Brano: [...]rtecipato agli ultimi combattimenti per la liberazione di Udine, quando la « Natisone », dopo essersi trovata il 6 maggio a Lubiana, ancora combatteva contro i Cetnici. Inutilmente il Comando divisionale aveva chiesto di partecipare alla liberazione di Trieste e di Gorizia. La formazione italiana potrà giungere a Trieste soltanto il 20 maggio.
L’altissimo numero dei combattenti caduti, sicuramente oltre 1.035 (come risulta da dati ancora incompleti), e dei dispersi, oltre 358, dimostrano eloquentemente quale contributo la Divisione « Natisone » abbia dato alla Guerra di liberazione in Italia e in Jugoslavia.
A. Bu.
Secondo i dati di una relazione complessiva presentata da Giovanni Padoan, nel corso della sua attività la Divisione ha inflitto al nemico le seguenti perdite: 12 interruzioni ferroviarie per complessivi 4.630 metri; 60 piloni di alta tensione e un cavo telefonico internazionale distrutti; 3 treni; 2 teleferiche; 14 carri armati; 3 autoblindo; 3 auto; 5 camion; 3 locomotori: 11 aerei più 4 danneggiati. Catturati: 7 mortai; 13 mitraglie pesanti; 22 leggere; 558 fucili e ingenti quantitativi di munizioni; 3 autoblindo; 6 camion; 12 moto; 14 auto; 39 carri; 55 cavalli.
I morti inflitti al nemico sarebbero stati 1.782 più 294 feriti e 1.415 prigionieri.
ÀI momento della smobilitazione e dei riconoscimenti, la Divisione contava 5 brigate, 18 battaglioni e una forza complessiva di 5.094[...]
[...]; 3 autoblindo; 3 auto; 5 camion; 3 locomotori: 11 aerei più 4 danneggiati. Catturati: 7 mortai; 13 mitraglie pesanti; 22 leggere; 558 fucili e ingenti quantitativi di munizioni; 3 autoblindo; 6 camion; 12 moto; 14 auto; 39 carri; 55 cavalli.
I morti inflitti al nemico sarebbero stati 1.782 più 294 feriti e 1.415 prigionieri.
ÀI momento della smobilitazione e dei riconoscimenti, la Divisione contava 5 brigate, 18 battaglioni e una forza complessiva di 5.094 uomini.
La Divisione venne più volte citata da Radio Londra e, per la liberazione di Nimis, ricevette un telegramma di plauso del generale Alexander.
Bibliografia: Relazione storica della Divisione d’Assalto « Garibaldi Natisone », dattiloscritto inedito, pp. 60, in Archivio Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione; F. Mautino,. Guerra di popolo, pp. 182, dattiloscritto inedito conservato in Archivio IFSML di Udine; G. Padoan, Abbiamo lottato insieme, Partigiani italiani e sloveni al confine orientale, Udine, Del Bianco ed., 1966, pp. 368; M. Lizzerò — A. Buvoli, La Resistenza, in « Enciclopedia monografica del FriuliVenezia Giulia », Udine, 1978, voi. Ili, parte I, pp. 411434; Movimento d[...]
[...]iere comunale nella lista del M.S.I.), le vittime venivano passate per le armi per ordine del gauleiter Rainer e con una condanna a morte firmata dal sottotenente delle S.S. Bender. Fra i caduti si annoverano anche 19 militari calmucchi passati alle formazioni partigiane e in seguito catturati dai tedeschi. Finirono inoltre nelle fosse alcuni civili, catturati nel corso di rastrellamenti o denunciati da spie fasciste (tra queste ultime, un certo P.L. che aveva personalmente partecipato alle stragi, fu processato nel 1945 e condannato a 12 anni di reclusione, ma potè uscire presto dal carcere in seguito ad amnistia).
Il ricupero delie salme
All’indomani della Liberazione, il
4.5.1945, vennero ricuperate dalle fosse a fior di terra 30 salme di fucilati. Altre vennero via via scoperte e ricomposte in epoche successive, fino al settembre 1947. Tutte le salme riportate alla luce, fino a un totale di 105, vennero poi trasferite e tumulate in varie località, nel Cimitero Maggiore di Cividale, in quello del Lido di Venezia e nei vari pae[...]