Brano: [...]n più del 2% di tutta la terra coltivata. Per contro, vennero proibite tutte le dimostrazioni pubbliche e la stampa di opposizione, mentre i leader più popolari (tra cui Bhashani e Mujibur Rahman, segretario deH'Awami) finirono in carcere. Fu proclamata la legge marziale che venne ritirata solo nel 1962, quando una nuova costituzione trasformò la repubblica parlamentare in repubblica presidenziale.

Nell’estate 1962, a Dacca, gli studenti e il N.A.P. ottennero con grandi manifestazioni la scarcerazione di Bhashani e di altri dirigenti politici. Da parte loro, la grande borghesia e gli agrari pakistani iniziarono una manovra difensiva per in

canalare le mai sopite tendenze autonomistiche del Bengala Orientale. Ciò non bastò tuttavia a frenare la spinta nazionalista sollecitata dalla Lega Awami che propose di costituire una federazione tra le due regioni e il trasferimento delle decisioni più importanti a livello locale.

Da qui cominciò un conflitto tra movimento nazionalista bengalese e opposizione di sinistra pakistanooccidentale, d[...]

[...]. Tutto il Pakistan occidentale si mise in agitazione. Nel gennaio 1966 si ebbero nel Punjab violente manifestazioni e la polizia sparò sulla folla. Alì Bhutto, che prendeva sempre più le distanze da Ayub Khan, fu estro

messo dal governo e passò all’opposizione.

In quegli anni i crescenti contrasti tra U.R.S.S. e Cina si rifleterono alTinterno della sinistra pakistana e bengalese. Il dissìdio tra l'ala filosovietica e quella filocinese nel N.A.P. si acuì, portando a una scissione che si ripercosse anche all’interno del Partito comunista bengalese clandestino (1966). Delle organizzazioni unitarie che facevano riferimento al N.A.P., nel 1968 rimasero solo le leghe contadine dirette da Bhashani. L’ala filosovietica, guidata da Wali Khan all’ovest e da Muzaffar Ahmed all’est, pose come obiettivo primario l’abbattimento della dittatura e l’instaurazione di una democrazia parlamentare, ritenendo che le masse pakistane non fossero mature per il socialismo; l’ala filocinese, compatta intorno a Bhashani, sottolineò invece l’inseparabilità della lotta contro la dittatura da quella contro il capitalismo e l’imperialismo.

Nel 196869 una serie di agitazioni politiche costrinse Ayub Khan a dimettersi. Sostituito nella dittatura [...]

Brano: [...]ntale, dopo la formazione del nuovo governo regionale, presieduto da Suhrawardy, la componente nazionalistica trovò più conveniente venire a patti con l’oligarchia dirigente e rinunciò al programma elettorale progressista che, nel 1954, le aveva assicurato una base di massa. L’ala sinistra della Lega Awami (raggruppata intorno a Maulana Bhashani) uscì allora dal partito e, nei 1957, diede vita alla nuova formazione politica National Awami Party (N.A.P.), nella quale confluirono tutti i membri del dissolto Partito comunista pakistanooccidentale e una parte di quelio bengalese (un’altra parte scelse invece l’autonomia e tenne viva l’organizzazione clandestina del partito nel Bengala).

Il N.A.P. raccolse ben presto un largo seguito su alcune discriminanti fondamentali, con obiettivi democratici e apparentemente so

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