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Il segmento testuale Mendès-France è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 41Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 662

Brano: [...]te della Piazza di Parma. In questa veste il 14 ottobre partecipò a una riunione indetta a Bosco di Corniglio (v.), al termine della quale, con altri compagni di lotta, fu sorpreso nella sede del Comando partigiano da una colonna di tedeschi. Gravemente ferito, non potè mettersi in salvo e cadde ancora vivo in mano ai nazisti. Questi, dopo averlo legato a una branda, diedero fuoco alla stanza in cui si trovava, facendolo morire fra le fiamme.

MendèsFrance, Pierre

N. a Parigi nel 1907; uomo politico francese.

Avvocato della corte di Parigi, dal 1932 fu eletto deputato del Partito radicalsocialista e nel 1938 fu chiamato a far parte, come sottosegretario al Tesoro, del secondo gabinetto di Léon Blum.

Nella Resistenza

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale si arruolò volontario nella Aeronautica. All’indomani della disfatta della Francia (v.), fu tra i parlamentari francesi che, per continuare la lotta contro i tedeschi, il 10.7.1940 si imbarcarono sul piroscafo « Massilia » destinato all’Africa del Nord.

Nell’agosto 1940 fu ar[...]

[...]a nazionale nel gabinetto presieduto da De Gaulle (9.9.1944), ma si vide respingere il suo piano di risanamento economico, per cui egli decise di dimettersi (aprile 1945).

Dopoguerra

Deputato del dipartimento dell’Eure dal 1946 al 1958, rappresentò fa

Francia in numerosi organismi economici internazionali. Nel giugno 1954, dopo le dimissioni del governo seguite alla caduta di Dien bien phu (v.), a comporre il nuovo gabinetto fu chiamato MendèsFrance. Egli rimase presidente del Consiglio fino al 6.2.1955, firmando in tale veste gli accordi di Ginevra che segnarono la fine delle ostilità in Indocina e resero indipendente la Tunisia. In questa occasione egli seppe presentare coraggiose iniziative personali che consentirono di arrivare alla soluzione dei gravi problemi sul tappeto.

Nel 1955 fu tra i fautori del Fronte repubblicano proposto dai comunisti, ma senza successo. Nel gennaio 1956 divenne invece ministro nel governo presieduto dal socialista Guy Mollet, ma ne uscì 4 mesi dopo.

Eletto presidente del Partito radicale nel maggio [...]

[...]o.

Eletto presidente del Partito radicale nel maggio 1955, carica che mantenne fino al maggio 1957, malgrado il prestigio personale non riuscì a imporre al partito stesso una politica unitaria in direzione delle forze della sinistra. Dopo il tentativo golpista dei militari del maggio 1958 si batté per l’unità delle forze democratiche, che infatti potè formarsi nel luglio, ma alle elezioni del novembre, svoltesi ormai in pieno regime gollista, MendèsFrance non fu rieletto. Pochi mesi dopo abbandonò il Partito radicale per aderire (settembre 1959) al Partito socialista unificato.

Tipico esponente di una borghesia attenta aM’evolversi dei tempi, ritenuto dai suoi estimatori uomo coerente e capace di affrontare situazioni difficili anche se comportano decisioni impopolari; comunque provvisto di una indiscussa competenza finanziaria, MendèsFrance viene giudicato infido e ambiguo dai suoi detrattori di destra.

Nel marzo 1956 fu coinvolto, con Mitterrand, in un processo davanti al Tribunale militare per una pretesa fuga di notizie. Mentre Mitterrand riuscì facilmente a provare la propria innocenza, MendèsFrance fu vittima di basse speculazioni, perfino di origine razzista (1*11.2.1958 il deputato di estrema destra Le Pen, parlando alla Camera, non si peritò di rinfacciargli l’origine israelita con queste parole: « Voi non ignorate di cristallizzare sul vostro personaggio un certo numero di repulsioni patriottiche e fisiche »).

Presidente del comitato di redazione del mensile Cahiers de la République fino al 1963 (data in cui la rivista cessò le pubblicazioni), divenne poi direttore del Courier de la République.

Tre le sue opere si ricordano: L’oeuvre finaneière du gouvernement Poincaré (1928);



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 428

Brano: Francia

La sede del P.C.F. con scritte di protesta per l’arresto del segretario del partito Jacques Duclos, fermato dalla polizia per le agitazioni contro l'arrivo del generale americano Ridgway (Parigi, 26.5.1952)

lioni 600.000 voti e 151 seggi. Gua* dagnarono voti anche la S.F.I.O., i radicali e i radicalsocialisti uniti nella coalizione detta del Fronte repubblicano (costituita per iniziativa di MendèsFrance) t mentre le destre crollarono. Il movimento qualunquista di Poujade raccolse in quest’occasione 2.500.000 voti che esprimevano tutto il malcontento e la ribellione dei piccoli produttori e commercianti contro la prolungata instabilità economica del paese. Due anni prima, il clamoroso insuccesso del partito gollista alle elezioni amministrative del 1953, aveva indotto il generale De Gaulle a ritirarsi dalla scena politica in attesa di tempi migliori.

