Brano: A.P.E.F.
Aosta, Gruppo
Gruppo di artiglieria alpina del I Reggimento della Divisione « Taurinense », dislocata — durante la seconda guerra mondiale — nel Montenegro. Il 9.9.1943, rompendo gli indugi, il Gruppo « Aosta » aprì il fuoco contro le colonne tedesche convergenti su Niksic, battendosi valorosamente al comando del maggiore Carlo Ravnich. Successivamente, quando si formo la Divisione Garibaldi (v.), il Gruppo ne costituì la I Brigata che, inquadrata nel II Corpus dell’esercito di liberazione jugoslavo, sostenne per molti mesi epici combattimenti.
Apartheid
Termine di origine olandese (letteralmente: separazione, discriminazione), con cui viene definita ufficialmente la politica razziale del governo del SudAfrica, in base alla quale 3 milioni di bianchi considerano schiavi 14 milioni di africani.
I principi dell’A. sono: differenziazione sociale, politica, economica e civile, in base alle differenze di razza, di colore, di livello di civiltà: perpetuazione della « individualità » dei vari gruppi etnici e di colore, attraverso la loro segregazione nei ghetti e nelle riserve.
L’intreccio tra il razzismo sudafricano e il nazismo è diretto: l’ideologia razziale sudafricana è ispirata infatti da un’organizzazione segreta
Manifestazione antigovernativa nel SudAfrica. La scritta dice: « Protesta contro lavoro schiavistico / Brutalità della Polizia / Fame / Apartheid »
(il Broederbond) e da una serie di gruppi politici (YOssewaBrartwag, le Grey Shirts e il Nuwe Oord o « Nuovo ordine ») che si considerano il corrispettivo del naziona[...]
[...]oggio agli studenti universitari che partecipavano alla Guerra di liberazione nazionale. L’A., riconosciuta dal C.L.N. lombardo, partecipò attivamente alla Resistenza, prendendo numerose iniziative di lotta contro il nazifascismo. Il
26.4.1945, nel corso dell’insurrezione nazionale, il C.L.N.P.A.U. si insediò nei locali dell’Università, delegando, in assenza delle Autorità accademiche, propri fiduciari presso i diversi Istituti milanesi.
A.P.E.F.
Associazione Proletaria per l’Educazione Fisica. Ente costituitosi nel 1920 a Milano, sotto la presidenza del medico Attilio Maffi, fratello di Fabrizio Maffi (v.), allo scopo di promuovere e sviluppare lo sport tra i lavoratori di sinistra.
In quegli anni di esasperato nazionalismo, non pochi erano gli iscritti alle varie associazioni sportive che avvertivano un forte disagio nel vedersi resi, loro malgrado, « strumento di manifestazioni guerraiole e reazionarie ». Sembrava infatti che nessuna festa ginnica o manifestazione sportiva potesse concludersi senza una rituale esaltazione m[...]
[...]tenere che lo sport venisse concepito soltanto come preparazione alla guerra o continuazione di essa. Da qui, l’accentuarsi della tradizionale e non sempre giustificata ostilità dei partiti proletari contro il movimento sportivo, che l’A. invece sostenne, propugnando il concetto che gli sport e la ginnastica dovevano porsi, come unico obiettivo, il miglioramento fisico e l’elevamento morale della gioventù lavoratrice.
Sempre nel 1920 sórse YA.P.E. (Associazione Proletaria Escursionisti), succeduta all’U.O.E.I. (Unione Escursionisti Operai Italiani) che, con un colpo di mano, i dirigenti avevano fatto degenerare a destra, verso il fascismo. L’A.P.E.F. e l'A. P.E. cercarono di costituire sezioni nelle principali città, ma la loro vita, specialmente dopo che il fascismo salì al potere, fu dura e difficile in quanto, chiaramente orientate a sinistra, con le loro sedi offrivano occasione di incontro e ritrovo ai lavoratori antifascisti.
II 14.7.1923, per iniziativa di Fabrizio Maffi, Mario Mal atesta, Francesco Buffoni e Giacinto Menotti Ser
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