Brano: [...]Acquacalda e i comandanti comunisti Salvaggiani e Manoni avevano voluto vedere con i loro occhi quante fossero le forze fasciste a Lugo e come fossero dislocate. Giunti in automobile al centro della città, precisamente dove le squadre fasciste stavano accampate, si erano fermati, erano scesi e avevano osato entrare in un caffè. Riconosciuti, erano stati selvaggiamente aggrediti. Acquacalda fu ucciso subito e i suoi compagni, gravemente feriti, rimasero per settimane tra la vita e la morte. In seguito a quel fatto, il movimento ravennate degli Ardi
ti del popolo languì e in poco tempo si spense.
I fascisti avevano conquistato il centro cittadino, ma per alcuni anni non riuscirono ad avere ragione della periferia e della campagna. Nonostante gli stretti e amichevoli rapporti stabiliti con i carabinieri, gli squadristi dovettero compiere numerose altre imprese aggressive. Ancora nel 1924, per assicurarsi alle elezioni il 40% dei voti, furono costretti a manipolare le urne in 5 sezioni elettorali e a far votare 133 persone in più degli[...]
[...]ravvissero esclusivamente grazie ai rifornimenti alimentari assicurati dall’organizzazione antifascista clandestina che si assunse di fatto, in piena occupazione militare tedesca, la direzione della cosa pubblica.
Il 3.4.1945 la 28a Brigata Garibaldi « Mario Gordini » (v.), operante a fianco deirvill Armata alleata, diede inizio all’offensiva finale. I partigiani di Lugo non attendevano altro: il 9, i G.A.P. intimarono l’ultimatum alla Decima MAS e mossero all’attacco, incalzando i tedeschi in fuga. Quando, due giorni più tardi, giunse un messaggio del generale americano Clark che diceva: « Il momento dell’azione non è ancor giunto », i lughesi rimasero allibiti, ma a dispetto dei messaggi alleati difesero la libertà conquistata fino all’arrivo delle truppe « liberatrici ».
Il comune ebbe distrutti il 50% del patrimonio civile, il 60% di quello agricolo, il 70% di quello industriale; 510 furono le vittime civili di guerra, 3.000 i feriti e i mutilati civili.
Caddero, combattendo nelle file partigiane: Adriano Arnoffi, Antenore Babini, Luigi Bailardini, Addone Baroncini, Adolfo Bartolotti, Angelo Bartolotti, Italo Bartolotti, Olindo Bartolotti, Nino Bartolotti, Paolo Bartolotti, Raffaele Bartolotti, Silvio Bartolotti, Renzo Berdondin[...]