Il crollo della Quarta Repubblica

La proposta del P.C.F. al Fronte repubblicano di formare un governo di coalizione per risolvere mediante[...]

[...]la nazionalizzazione del Canale di Suez prendendo parte, a fianco dell’Inghilterra, a quell’aggressione militare contro l’Egitto (v.) che si concluse in un clamoroso fallimento politico (5.11.1956).

La questione algerina divenne così ancora più grave. La destra reclamava l’uso dei mezzi forti per non abbandonare la colonia (considerata territorio francese metropolitano), dove intanto divampava una guerra di liberazione in piena regola. Avendo MendèsFrance aderito alla mozione di Herriot che chiedeva un rapido mutamento della politica francese in Algeria, il 21.5.1957 il governo Mollet cadde.

Gli successe un governo di coalizione radicalsocialista presieduto da Maurice Bourgès Maunoury. L’opinione pubblica francese cominciò a mutare, isolando gli oltranzisti che si opponevano a qualsiasi forma di abbandono dell'Algeria. Nel corso del 1957 l’opinione pubblica democratica di tutto il mondo fu gravemente colpita dalle rivelazioni sul terrore e sulle torture cui venivano sottoposti i patrioti algerini, e da quello stesso momento la destra fascis[...]

[...] De Gaulle ottenne 329 voti favorevoli contro 224 contrari. Dei 91 socialisti, 42 votarono per De Gaulle. Autodistruggendosi, l’Assemblea Nazionale segnò la fine della Quarta Repubblica, nata dalla Resistenza e dalla Guerra di liberazione.

Bibliografia: A. Siegfried, Dalla Terza alla Quarta Repubblica, Bologna, 1958; Alexandre Werth, Storia della Quarta Repubblica, Torino, 1958; M. Thorez, Urie politique de grandeur frangaise, Paris, 1945; P. MendèsFrance, La Repubblica moderna, Torino, 1963. Sulla Resistenza: Charles Tillon, Les F.T.P., Paris, 1962; Robert Aron, Histoire de la Résistance, Paris, 1959; Henri Michel, Histoire de la Résistance, Paris, 1950; Diversi, Le Parti communiste frangais dans la Résistance, Paris, 1967; Diversi, La France sous l’occupation, Paris, 1959; René Hostace, Le ConseiI National de la Résistance, Paris, 1958; Henri Noguères, Histoire de la Résistanche en France, Paris, 1967; Daniel Mayer, Les socialistes dans la Résistance, Paris, 1968.

Tra le numerose opere di carattere letterario sulla Resistenza francese: Wa[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 423

Brano: [...]». Da quel momento nasceva in Francia la Resistenza. Questa denominazione fu poi usata per definire i movimenti di liberazione dei diversi paesi d’Europa in lotta contro gli invasori nazifascisti.

Il 10 luglio, quando Pétain riunì a Vichy ciò che rimaneva dell’Assemblea Nazionale, 80 parlamentari (tra i quali Vincent Auriol, Léon Blum, Justin Godard, Paul Boncour, Paul Ramadier) gli votarono contro. Altri 20 (tra cui Edouard Daladier e Pierre MendèsFrance) si erano imbarcati sul « Massilia », fuggendo nell’Africa del Nord per continuare la lotta.

Alla stessa data del 10 luglio l’« Humanité » lanciava un appello all’unità di tutti i francesi che volevano

battersi per la liberazione e per la rinascita della Francia. Il 7 agosto Churchill riconobbe il generale De Gaulle come capo della Francia Libera, autorizzandolo a raggruppare attorno a sé i volontari reclutati tra le truppe francesi salvatesi a Dunkerque e sbarcate in Inghilterra, come pure tutti gli altri volontari che fossero venuti via via aggiungendosi. Sorsero così le Forces franca[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol II (D-G), p. 427

Brano: [...]tica fu poi ripresa e continuata dal conservatore Laniel (28. 6.1953), provocando forti reazioni da parte della classe operaia e dei contadini.

Nel 195354 il cattivo andamento della guerra d’Indocina, conclusa dalla caduta di Dien bien phu (v.), determinò nell’opinione pubblica uno

spostamento a sinistra. La discussione alla Camera sulla bruciante sconfitta portò al rovesciamento del governo Laniel. Gli successe il radicalsocialista Pierre MendèsFrance (19.6.19542.2.1955) che, conducendo una politica più abile ed elastica, pòse fine alla guerra d’Indocina. Il 30.8.1954 l’Assemblea Nazionale respinse, con 319 voti contro 264, il progetto di ratifica della C.E.D..

La ratifica degli accordi di Parigi (sostitutivi delia C.E.D.), con i quali la Francia il 30.12.1954 assunse impegni internazionali in netto contrasto col trattato di alleanza francosovietico del 1944, provocarono da parte sovietica la denuncia di questo trattato.

Nel 1955, mentre un clima di temporanea distensione internazionale annunciava il superamento della guerra fredda, [...]

[...], con 319 voti contro 264, il progetto di ratifica della C.E.D..

