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Il segmento testuale P.E. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 20Entità Multimediali , di cui in selezione 2 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 107

Brano: A.P.E.F.

Aosta, Gruppo

Gruppo di artiglieria alpina del I Reggimento della Divisione « Taurinense », dislocata — durante la seconda guerra mondiale — nel Montenegro. Il 9.9.1943, rompendo gli indugi, il Gruppo « Aosta » aprì il fuoco contro le colonne tedesche convergenti su Niksic, battendosi valorosamente al comando del maggiore Carlo Ravnich. Successivamente, quando si formo la Divisione Garibaldi (v.), il Gruppo ne costituì la I Brigata che, inquadrata nel II Corpus dell’esercito di liberazione jugoslavo, sostenne per molti mesi epici combattimenti.

Apartheid

Termine di origine olandese (letteralmente: separazione, discriminazione), con cui viene definita ufficialmente la politica razziale del governo del SudAfrica, in base alla quale 3 milioni di bianchi considerano schiavi 14 milioni di africani.

I principi dell’A. sono: differenziazione sociale, politica, economica e civile, in base alle differenze di razza, di colore, di livello di civiltà: perpetuazione della « individualità » dei vari gruppi etnici e di colore, attraverso la loro segregazione nei ghetti e nelle riserve.

L’intreccio tra il razzismo sudafricano e il nazismo è diretto: l’ideologia razziale sudafricana è ispirata infatti da un’organizzazione segreta

Manifestazione antigovernativa nel SudAfrica. La scritta dice: « Protesta contro lavoro schiavistico / Brutalità della Polizia / Fame / Apartheid »

(il Broederbond) e da una serie di gruppi politici (YOssewaBrartwag, le Grey Shirts e il Nuwe Oord o « Nuovo ordine ») che si considerano il corrispettivo del naziona[...]

[...]oggio agli studenti universitari che partecipavano alla Guerra di liberazione nazionale. L’A., riconosciuta dal C.L.N. lombardo, partecipò attivamente alla Resistenza, prendendo numerose iniziative di lotta contro il nazifascismo. Il

26.4.1945, nel corso dell’insurrezione nazionale, il C.L.N.P.A.U. si insediò nei locali dell’Università, delegando, in assenza delle Autorità accademiche, propri fiduciari presso i diversi Istituti milanesi.

A.P.E.F.

Associazione Proletaria per l’Educazione Fisica. Ente costituitosi nel 1920 a Milano, sotto la presidenza del medico Attilio Maffi, fratello di Fabrizio Maffi (v.), allo scopo di promuovere e sviluppare lo sport tra i lavoratori di sinistra.

In quegli anni di esasperato nazionalismo, non pochi erano gli iscritti alle varie associazioni sportive che avvertivano un forte disagio nel vedersi resi, loro malgrado, « strumento di manifestazioni guerraiole e reazionarie ». Sembrava infatti che nessuna festa ginnica o manifestazione sportiva potesse concludersi senza una rituale esaltazione m[...]

[...]tenere che lo sport venisse concepito soltanto come preparazione alla guerra o continuazione di essa. Da qui, l’accentuarsi della tradizionale e non sempre giustificata ostilità dei partiti proletari contro il movimento sportivo, che l’A. invece sostenne, propugnando il concetto che gli sport e la ginnastica dovevano porsi, come unico obiettivo, il miglioramento fisico e l’elevamento morale della gioventù lavoratrice.

Sempre nel 1920 sórse YA.P.E. (Associazione Proletaria Escursionisti), succeduta all’U.O.E.I. (Unione Escursionisti Operai Italiani) che, con un colpo di mano, i dirigenti avevano fatto degenerare a destra, verso il fascismo. L’A.P.E.F. e l'A. P.E. cercarono di costituire sezioni nelle principali città, ma la loro vita, specialmente dopo che il fascismo salì al potere, fu dura e difficile in quanto, chiaramente orientate a sinistra, con le loro sedi offrivano occasione di incontro e ritrovo ai lavoratori antifascisti.

II 14.7.1923, per iniziativa di Fabrizio Maffi, Mario Mal atesta, Francesco Buffoni e Giacinto Menotti Ser

107



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 77

Brano: Neofascismo

a priori alla prospettiva di un’effettiva trasformazione strutturale della società italiana in senso anticapitalistico.

La cosa era invece ben chiara agli americani (come lo fu ai russi nei paesi fascisti dell’Est da loro occupati e nei quali furono tenuti in piedi gli esistenti apparati statali, solo in parte epurati).

