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Il segmento testuale La Pace è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 14Entità Multimediali , di cui in selezione 5 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 433

Brano: Partigiani della pace

forte pressione dal basso da parte dei popoli. Su questa base vennero lanciate campagne mondiali intorno a obbiettivi formulati in modo semplice, chiaro e largamente sentiti: dall'appello in 5 punti del dicembre 1949 alle assemblee elettive di tutto il mondo (riduzione dei bilanci di guerra, proibizione dell'atomica, fine delle guerre coloniali in corso, cessazione della repressione nei confronti dei partigiani della pace, firma di un patto di pace tra le grandi potenze), alla famosa campagna attorno all 'appel

lo di Stoccolma del marzo 1950 per l’interdizione dell'arma atomica, che raccolse oltre mezzo miliardo di firme in tutto il mondo. Soltanto in Italia, in calce a questo appello ne furono raccolte 16.680.669, « tutte rigorosamente controllate » (Ambrogio Donini), e vennero costituiti 20.532 Comitati della pace.

Un'altra vastissima mobilitazione si ebbe intorno all’appello di Berlino del febbraio 1951, per un « incontro » e un « patto di pace » tra i 5 « grandi » (U.S.A., U.R.S.S., Francia, Inghilterra, Repubblica Popolare Cinese), e per il quale furono raccolte più di 600 milioni di firme in tutto il mondo, di cui oltre 16 milioni in Italia. Seguì una seconda campagna contro la guerra atomica, impostata sull’appello di Vienna del gennaio 1955 che raccolse 800 milioni di firme, di cui oltre 10 milioni in Italia. Tutte iniziative di grande respiro che, nei vari paesi, venivano accompagnate da altr[...]

[...]olitici e associazioni democratiche di massa come il P.C.I., il P.S.I., la C.G.I.L., IUD.I., l’A.N.P.I., l’A.N.P. P.I.A., l’Alleanza Giovanile, la Lega delle cooperative, là Costituente della terra, nonché numerosi intellettuali e personalità indipendenti.

In quegli anni non ci fu, si può dire, alcun esponente della sinistra

o della cultura progressista che non si trovasse, sia pure episodicamente, impegnato in iniziative dei partigiani della pace.

Tra coloro che più assiduamente diedero la loro attività nel movimento, ricoprendo incarichi di rilievo a livello nazionale e mondiale, oltre al presidente del Comitato nazionale dei partigiani della pace Pietro Nenni e al segretario generale Emilio Sereni, vanno ricordati Ambrogio Donini, Giuliano Pajetta, Riccardo Lombardi (dopo iniziali riserve), Renato Guttuso, Giulio Cerreti, Gelasio Ada,moli, Giorgio Fenoaltea (rappresentante italiano nella segreteria mondiale), Giorgio Fanti, Ferdinando Santi, Maurizio Valenzi, Umberto Terracini. Tra le personalità della cultura si distinsero Sibilla Aleramo, Luigi Russo, Salvatore Quasimodo, Italo Calvino, Leonida Re paci, Francesco Jovine,

Pai miro Togliatti alla Festa dell'Unità di Roma, mentre viene lanciata una colomba della pace (1956)

Massi[...]

[...]o iniziali riserve), Renato Guttuso, Giulio Cerreti, Gelasio Ada,moli, Giorgio Fenoaltea (rappresentante italiano nella segreteria mondiale), Giorgio Fanti, Ferdinando Santi, Maurizio Valenzi, Umberto Terracini. Tra le personalità della cultura si distinsero Sibilla Aleramo, Luigi Russo, Salvatore Quasimodo, Italo Calvino, Leonida Re paci, Francesco Jovine,

Pai miro Togliatti alla Festa dell'Unità di Roma, mentre viene lanciata una colomba della pace (1956)

Massimo Bontempelli, Giuseppe De Sanetis, Cesare Zavattlni. Tra gli uomini politici provenienti dall'area governativa, l’on. Raffaele Terranova (D.C.), l’on. Giuseppe Nitti (liberale), il sen. Arturo Labriola (indipendente).

Nel campo cattolico, nonostante la rigida ostilità delle gerarchie ecclesiastiche, nettamente schierate su posizioni di oltranzismo atlantico, in calce ai vari appelli vennero raccolte centinaia di migliaia di firme, comprese quelle di decine di sacerdoti. Fra i più impegnati nelle varie campagne si ricorda il sacerdote genovese Andrea Gaggero che, eletto dal[...]

