtà spagnola che questi narratori rappresentano non é quella di Franco, della falange, dei banchieri, dei latifondisti e dei preti. Essi preanunciano qualcosa che in Spagna dovrà pure accade[...]