Quando il governo U.S.A. decise di puntare sul gruppo di potere democristiano per farne il proprio agente in Italia, sapeva bene di scegliere un partito che, oltre ad avere l’importante sostegno del Vaticano, avrebbe saputo stabilire un rapporto di coesistenza con l’apparato statale ex fascista. Dall’intesa tra gli U.S.A. e il Vaticano venne l’investitura di potere alla Democrazia Cristiana, quantunque nel 1945 questo partito non avesse ancora una base di massa, ma fosse soltanto l’espressione di aggregazioni di interessi di piccola e media borghesia, con possibilità clientelari nelle regioni economicamente meno sviluppate. Quella scelta trovò d’accordo i grandi industriali e la burocrazia di Stato, portando cos[...]

[...] neanche in quella circostanza mostrarono di valutare la realtà della situazione), la D.C. fu in grado di affidare l'intera gestione dei fondi E.R.P. alla FIAT (v.), mettendola in grado di orientare la ricostruzione e l’ulteriore sviluppo industriale del paese secondo le esigenze della Casa torinese, dell’industria di Stato e delle holdings internazionali a queste collegate.

Il patto D.C.Stato si concretizzò nell’ottenere la impunità politica per la burocrazia statale (civile e militare), bloccando tutte le pur possibili iniziative di epurazione. Come contropartita, la D.C. potè contare sulla più ampia collaborazione dello Stato per emarginare le sinistre. Le persecuzioni antipartigiane, il « vallettismo » nelle fabbriche (private e di Stato), lo « scelbismo » e tutta l’ondata reazionaria che caratterizzò la vita italiana negli anni Cinquanta fino al governo di centrodestra Tarn* broni, furono i frutti vistosi della

II Movimento sociale italiano (v.) non avrebbe avuto alcuna possibilità di affermarsi come forza parlamentare se non avesse potuto contare, oltre che sul consenso dei governi U.S.A. e sulle simpatie del Vaticano, sull’appoggio finanziario di gruppi industriali e sul sostegno dell’apparato statale. La legalizzazione del neofascismo risp[...]

[...]di questo partito.

Democrazia cristiana e neofascismo

I rapporti tra D.C. e M.S.I. furono inizialmente improntati a reciproca diffidenza e distacco. Ma via via che la D.C. procedeva nella propria scalata al potere si trovò costretta a stabilire forme di alleanza con i neofascisti. Contribuì a favorire quésta politica democristiana la struttura stessa del partito cattolico, in seno al quale potevano tranquillamente coabitare, accanto a noti personaggi fascisti come l’ex generale Giovanni Messe (v.), esponenti dell’antifascismo e della Resistenza (don Sturzo, P.E. Taviani, Enrico Mattel Benigno Zacoagnini, ecc.). Da Alcide De Gasperi a Mario Sceiba, da Fernando Tambroni e Antonio Segni ad Amintore Fanfani, da Giovanni Leone e Giulio And reotti a Aldo Moro (si vedano le rispettive

I partigiani fiorentini manifestano contro il governo Tambroni (luglio 1960)

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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine P.E., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---cristiana <---A.P.A.U. <---A.P.E.F. <---Amintore Fanfani <---Antonio Banfi <---C.L.N. <---D.C. <---De Gasperi <---Duomo di Firenze <---E.R.P. <---Enrico Mattel Benigno Zacoagnini <---Ezio France <---FIAT <---Fabrizio Maffi <---Fernando Tambroni <---Fisica <---Gasperi a Mario Sceiba <---Giacinto Menotti Ser <---Giorgio Pey <---Giulio And <---M.S.I. <---Mario Mal <---Mario Rotondi <---Medicina <---Nuwe Oord <---Partito comunista <---Piano Marshall <---Politecnico di Milano <---Proletaria Escursionisti <---S.A.B.R.A. <---Scienze <---Sud-Africa <---U.O.E.I. <---U.S.A. <---antifascismo <---antifascista <---antifascisti <---antipartigiane <---comunista <---dell'Italia <---dell'Università <---democristiana <---democristiano <---fascismo <---fascista <---fascisti <---hitleriano <---ideologia <---italiana <---italiano <---marxista <---militarista <---nazifascismo <---nazionalismo <---nazionalsocialismo <---nazismo <---nazista <---neofascismo <---neofascista <---neofascisti <---propagandista <---razzismo <---scelbismo <---sciovinista <---scursionisti <---socialismo <---socialista <---vallettismo <---vansciste



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