[...]sen. Arturo Labriola (indipendente).

Nel campo cattolico, nonostante la rigida ostilità delle gerarchie ecclesiastiche, nettamente schierate su posizioni di oltranzismo atlantico, in calce ai vari appelli vennero raccolte centinaia di migliaia di firme, comprese quelle di decine di sacerdoti. Fra i più impegnati nelle varie campagne si ricorda il sacerdote genovese Andrea Gaggero che, eletto dal Congresso di Varsavia nel Consiglio mondiale della pace, respinse le intimazioni del Sant’Uffizio a uscirne e a non occuparsi più del problema. Accanto a lui sono da ricordare note personalità cattoliche, come il vecchio organizzatore contadino Guido Mlglioli e gruppi di base quali il Movimento cristiano per la pace di Ada Alessandrini e del prof. Montesi, nonché il Movimento democratico cristiano per il lavoro e la pace di Treviso, guidato dal prof. Silvio Zorzi. Una posizione interlocutoria e di « dialogo » fu assunta nei confronti di questi problemi da don Primo Mazzolari e dal gruppo di Adesso.

Dal 1951 al 1957 fu pubblicata anche la rivista La Pace (« Rassegna internazionale del mese ») con redazione e collaboratori internazionali, la cui edizione per l’Italia era diretta da Carlo Scarfogiio e Piero Jahier.

Il Movimento dei partigiani della pace introdusse nel costume politico italiano, rendendole assai popolari, forme di lotta quali la peti

Raccolta di firme per la pace durante la Festa dell 'Unità di Avezzano (1950)

433



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 488

Brano: Appendice

destina genovese durante gli anni della dittatura, subirono entrambi pesanti condanne dal Tribunale speciale: Stefano a 5 anni nel 1931; Giuseppe a 8 anni nel 1940.

Bartalini, Ezio

N. a Monte San Savino (Arezzo) il 26.4.1884, m. a Roma il 17.12.1962; avvocato.

Di famiglia di funzionari statali socialisti, studiò a Genova e a 17 anni si iscrisse al P.S.I.. Due anni dopo fondò e diresse il quindicinale antimilitarista La Pace che, dal 1903 al 1915, svolse una importante funzione culturale e di orientamento politico in senso classista contro la guerra.

Laureatosi in Giurisprudenza nel 1911, prestò opera di legale a Genova presso la Federazione dei lavoratori del mare e in altri sindacati, svolgendo contemporaneamente un’intensa attività per le organizzazioni pacifiste e antiinterventiste. A Torino, dove dal 1916 fu chiamato a prestare servizio militare, divenne collaboratore del “Grido del Popolo” diretto da Antonio Gramsci.

Nel primo dopoguerra aderì al Partito comunista ed esercitò la professione forense di[...]

[...]aver peregrinato in vari paesi, si stabilì in Turchia, dove rimase 15 anni facendo l’insegnante.

Rientrato in Italia nel 1944, tornò nelle fila del Partito socialista, divenne segretario della Federazione romana del P.S.I. e fu eletto alla Costituente (1946). Successivamente rimase attivo in seno alle organizzazioni democratiche.

Morì improvvisamente, dopo aver tenuto un discorso sul disarmo, durante un convegno della Consulta italiana per la pace.

Bartini, Roberto OrosLudvigovic

N. a Fiume nel 1897, m. a Mosca il 6.12.1974; ingegnere aeronautico.

Di nobile famiglia, frequentò l’Accademia aeronautica di Centocelle (Roma). Tornato nella città natale alla vigilia della Prima guerra mondiale, fu mobilitato nell’esercito austroungarico e venne tatto prigioniero sul fronte russo. Nel campo di prigionia di Habarovsk si legò a

militanti bolscevichi e, con essi, prese parte alla Rivoluzione d’Ottobre.

Nel 1920 tornò dalla Russia e si stabilì a Milano, dove lavorò come autista presso la “Isotta Fraschini”, studiando contemporanea[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 333

Brano: [...]ta (Lucca) il 22.2.1881, m. a Pietrasanta (Lucca) il 20.6. 1946; avvocato.

Di famiglia borghese agiata, fin dal liceo fu attratto dagli ideali del socialismo e nel 1898 era presidente di una società di mutuo soccorso

di Seravezza nonché collaboratore del settimanale socialista “Versilia nova”. Iscrittosi al P.S.I. nel 1900, studiò giurisprudenza, laureandosi nel 1906 a Genova, dove collaborò al settimanale antimilitarista e antiriformista “La Pace”.

