Brano: [...]UGURAZIONE
SEDUTA POMERIDIANA DEL 15 GENNAIO 1921
Il saluto della Direzione del Pas tito
Presidenza provvisoria di Giovanni Bacci.
La seduta comincia alle ore 15,30.
BACCI GIOVANNI, presidente provvisorio: Cari compagni congressisti, a nome della Direzione del Partita, ho l'onore di porgervi il saluto della fraternità socialista e di vivamente compiacermi di esser venuti numerosissimi a questo Congresso nazionale, il Congresso dell'ospitale Livorno, che è il XVII della serie cominciata a Genova nel 1892. In verità, non mai si vide in Italia, e credo raramente all'estero, un Congresso cosí imponente, il quale ha richiamato sopra di sé la piú accesa attenzione delle nostre quattromila e piú Sezioni, agitate negli ultimi mesi dalle maggiori correnti di idee, di programmi, di tendenze sul conflitto tremendo dell'unità e della scissione del Partito; e non soltanto l'attenzione del proletariato, che ci guarda con ansia e aspetta la parola delle sue sante battaglie; ma ha richiamato sopra di sé le vivide speranze di intrepidi e valorosi compag[...]
[...]ltrettanto è viva la voce che a noi viene dagli esilii e dalle carceri da dove tante vittime politiche mandano al Partito dell'Internazionale socialista e comunista il loro grido di attesa. (Applausi vivissimi). Compagni congressisti, inaugurando
lo
il XVII Congresso nazionale del Partito socialista italiano, io non posso dimenticare la Sezione della città che ci ospita, che ha saputo condurre le schiere socialiste alla conquista del Comune di Livorno; non posso dimenticarla, come segno di una delle tante conquiste recentemente fatta dal Partito sulla borghesia. (Applausi vivissimi. Grida di « Viva Livorno rossa! »). Sí; ci aspettiamo giorni difficili; è fatale una lotta sempre piú aspra e piú vasta; quanto piú si approssima la grande giornata, tanto maggiormente saremo combattuti; ma la via è tracciata; il Partito si agguerrisce ogni giorno di piú e Carlo Marx, il dolce e severo maestro di tutti noi, ispirerà i contendenti: « Proletari di tutto il mondo, unitevi! ». (Applausi vivissimi e prolungati. Grida di « Viva la rivoluzione comunista! »).
Nomina della Presidenza
Ed ora, a nome della Direzione, la quale ha raccolto l'adesione delle varie frazioni del Partita, devo proporvi la nomina del[...]
[...]plausi vivissimi e prolungati. Grida di « Viva la rivoluzione comunista! »).
Nomina della Presidenza
Ed ora, a nome della Direzione, la quale ha raccolto l'adesione delle varie frazioni del Partita, devo proporvi la nomina della Presidenza, dei segretari, della Commissione per le proposte varie, della Commissione per la verifica dei poteri e della Commissione per la verifica dei conti.
A presidenti si propongono: il prof. Mondolfi, sindaco di Livorno (applausi vivissimi), Bacci, Marabini, Altobelli Argentina, Roberto Riccardo, Filippetti e Azimonti.
Se non vi sono osservazioni, metto a partito questi nomi.
Sono approvati.
A segretari si propongono: Schiavello, Frola, Cavarocchi, Conti e Rovelli.
Sono rappresentate tutte le tendenze, cosí nella Presidenza come nella Segreteria.
Se non vi sono osservazioni, metto a partito anche questi nomi. Sono approvati.
Per la Commissione delle proposte varie si propongono: Vella, Lavagnini, Tiraboschi, Graziadei e Bianchi Giuseppe.
Per la Commissione della verifica dei poteri si propongono: Gay,[...]
[...]gono: Vella, Lavagnini, Tiraboschi, Graziadei e Bianchi Giuseppe.
Per la Commissione della verifica dei poteri si propongono: Gay, Roveda, Alessandri, Biserna e Pagella.
Per la Commissione per la verifica dei conti si propongono: Riboldi, Zanardi Giulio, Franceschi, Cosich e Mantica.
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Se non vi sono osservazioni pongo a partito questi nomi.
Sono approvati.
Dopo di che cedo subito la presidenza effettiva al compagno Mon
dolfi, sindaco di Livorno. (Grida di « Viva Livorno proletaria! ». Ap
plausi vivissimi e prolungati).
~l saluto dei Sindaco di Livorno
Presidenza Mondolfi.
MONDOLFI, presidente : Compagni, è inutile dirvi che io di già sapevo di essere stato designato all'altissimo onore di porgervi il saluto della mia Livorno. Pur tuttavia, credetemelo, dico il vero, io non ho voluto prepararmi a porgervi questo saluto, e non l'ho voluto determinatamente, perché non fosse questo saluto una delle solite gelide espressioni meditate e misurate prima, delle quali si prevedono e si calcolano tutti gli effetti. Io dico questo, sí, anche perché abbiate indulgenza per le mie parole se non sono tutte eleganti, se i periodi non sono tutti torniti e conclusi; anche perché siate ben certi che ho voluto portarvi tutta la spontanea commozione di questo momenta nel porgervi il saluto della mia Livorno.
Mi viene a mente, non vi [...]
[...]determinatamente, perché non fosse questo saluto una delle solite gelide espressioni meditate e misurate prima, delle quali si prevedono e si calcolano tutti gli effetti. Io dico questo, sí, anche perché abbiate indulgenza per le mie parole se non sono tutte eleganti, se i periodi non sono tutti torniti e conclusi; anche perché siate ben certi che ho voluto portarvi tutta la spontanea commozione di questo momenta nel porgervi il saluto della mia Livorno.
Mi viene a mente, non vi scandalizzate a sentirmi citare le Sacre scritture, quel precetto evangelico che dice: « Non state in ansia per quello che avrete a dire, perché al momento ciò vi sarà dato ». Le Sa ' cre scritture intendono: vi sarà dato dallo Spirito; io credo che mi sarà. dato, nel porgervi questo saluto della mia Livorno, dal mio sentimento di socialista.
E questo sentimento, in questo momento, dico in questo solo momento, vuole essere ampio tanto da portarvi non solo il saluto dei nostri compagni; ma anche dell'aureola che c'è intorno di simpatizzanti, ed anche, per questo momento solo, di coloro che pure non militando nelle nostre file, pur non avendo per noi simpatia, rispettano quello che il Partito socialista rappresenta. Del restante, naturalmente, non me ne curo, ed io non posso rispondere dei sentimenti di quello che avanza della cittadinanza di Livorno. (Benissimo!).
Se io non fossi, permettetemelo[...]
[...]o momento, vuole essere ampio tanto da portarvi non solo il saluto dei nostri compagni; ma anche dell'aureola che c'è intorno di simpatizzanti, ed anche, per questo momento solo, di coloro che pure non militando nelle nostre file, pur non avendo per noi simpatia, rispettano quello che il Partito socialista rappresenta. Del restante, naturalmente, non me ne curo, ed io non posso rispondere dei sentimenti di quello che avanza della cittadinanza di Livorno. (Benissimo!).
Se io non fossi, permettetemelo, un unitario, dovrei essere per la circostanza unitario, perché il mio saluto fosse comprensivo e si estendesse con uguale effetto . a tutte quante le frazioni del Partita, da Turati a Bombacci. (Benissimo! Qualche applauso).
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