Brano: [...]ue j'ai raisonné avec ces Peuples [ ... ] » 2. Dichiara di conoscere non solo la loro lingua, ma anche i loro costumi e quello che chiama le génie des Sauvages. Avverte però di aver dovuto prendere, nei confronti della sua materia, qualche precauzione di
1 Cfr. in particolare G. GLrozzr, Adamo e il Nuovo Mondo, Firenze, 1977, Introduzione e passim.
2 Rimando a LAHONTAN, Dialogues curieux entre l'auteur et un sauvage de bon sens qui a voyagé et Mémoires de l'Amérique Septentrionale, ed. G. Chinard, Baltimore etc., 1931, p. 92. Questa edizione sarà citata con la semplice indicazione della pagina, preceduta dalle abbreviazioni DL (= Dialogues) o MM (= Mémoires).
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tipo espositivo: « Le Lecteur est prié de ne pas trouver mauvais que les pensées des Sauvages soient habillées à l'Européane » (MM, 81).
Non entrerò in merito alle determinazioni soggettive di Lahontan, che in parte si possono desumere dal testo. Egli dà il suo nome a uno dei due interlocutori dei Dialogues, che però, lungi dall'esprimere le opinioni dell'autore, esprime opinioni pressoché contrarie. Difensore d'ufficio della società francese, il Lahontan dialogante giudica la morale e i costumi dei selvaggi in base a criteri convenzionali ed inconsistenti, che pr[...]
[...]izia, prudenza, forza d'animo. Tuttavia l'Adario di Lahontan non attribuisce la saggezza morale all'uomo, ma alla Natura che lo ispira: « Nous vivons simplement sous les Loix de l'instinct, et de la conduite innocente que la Nature sage nous a imprimée dès le berceau » (DL, 188). Segnato dall'impronta della Natura fino dalla culla, il selvaggio non si discosterà dalla bontà naturale. O, almeno, non se ne discosterà nella sua perfezione, poiché i Mémoires indicano nei popoli del Canada grandi differenze: gli uni sono buoni, gli altri. cattivi (MM, 149).
Sarebbe errato dedurne che l'innocenza dei selvaggi sia una condizione del tutto inconsapevole e (se cosí posso dire) animalmente istintiva. $ invece un valore, che Adario presenta come tale: « L'innocence de notre vie, l'amour que nous avons pour nos frères, la tranquillité d'âme dont nous jouissons par le mépris de l'intérest, sont trois choses que le grand Esprit exige de tous les hommes en général. Nous les pratiquons naturellement dans nos Villages [ ... ] » (DL, 181). Ciò che il grande [...]
[...]scono l'obbedienza: « Le père n'oseroit user d'authorité envers son fils, ny le chef, de commandement sur son soldat [ ... ] »8. Ma Lahontan pensa all'Europa: introdotta in Europa, l'anarchia segnerebbe la fine di quei ministri dello Stato e del Vangelo contro i quali si rivolgevano il suo odio e il suo desiderio di vendetta. La tirannide di quei ministri nasce infatti sotto la protezione delle leggi. $ quanto dirà Sade: « Ce n'est
8 N. PERROT, Mémoire sur les moeurs, coustumes et religion des sauvages de
l'Amérique Septentrionale, ed. J. Tailhan, LeipzigParis, 1864, p. 78.
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jamais dans l'anarchie que les tyrans naissent: vous ne les voyez s'élever qu'à l'ombre des lois ou s'autoriser d'elles. Le règne des lois est donc vicieux; il est donc inférieur à celui de l'anarchie [ ... ] »9.
Nel regno dell'anarchia non vi è potere né proprietà. Questo è il topos dominante: « Les Sauvages ne connoissent ni tien, ni mien, car on peut dire que ce qui est à l'un est à l'autre » (MM, 95). Il meum e il tuum, scriveva invece Hamo[...]
[...]Toronto, 1870, cit. da H. P. Biggar nel commento della sua ediz. di J. CARTIER, The Voyages ..., Ottawa, 1924, p. 179.
23 A. J. PERNETY, Dissertation sur l'Amérique et les Américains, in C. DE PAUW, Recherches philosophiques sur les Américains, Berlin, m, 1770, p. 128.
24 Cfr. J. CARTIER, 1.C.; S. CHAMPLAIN, Les Voyages [...] ou Journal très fidèle des observations faites ès descouvertures de la Nouvelle France, Paris, 1613, p. 193; N. PERROT, Mémoire..., cit., p. 12.
25 S. CHAMPLAIN, l.c. J. Tailhan, nel suo commento al Mémoire di N. Perrot, p. 166, cita in proposito alcune relazioni gesuitiche (1626, 1648), che negano l'esistenza, presso i selvaggi, di ogni forma di culto per il « creatore del mondo ».
LAHONTAN E GLI ARGOMENTI DEL SELVAGGIO 137
quelle popolazioni, prima dell'introduzione del Cristianesimo, abbiano concepito il monoteismo 26, importa osservare che, nel contesto del dialogo, la professione di fede di Adario costituisce un'affermazione del suo diritto a vivere nella religione in cui è nato. Inoltre, visto che le sue opinioni religiose appaiono conformi ai dettami della ragione, come sarà possibile p[...]