Brano: [...]ma il* 21.7.1960; scrittore. Insegnante di scuola media fino al 1910, dalle prime esperienze letterarie — che lo collocarono tra « carducciani e classicisti » — passò al futurismo. Fu redattore capo di « Cronache Letterarie » di Firenze; direttore di « Fieramosca », de « il Secolo » e de « Il Mondo » fino al 1922. Si fece promotore del movimento novecentista e nel 1926 fondò (con Curzio Malaparte) la rivista 900. Nel 1924 aderì al fascismo.
Membro deH’Accademia d’Italia (v.) dal 1932, nel 1938 ne venne sospeso per aver rifiutato la cattedra di letteratura italiana presso l'Università di Firenze, per solidarietà col professore Attilio Momigliano che rie era stato allontanato in seguito alle leggi razziali. Nello stesso anno Bontempelli fu espulso dal Partito fascista. Già nel 1937 egli si era messo in contatto con l’antifascismo e con i comunisti, stabilendo rapporti che si fecero più stretti durante la Resistenza.
Tra i suoi numerosi libri: Sette Savi (1912), San Bernardino da Siena (1912), Meditazione intorno alla guerra d’Italia[...]
[...], sebbene — come allora venne sottolineato — « la posizione di Bontempelli di fronte al fascismo fosse di gran lunga inferiore a quella di altri parlamentari ». La legge elettorale del 5.2.1948 stabiliva: « Non sono eleggibili a senatori, per 5 anni dall'entrata in vigore della Costituzione, gli autori di libri e testi scolastici di propaganda fascista e i docenti di mistica fascista ». Come corpo di reato fu esibita l’antologia Oggi, scritta da M.B. nel 1935 e contenente pagine di esaltazione del regime. Gli attacchi furono condotti prevalentemente dagli ambienti conservatori e apparve chiaro come mirassero più che altro a colpire la
parte politica scelta dallo scrittore dopo
il rinnegamento del suo passato.
A.Av.
Bonventi, Giovanni
N. a Melara (Rovigo) il 29.9.1900. Membro dell’organizzazione comunista clandestina, nel 1928 fu condannato dal Tribunale speciale a 21 anni di reclusione per la sua atti vità antifascista. Dopo l’8.9.1943 è stato tra i dirigenti della Resistenza romana.
Bonvicini, Otello
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. N. il 27.5.1914 a Bologna, ivi caduto il 19.4.1945. Attivo antifascista, dal 1938 fu segretario della Federazione; giovanile socialista bolognese.
Dopo l’8.9.1943 divenne organizzatore della Resistenza, rappresentante del Partito socialista nel Comando delle S.A.P. di Bologna e comandante della Ili Brigata Ma[...]
[...]iana. Condannato alla pena capitale, cadeva sotto i colpi del plotone di esecuzione ».
Boragine, Renato
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Nato a Genova nel
1924, fucilato a Cairo Montenotte (Savona) il 13.9.1944. Allievo ufficiale nel 1942 all'Accademia di Modena, studente in legge all’Università di Genova, dopo 1*8.9.1943 partecipò alla Resistenza, comandante di una brigata operante sull’Appennino Ligure.
Catturato in combattimento a Bardineto (Savona) a fine agosto 1944, per 14 giorni affrontò stoicamente la tortura e poi il plotone di esecuzione.
Sul muro della sua cella, nel carcere di Cairo Montenotte, lasciò scritto: « Ho sempre amato l'Italia, per lei sono sempre, pronto a morire. Un italiano che soffre perché non è compreso. Dio, Patria, Famiglia ».
Dopo la Liberazione, per onorare la sua memoria, l’ateneo genovese gli ha conferito la laurea « ad honorem ».
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