Nel 1907 iniziò la professione di avvocato a Viareggio, mettendosi ben presto in luce come socialista rivoluzionario, in polemica con i riformisti, e come difensore nei processi politici. Nel 1909 fu eletto consigliere comunale di Seravezza e nel 1910 fondò il settimanale Versilia, destinato a essere uno dei fogli più combattivi e culturalmente vivaci della zona fino all'avvento del fascismo. Ottimo oratore, prese naturalmente parte a tutte le grandi campagne politiche di quegli anni, contro la guerra di Libia (1911) e nella “settimana rossa” del 1914, schierandosi infine contro l’interv[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 576

Brano: [...]empo un uomo politico, costantemente sveglio davanti ai laceranti, ardenti

o dolci avvenimenti del mondo e che si modella totalmente a loro immagine. Come sarebbe possibile disinteressarsi degli altri uomini e, in virtù di quale eburnea indifferenza, staccarsi da una vita che essi vi apportano così copiosamente? No, la pittura non è fatta per decorare gli apparta

Pablo Picasso (a destra) a Roma in occasione di un incontro dei Partigiani della Pace. A sinistra: Massimo Bontempelii

menti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico ».

Il sentimento di un dovere civile e politico da compiere accompagnerà Picasso sino alla fine dei suoi giorni. Nel ’48, insieme con Eluard e Vercors, partecipa al Congresso degli intellettuali per la pace che ha luogo in Polonia, a Wroclaw; l’anno dopo, per la stessa ragione, viene in Italia, a Roma. In questo stesso anno consegna ad Aragon, per il manifesto del Congresso mondiale della pace (v. Partigiani della pace), l’immagine della famosa Colomba; e nello stesso spirito, Testate del ’50, dipinge il Massacro in Corea, quindi nel ’52, a Vallauris, le due grandi composizioni: La Guerra e La Pace.

Un testimone straordinario

Nel 1973, quando morì, aveva novantadue anni. Con lui scompariva il più grande protagonista deH’arte contemporanea, di cui aveva dominato la scena per più di mezzo secolo.

Non è facile riassumere il senso della sua vita e il carattere della sua azione figurativa. Di prima evidenza è tuttavia il fatto che Picasso non è mai stato né un uomo né un artista « neutrale ». Questa è la ragione per cui, nel corso della sua esistenza, egli è stato un vero e proprio segno di contraddizione, spesso il centro di violente polemiche. Picasso, infatti, non ha esitato a es[...]

[...] è potuto parlare come si parla di un artista « in cornice ». La sua personalità trascinava con sé troppe cose decisive perché ci si potesse sbrigare della sua presenza con un puro ed esclusivo discorso estetico o formale. La sua pittura è stata capace di affrontare temi che preoccupavano e preoccupano nel mondo milioni e milioni di uomini: in alcune occasioni è stata una pittura d’allarme, in altre ha saputo trasformarsi, come per la Colomba della pace, in un simbolo popolare, universalmente riconosciuto e amato. Oltre le crisi, i dissidi, le contraddizioni che, in questi ultimi anni, hanno travagliato e tuttora travagliano le forze democratiche e socialiste sullo scacchiere internazionale, la figura di Picasso e le immagini che egli ha dipinto e disegnato quale segno della sua passione per la causa delTemancipazione

