Brano: Ansaldo
ta confederazione indisse il proprio congresso (designato come II Congresso), nel corso del quale adottò l'attuale denominazione di A.N.P.P.I.A.. Altri congressi si riunirono successivamente a Modena (1950), Pesaro (1954), Livorno (1957), Roma (1961), e ancora a Roma (1965) . Presidente delTA., sin dalla fondazione, è sempre stato il senatore Umberto Terracini (v.). Possono associarsi all’A. tutti coloro che, a causa deila loro attività àntifascista, subirono arresti, processi, detenzioni, ammonizioni, diffide e assegnazioni al confino di polizia; o che dovettero rifugiarsi all'estero p[...]
[...] all’estero, per i figli degli antifascisti e dei resistenti. L’A.N.P.P.I.A. svolge infine un’importante attività editoriale, alla quale si devono libri di larga diffusione, quali ad esempio: Il prezzo della libertà, Aula IV, Tutti i processi ael Tribunale Speciale, Giornali fuori legge, Antifascismo e Resistenza. Dal maggio 1954 pubblica regolarmente, come organo ufficiale, il mensile L’Antifascismo, con una tiratura media di 10.000 copie.
À.N.S.A.
Agenzia Nazionale Stampa Associata. Denominazione della principale agenzia italiana d’informazione, sorta subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, in sostituzione della Stefani (v.), l’agenzia ufficiosa del regime fascista. L'A,N.S.A. è una società cooperativa formata da tutti i quotidiani italiani; essa fornisce ogni giorno ai propri abbonati un notiziario con informazioni politiche, economiche e di ogni altro genere, riguardanti sia l’interno che l’estero. È collegata con varie agenzie giornalistiche di altri paesi, in particolare con la Reuter, la France Presse, la United Press, dalle quali riceve (rispettivamente da Londra, Parigi e New York) gran parte delle informazioni che distribuisce poi alla stampa italiana.
Ansaldo
Società italiana per le costruzioni navali e meccaniche, con stabilimenti e cantieri a Sestr[...]
[...]otidiani italiani; essa fornisce ogni giorno ai propri abbonati un notiziario con informazioni politiche, economiche e di ogni altro genere, riguardanti sia l’interno che l’estero. È collegata con varie agenzie giornalistiche di altri paesi, in particolare con la Reuter, la France Presse, la United Press, dalle quali riceve (rispettivamente da Londra, Parigi e New York) gran parte delle informazioni che distribuisce poi alla stampa italiana.
Ansaldo
Società italiana per le costruzioni navali e meccaniche, con stabilimenti e cantieri a Sestri Ponente e a Cornigliano (Genova). Il 31.1.1853 l’industriale Giovanni Ansaldo, dopo aver rilevato le officine Taylor e Prando sorte nel 1846 a Sampierdarena (Genova), diede origine a un nuovo grande complesso industriale da cui uscirono, due anni dopo, le prime locomotive costruite nel regno sabaudo. Successivamente Giovanni Bombrini, organizzatore del complesso, orientò la produzione verso le costruzioni navali e iniziò l’unificazione del cantiere. L’azienda si sviluppò, sotto la direzione dei fratelli Pio e Mario Perrone, durante la prima guerra mondiale. Nel 1915 furono costruite le Acciaierie di Cornigliano e, nel triennio successivo, l’Ansaldo raggiunse la mass[...]
[...]omplesso industriale da cui uscirono, due anni dopo, le prime locomotive costruite nel regno sabaudo. Successivamente Giovanni Bombrini, organizzatore del complesso, orientò la produzione verso le costruzioni navali e iniziò l’unificazione del cantiere. L’azienda si sviluppò, sotto la direzione dei fratelli Pio e Mario Perrone, durante la prima guerra mondiale. Nel 1915 furono costruite le Acciaierie di Cornigliano e, nel triennio successivo, l’Ansaldo raggiunse la massima espansione. Nel 1917, con 55.000 operai alle sue dipendenze, costruì il primo aeroplano e l’anno successivo giunse a produrne 12 al giorno, contemporaneamente a ingenti quantitativi di armi. « Uva e Ansaldo costituivano l’esempio estremo di industrie siderurgiche a cui la guerra andava imprimendo uno sviluppo abnorme » (Caizzi).
Mentre allo scoppio della guerra l'Ansaldo aveva un capitale nominale di 30 milioni di lire (in realtà le azioni venivano quotate a valori molto inferiori rispetto a quello di emissione), nel corso del conflitto il capitale fu portato a 500 milioni, mediante l'emissione di azioni del valore nominale di 250 lire ciascuna. Messe in vendita a 290 lire, in po
chi anni il valore delle azioni diminuì di 2/3, nonostante che l’Ansaldo, come potè accertare la commissione d’inchiesta sulle spese di guerra, avesse frodato lo Stato incassando alti noli per oltre 150 milioni.
Il primo sintomo di una situazione insostenibile si ebbe col fallimento della Banca Italiana di Sconto (v.), dovuto precisamente agli enormi finanziamenti (850 milioni) concessi all’Ansaldo. Nel 1920 i fratelli Perrone si proposero di conquistare la Banca Commerciale Italiana, ma non vi riuscirono e —l’anno successivo — la quotazione delle azioni dell’Ansaldo scese a
16 lire. Per fare fronte alla crisi il complesso venne sdoppiato e la vecchia azienda fu messa in liquidazione.
Si studiarono le possibilità di adibirla alla costruzione di impianti termoelettrici, ma la produzione venne poi nuovamente orientata verso i materiali bellici, tanto che nel 1929 fu nominato presidente, con poteri anche di amministratore delegato, il generale Ugo Cavallero, ex sottosegretario alla Guerra.
L'Ansaldo e il fascismo
L’Ansaldo fu tra le industrie che trassero i maggiori benefici dal fascismo e che aderirono al regime, assorbendone le contraddizioni e gli orientamenti economici. L'esperienza della crisi del 1929 aveva orientato l’alta finanza e la grande industria verso l'integrazione statale dell'economia, ma l'istituzione delle Corporazioni e il passaggio delle in> prese più deficitarie all'istituto per la Ricostruzione Industriale (I.R.I.), avvenuto alI’Ansaldo nel 1933, peggiorò notevolmente le condizioni di vita e di lavoro della classe operaia. A difesa degli interessi dei lavoratori sorse l’organizzazione clandestina. Tra il 1929 e il 1932 il Par* tito comunista svolse un'attività particolarmente intensa nella zona industriale di Genova e all’inizio del 1932 vi si potevano contare numerose cellule, le più importanti delle quali operavano nel cantiere Ansaldo e nelle acciaierie di Cornigliano. Nel 1939 l'Ansaldo entrò a far parte della Finsider (v.), incorporando lo stabilimento di Pozzuoli (Napoli), il Tubificio Nazionale e i Cantieri Cerusa di Voltri (Genova); nel 1940 sorse un nuovo stabilimento di artiglieria in località Fegino. Nel 1943
lo stabilimento di Pozzuoli, distrutto dai bombardamenti e isolato dalla direzione di Genova, fu affidato a una gestione commissariale,
Gli operai dell'Ansaldo, che fin dal
81