Brano: [...]rafia cattolica non decollò. E c'è di peggio! Pensate che « nessuno dei films prodotti da questa società "buona" fu giudicato dal Centro Cattolico Cinematografico come visibile per tutti ». O tempora o mores!
Ma la misura del rapporto tra enti e sfere di competenze diverse, e la delicatezza estrema, riservata e schiva, di quel rapporto, che finisce per sublimarsi in termini di celestiale edificazione, si coglie per intero nell'episodio di madre Paschalina, segretaria di Pio xii. Intanto mai, durante il suo lungo impegno governativo e nelle numerose occasioni di incontri e di rapporti, Andreotti ebbe da lei « una qualunque richiesta che invadesse in modo diretto o indiretto il
NOTERELLE E SCHERMAGLIE 723
campo politico o comunque sfere di responsabilità non competenti ». Se ne vuole una prova? Un giorno Andreotti, ministro delle Finanze, riceve una pressante preghiera di « ricevere un momento madre Paschalina ». Qui nel racconto andreottiano c'è una qualche confusione di modi verbali, probabilmente imputabile ad un refuso, che ha trasformato [...]
[...]gretaria di Pio xii. Intanto mai, durante il suo lungo impegno governativo e nelle numerose occasioni di incontri e di rapporti, Andreotti ebbe da lei « una qualunque richiesta che invadesse in modo diretto o indiretto il
NOTERELLE E SCHERMAGLIE 723
campo politico o comunque sfere di responsabilità non competenti ». Se ne vuole una prova? Un giorno Andreotti, ministro delle Finanze, riceve una pressante preghiera di « ricevere un momento madre Paschalina ». Qui nel racconto andreottiano c'è una qualche confusione di modi verbali, probabilmente imputabile ad un refuso, che ha trasformato in attivo un verbo passivo. La richiesta doveva suonare « essere ricevuto », perché è lui, il ministro, che, doverosamente ottemperando, si reca immediatamente al « magazzino privato del Santo Padre » dove trova madre Paschalina « in preda ad una vera agitazione ». Che era accaduto? « Erano comparsi per le vie i manifesti di un film avente come protagonista la Magnani e questa indossava l'abito delle Francescane missionarie ». Si poteva tollerare una simile empietà? Possibile che nessun influente uomo politico intervenisse? Perciò madre Paschalina, trattandosi di cose che non invadevano « sfere di responsabilità non competenti », si rivolge al ministro della Repubblica (che « competenza » ha infatti un ministro della Repubblica per intervenire?) pregandolo di « trovare una soluzione ». E dovette dire, madre Paschalina, cose cosí angeliche e toccanti per persuadere l'estasiato ministro, che egli respirò « in quella mezz'ora veramente aria di soprannaturale ». Si poteva dunque « dinanzi ad una domanda diretta cosí patetica e toccante » non trovare una soluzione? No che non si poteva. Cosí come non si può non pensare, noi laici, insieme al pio ministro, al « bonum di ff usivum sui » (che sarebbe, tradotto per i profani, l'epidemia della bontà).
Ecco, è in queste occasioni che emerge dall'entomata in difetto — come diceva l'antico poeta — l'angelica farfalla: dalla scorza del politico machiavellico, l'uomo di[...]
[...]rafia cattolica non decollò. E c'è di peggio! Pensate che « nessuno dei films prodotti da questa società "buona" fu giudicato dal Centro Cattolico Cinematografico come visibile per tutti ». O tempora o mores!
Ma la misura del rapporto tra enti e sfere di competenze diverse, e la delicatezza estrema, riservata e schiva, di quel rapporto, che finisce per sublimarsi in termini di celestiale edificazione, si coglie per intero nell'episodio di madre Paschalina, segretaria di Pio xir. Intanto mai, durante il suo lungo impegno governativo e nelle numerose occasioni di incontri e di rapporti, Andreotti ebbe da lei « una qualunque richiesta che invadesse in modo diretto o indiretto il
NOTERELLE E SCHERMAGLIE 723
campo politico o comunque sfere di responsabilità non competenti ». Se ne vuole una prova? Un giorno Andreotti, ministro delle Finanze, riceve una pressante preghiera di « ricevere un momento madre Paschalina ». Qui nel racconto andreottiano c'è una qualche confusione di modi verbali, probabilmente imputabile ad un refuso, che ha trasformato [...]
[...]gretaria di Pio xir. Intanto mai, durante il suo lungo impegno governativo e nelle numerose occasioni di incontri e di rapporti, Andreotti ebbe da lei « una qualunque richiesta che invadesse in modo diretto o indiretto il
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campo politico o comunque sfere di responsabilità non competenti ». Se ne vuole una prova? Un giorno Andreotti, ministro delle Finanze, riceve una pressante preghiera di « ricevere un momento madre Paschalina ». Qui nel racconto andreottiano c'è una qualche confusione di modi verbali, probabilmente imputabile ad un refuso, che ha trasformato in attivo un verbo passivo. La richiesta doveva suonare « essere ricevuto », perché è lui, il ministro, che, doverosamente ottemperando, si reca immediatamente al « magazzino privato del Santo Padre » dove trova madre Paschalina « in preda ad una vera agitazione ». Che era accaduto? « Erano comparsi per le vie i manifesti di un film avente come protagonista la Magnani e questa indossava l'abito delle Francescane missionarie ». Si poteva tollerare una simile empietà? Possibile che nessun influente uomo politico intervenisse? Perciò madre Paschalina, trattandosi di cose che non invadevano « sfere di responsabilità non competenti », si rivolge al ministro della Repubblica (che « competenza » ha infatti un ministro della Repubblica per intervenire?) pregandolo di « trovare una soluzione ». E dovette dire, madre Paschalina, cose cosí angeliche e toccanti per persuadere l'estasiato ministro, che egli respirò « in quella mezz'ora veramente aria di soprannaturale ». Si poteva dunque « dinanzi ad una domanda diretta cosí patetica e toccante » non trovare una soluzione? No che non si poteva. Cosí come non si può non pensare, noi laici, insieme al pio ministro, al « bonum di ff usivum sui » (che sarebbe, tradotto per i profani, l'epidemia della bontà).
Ecco, è in queste occasioni che emerge dall'entomata in difetto — come diceva l'antico poeta — l'angelica farfalla: dalla scorza del politico machiavellico, l'uomo di[...]