La ratifica degli accordi di Parigi (sostitutivi delia C.E.D.), con i quali la Francia il 30.12.1954 assunse impegni internazionali in netto contrasto col trattato di alleanza francosovietico del 1944, provocarono da parte sovietica la denuncia di questo trattato.

Nel 1955, mentre un clima di temporanea distensione internazionale annunciava il superamento della guerra fredda, MendèsFrance raggiunse alla Conferenza di Ginevra l’accordo sulla fine della guerra in Indocina. L’accordo prevedeva la spartizione del Vietnam nella Repubblica popolare del Nord e nel Vietnam del Sud, con Laos e Cambogia come Stati indipendenti in seno all’Unione Francese. La guerra, durata 8 anni, era costata alla Francia 92.000 morti, 114.000 feriti e 28.000 prigionieri.

Crescevano intanto le preoccupazioni per la rapida rimilitarizzazione della Germania Occidentale e la pesante invadenza americana nel campo economico europeo. Le elezioni anticipate del gennaio 1956 diedero ai comunisti francesi 5 m



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 665

Brano: Meneghetti, Egidio

La banque internationale (1930); Libertà, libertà cherie (Souvenirs) (1952); Sept mois et 17 }°urs (I955); La politique et la vérité (1958); Rencontres avec A. Bevan et P. Nenni (1959); La république moderne (l Ed. 1962, Il Ed. 1967); Dialogues avec l’Asie d’aujourd'hui (1972).

Bibliografia: Louis Guitard, De Gaulle Mendès: aller et retour, Editeur Jerome Martineau, Paris 1969; Pierre Rouanet, MendèsFrance au pouvoir, Laffont 1965.

E.Po.

Me ne frego

Espressione del dialetto romanesco passata nel linguaggio degli arditi (v.) e poi dei legionari fiumani.

Nel proclama « Il sacco di Fiume » di Gabriele D’Annunzio (v.) delI'11.1.1920 si dice: « Me ne frego è scritto nel centro del gagliardetto azzurro che l’altra notte consegnai ai serventi delle mie mitragliatrici blindate, tra i pinastri selvaggi della collina, al lume delle torce e delle stelle, mentre la piccola schiera di volontari dalmata cantava il vecchio canto del Quarantotto, grande come il tuono dell'organo nelle navate di Seb[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 764

Brano: [...]nell’orientare il partito in senso anticomunista.

Fu membro della prima e della seconda Assemblea Costituente (19451946), e dal 1946 al 1958 deputato del PasdeCalais. Prese parte come ministro ai governi Blum (dicembre 1946gennaio 1947) e Pleven (luglio 1950marzo 1951). Nel marzo 1951 fu designato presidente del Consiglio ma non investito, quindi vicepresidente del gabinetto Queuille (marzoluglio 1951). Dopo aver contribuito a organizzare con MendèsFrance (v.) il Fronte repubblicano che trionfò alle elezioni del 2.1.1956, fu incaricato di dirigere il primo governo di questa legislatura (febbraio 1956 maggio

1957). Durante il suo mandato furono varati alcuni provvedimenti in favore dei lavoratori, furono raggiunti accordi con la Germania Federale e fu votata la leggequadro di Gaston Deferre che doveva modificare lo statuto dei territori d’Oltremare (26.6.1956). Ma, come i suoi predecessori, Guy Mollet urtò nella tesa situazione algerina e, nella crisi di Suez, fece intervenire le truppe francesi nel conflitto tra Israele ed Egitto (v.), rim[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 25Appendice con numerazione propria (Monografia/libro

Brano: [...]Ferrari, Bruno; Griffith, Enrico; Lago Santo, Battaglia di; Lerisp Luigi.

Polke Susanne S.Po.

Orchestra rossa; Pohl, Oswald.

Poma Anello N.Po. o A.Po.

*Biella", Brigata; Ivrea; Mongrando.

Porzio Elsa E.Po.

Herriot, Edouard; Jacob, Max; JoliotCurie, Jean Frédéric; JoliotCurie, Irène; Jonhaux, Léon; Kahn, Jacques; Lebrun, Albert; Ledere; Maginot, Linea; Malraux, André; Martin Chauffer, Louis; Martin du Gard, Roger; Mayer, Daniel; MendèsFrance, Pierre; Millerand, Alexandre; Mitterrand, Francois; Mollet, Guy; Moulin, Jean.

Pozzi Gian Carlo G.C.P.

Teleferica di Goglio.

Preto Paolo P.Pr.

Valdagno.

Primavera Giovanni G.Pr.

Siria.

Quaglierini Piero P.Qu.

Quagli eri ni, Dante; Quaglierini, Ettore.

Qualizza Marino M.Qu.

Trinko, Ivan.

Quazza Guido G.Qu.

Comitato di liberazione nazionale; Resistenza italiana.

Ragionieri Ernesto E.Ra.

Churchill, Winston.

Raimondi Cominesi Luigi L.R.C.

Marchetti, Romano; Nicolausig, Bruno; Nicoloso, Ferruccio; Periz, Giovan Battista; Peternich, Guglielmo; Pisaca[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Mendès-France, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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