Brano: [...]in Europe) e S.H.A.P.E. (Supreme Headquarters of thè Allied Powers in Europe), e questo Quartier generale ha avuto sin dall’inizio la sua sede in Parigi. In effetti è lo S.H.A.P.E., con tutto il complesso imponente delle sue istituzioni e strutture, e con gli effettivi delle forze armate che ne dipendono, distribuite in Europa e soprattutto concentrate in territorio tedesco, che realizza praticamente il nerbo costitutivo e l’essenza stessa della N.A.T.O.,
La costruzione e l’adattamento di oltre 200 aerodromi e la realizzazione dì un sistema di oleodotti per uno sviluppo di circa 9.000 km danno un’idea delle dimensioni che l’apparato militare generato dal Patto Atlantico rappresenta. Il finanziamento delle spese per creare, mantenere e accrescere continuamente una così importante struttura integrata di forze e di mezzi militari, è effettuato con una ripartizione del carico fra gli stati contraenti, che tiene conto principalmente del reddito nazionale di ciascuno come indice della rispettiva capacità contributiva.
Conseguenze del Patto
[...]
[...]to e determina, rispetto al significato politico e all’impulso storico secondo cui si era combattuta e conclusa la guerra antinazista. Esso ha suggellato e continua ad alimentare la ripresa del più tenace spirito antisovietico; e sospinge verso la can
cellazione e il sovvertimento dei risultati e delle basi di un nuovo assetto internazionale, come li produsse e pose la seconda guerra mondiale.
Il Patto Atlantico, per le concezioni da cui è nato, per l’organizzazione militare che ha prodotto, per la politica che necessariamente sviluppa e impone, rende insolubile, secondo forme pacifiche, il problema rappresentato dalla spartizione della realtà tedesca; anzi trasforma questo problema in una ragione di continuo accrescimento, nel proprio seno, del peso e della politica rivendicatrice della Repubblica Federale Tedesca, portando a una egemonia europea di questa, nel quadro e col sostegno della egemonia mondiale statunitense.
Nel marzo 1966 la Francia ha preso e comunicato formalmente la decisione di sottrarre i propri contingenti di [...]
[...] realtà tedesca; anzi trasforma questo problema in una ragione di continuo accrescimento, nel proprio seno, del peso e della politica rivendicatrice della Repubblica Federale Tedesca, portando a una egemonia europea di questa, nel quadro e col sostegno della egemonia mondiale statunitense.
Nel marzo 1966 la Francia ha preso e comunicato formalmente la decisione di sottrarre i propri contingenti di forze militari dalla organizzazione integrata N.A.T.O*, separandosi da questa, e conseguentemente chiedendo il trasferimento fuori dal proprio territorio di tutti gli istituti, le strutture, gli apparati della N.A.T.O. stessa che vi avevano trovato sede e sistemazione. Ciò ha fatto, dichiarando di voler tuttavia mantenere la propria adesione al patto nella sua esclusiva accezione di impegno internazionale tradizionalmente inteso, con piena autonomia e svincolo delle forze armate delBsingolo stato. Ciò comporta necessariamente un processo di revisione del patto, quale lo si intendeva concretizzato fin qui. La revisione può anche portare, sembra anzi logicamente portare ad una accentuazione delle sue caratteristiche e conseguenze rispetto al problema tedesco; ciò non potrà andare esente comunque da reazioni,[...]
[...] francese, è suscettibile di profonde modificazioni.
U.Ba.
Dal 27 al 30.9.1965 si è svolta a Roma la XI Assemblea generale del Patto Atlantico. Questa ha concluso i propri lavori approvando una dichiarazione la quale, al di là delle preoccupazioni espresse nella prospettiva dell’uscita della Francia dalla N.A. T.O., fascia prevedere un mutamento di fisionomia nello stesso contenuto del patto; più precisamente, verso la trasformazione della N.A.T.O. in una specie di potente superpolizia internazionale, in azionè contro una non meglio identificata « sovversione », cosa che si può dedurre da due punti del 3° paragrafo della dichiarazione stessa, qui riportati:
«5) Se sotto l'aspetto militare il pericolo è diminuito, esso si è però esteso per quanto riguarda l’azione sovversiva. Esso si è aggravato non soltanto nei paesi della N.A.T.O., ma anche nei territori dei popoli sottosviluppati.
6) E’ necessario che la N.A.T.O. risponda a questa azione sovversiva con mezzi concentrati ed efficaci. E’ del resto il metodo migliore per prevenire in numerose parti del mondo il ricorso alla violenza e per mantenere ovunque le condizioni necessarie per esercitare la libertà ».
Attacco partigiano, L’
L’attacco, cioè l’azione offensiva contro le forze o le proprietà dell’avversario, costituisce una delle manifestazioni più comuni della guerra per bande (v.), ossia di quel particolare tipo di guerra che i partigiani (con l’aiuto dei patrioti e della popolazione in genere) conducono contro le forze militari di occupazi[...]
[...]avversario, costituisce una delle manifestazioni più comuni della guerra per bande (v.), ossia di quel particolare tipo di guerra che i partigiani (con l’aiuto dei patrioti e della popolazione in genere) conducono contro le forze militari di occupazione straniere e alle spalle del nemico invasore. La Resistenza italiana, assai combattiva sul piano militare, attraverso^ innumerevoli episodi e una lunga esperienza ha
Una sessione generale della N.A.T.O. (Parigi, 17.12.1960)
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