Brano: [...] What sound hath made thy heart to fear? Seemed it for rivers rushing forth From the grey deserts of the north?
200 VARIETÀ E DOCUMENTI
La traduzione che segue è quella di Alfredo Giuliani (in James Joyce, Poesie, Milano, Mondadori, 1961) che Ungaretti ha probabilmente tenuto sott'occhio, come anche indicherebbero alcuni stilemi (« accostare » per to lean; « demente » per mad; « ora degli spettri » per ghosting hour):
Tu accosti un divinante orecchio, Mia signora, alla conchiglia della notte. In quel sommesso coro di delizie Quale suono spaurí il tuo cuore? Rassomigliava a fiumi scroscianti Dai grigi deserti del nord?
Ciò che tu senti, pensaci bene o timorosa,
Sentí pure colui che ci lasciò
Eredi d'una storia demente
Da evocare all'ora degli spettri.
E tutto per qualche strano nome che lesse
In Purchas o in Holinshed.
Della Conchiglia, Ungaretti ha dato due diverse versioni (vedile ora in Giuseppe Ungaretti, Vita d'un uomo, cit.):
1
A conchiglia del buio
Se tu, carissima, accostassi
Orecchio d'indovina,
Per forza ti dovresti d[...]
[...]ore? Rassomigliava a fiumi scroscianti Dai grigi deserti del nord?
Ciò che tu senti, pensaci bene o timorosa,
Sentí pure colui che ci lasciò
Eredi d'una storia demente
Da evocare all'ora degli spettri.
E tutto per qualche strano nome che lesse
In Purchas o in Holinshed.
Della Conchiglia, Ungaretti ha dato due diverse versioni (vedile ora in Giuseppe Ungaretti, Vita d'un uomo, cit.):
1
A conchiglia del buio
Se tu, carissima, accostassi
Orecchio d'indovina,
Per forza ti dovresti domandare:
« Tra disperdersi d'echi,
Da quale dove a noi quel chiasso arriva? »
D'un tremito il tuo cuore ammutirebbe Se poi quel chiasso,
Dagli echi generato, tu scrutassi
Insieme al tuo spavento nell'udirlo.
Dice la sua risposta a chi l'interroga: « Insopportabile quel chiasso arriva Dal racconto d'amore d'un demente; Ormai è unicamente percepibile Nell'ora degli spettri ».
2
Su conchiglia del buio
Se tu, carissima, premessi orecchio
D'indovina: « Da dove — mi
[domanderesti —
Si fa strada quel chiasso
Che, tra voci incantevoli,
D'un tremito i[...]
[...] dovresti domandare:
« Tra disperdersi d'echi,
Da quale dove a noi quel chiasso arriva? »
D'un tremito il tuo cuore ammutirebbe Se poi quel chiasso,
Dagli echi generato, tu scrutassi
Insieme al tuo spavento nell'udirlo.
Dice la sua risposta a chi l'interroga: « Insopportabile quel chiasso arriva Dal racconto d'amore d'un demente; Ormai è unicamente percepibile Nell'ora degli spettri ».
2
Su conchiglia del buio
Se tu, carissima, premessi orecchio
D'indovina: « Da dove — mi
[domanderesti —
Si fa strada quel chiasso
Che, tra voci incantevoli,
D'un tremito improvviso agghiaccia
[il cuore? »
Se tu quella paura,
Se tu la scruti bene,
Mia timorosa amata,
Narreresti soffrendo
D'un amore demente
Ormai solo evocabile
Nell'ora degli spettri.
Soffriresti di piú
Se al pensiero ti dovesse apparire Oracolo, quel soffio di conchiglia, Che annunzia il rammemorarsi di me Già divenuto spettro
In un non lontano futuro.
La filiazione dal testo joyciano, come si vede, è palesissima. Ma il confronto tra la poesia di Joyce e l'elaborato ung[...]
[...]n un risultato globale di ironica levità, nella poesia di Ungaretti sono colti e potenziati i soli aspetti drammatici. Ogni immagine distraente (i rivers rushing forth, i grey deserts of the north) è drasticamente soppressa. L'occasione letteraria (i due versi citati) in cui si incentra la poesia dell'inglese, diventa amarissima occasione esistenziale: l'essere vecchio, l'approssimarsi della fine. Cupamente, la conchiglia profetizza al divinante orecchio « un non lontano futuro ».
VARIETÀ E DOCUMENTI 201
Si noti, d'altro canto, come il processo di drammatizzazione sia accelerato dall'uso diverso dei tempi dei verbi (congiuntivo e condizionale in luogo di presente e passato) e il diverso « peso » del vocabolario:
conchiglia del buio
se tu premessi
orecchio d'indovina
tra disperdersi d'echi / tra voci incantevoli
quel chiasso
d'un tremito il tuo cuore ammutirebbe /
d'un tremito improvviso agghiaccia il cuore
al tuo spavento / quella paura
racconto d'amore d'un demente /
d'un amore demente
shell of night
thou leanest
divining ear
In that soft choiring of delight
What sound
hath made thy heart to fear
that mood of thine
a mad tale
Caratteristiche analoghe presentano gli altri 'due esempi. Eccoli.
xxxiv (da Chamber
Sleep now, O sleep now,
O you unquiet heart!
A voice crying `Sleep now'
Is heard in my heart.
The voice of the wi[...]