576



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 435

Brano: Partigiano

Bibliografia: Appello di convocazione, adesioni, discorsi al Congresso di Parigi ecc., in Les partisans de la paix, giornale (in cinque lingue) del Congresso Mondiale della Pace, Parigi, Sala Pleyel, in particolare i nn. 2632, del 2026 aprile 1949; Le Congrès mondial des Partisans de la Paix, ParisPrague, 2025 Avril 1949 (documentation), supplément à la revue « Temps Nouveaux », n. 19 del 5.5.1949; Il II Congresso mondiale della pace, pref. di E. Sereni, a c. del Comitato italiano partigiani della pace, Roma, 1951. E. Sereni, Costruire la pace, in Verso il VII Congresso del Partito Comunista Italiano, suppl. al n. 4 del « Quaderno dell'Attivista », Roma, 1950; idem, I popoli per la pace, « Rinascita », a.IX, n. 11, novembre 1952; idem, L’Assemblea della pace, « Vie Nuove », a.IX, n. 30 del 26.7.1953; A. Donini, I cattolici e la pace, « l’Unità » del 30.7.1950; idem, Rassegna e sviluppo delle forze mondiali della pace, « Rinascita », a.Vili, n. 11, novembre 1951; idem, I comunisti italiani nel Movimento mondiale della pace, « Calendario del popolo », agosto 1974; A. Gaggero, Appello ai sacerdoti e a tutti i cattolici, « l’Unità » del 2.4.1953; G. De Rosa, La crisi dell’ONU, pref. di P. Nenni, Ed. di culdella pace, Roma, 1951; E. Sereni, Coganizzare il popolo per conquistare la pace, Ed. di cultura sociale, Roma, 1951; P. Nenni, Dal Patto Atlantico alla politica di distensione, Parenti, Bologna, 1953; Dieci anni tra la guerra e la pace, da Potsdam a Ginevra, n. speciale de « La Pace », a.V, n. 1112, novembredicembre 1955; World Peace Council, Published by thè Information Centre of thè World Peace Council, Helsinki, 1980.

Partigiano

Letteralmente: che parteggia a favore di un movimento o partito politico. Nella storia contemporanea il termine ha acquistato il più pre* ciso significato di combattente irregolare che, in territorio occupa* to dal nemico, conduce azioni di guerriglia o di guerra per bande (v. Banda partigiana). Forme specifiche di lotta partigiana sono l’attacco (v.), l’attentato (v.), il colpo di mano (v.), l’imboscata (v.) ecc..

Il partigiano si di[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Pace, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---P.S.I. <---Partito comunista <---Storia <---comunista <---italiano <---antifascisti <---antimilitarista <---comunisti <---fascisti <---italiana <---italiani <---socialista <---socialisti <---A.N.P. <---A.N.P.I. <---Alfredo Frassati <---Antonio Gramsci <---Bibliografia <---C.E.D. <---C.G.I.L. <---Calendario del popolo <---Cari Schmitt <---Carlo IV <---Cesare Zavattlni <---Comitato centrale <---Comitato italiano <---Congresso di Livorno <---Congresso di Parigi <---Congresso di Varsavia <---Consulta Nazionale <---D.C. <---Dal Patto Atlantico <---Diritto <---Dolegna del Collio <---FIAT <---Friuli Orientale <---Giorgio Fanti <---Giovanni Amendola <---Giovanni Mira <---Giulio Cerreti <---Giuseppe De Sanetis <---Guido Mlglioli <---Il II <---Il Tempo <---Il nome <---Italo Calvino <---Jesenice-Gorizia <---Juan Martin Diez <---La Guerra <---La Nuova Europa <---La Stampa <---La Stampa di Torino <---Logica <---Lubiana-Jesenice <---Luigi Russo <---Massacro in Corea <---Massimo Bon <---Michele Seffino <---Moderna di New York <---Monte San Savino <---Monteprato di Nimis <---Movimento cristiano per la pace <---Movimento in Italia <---N.A.T.O. <---Nuova Europa <---ONU <---P.C.I. <---P.I.A. <---Pablo Picasso <---Paris-Prague <---Partigiani della Pace <---Partito Comunista Italiano <---Poetica <---Potsdam a Ginevra <---Premio Lenin <---Primo Maz <---Raffaele Terranova <---Repubblica Popolare Cinese <---Rosolino Vergolini <---Sala Pleyel <---Salone di Parigi <---San Gervaso di Ni <---Storia contemporanea <---Storia del cristianesimo <---Storia mondiale <---Stremiz di Faedis <---Torlano di Nimis <---Toscana da Egidio Gennari <---Trenta Roberto Oros Bartini <---U.R.S.S. <---U.S.A. <---Unione nazionale <---Varsavia nel Consiglio <---Vie Nuove <---World Peace Council <---antifascismo <---antiriformista <---attesismo <---autista <---capitalisti <---classista <---collaborazionisti <---cristianesimo <---cristiano <---d'Azione <---dell'Attivista <---dell'Esercito <---dell'Unità <---democristiano <---ditorialista <---fascismo <---fascista <---italiane <---massimalisti <---musicista <---nalfascismo <---nazifascisti <---nazisti <---oltranzismo <---pacifiste <---progressista <---riformisti <---siriani <---socialismo <---socialiste <---terrorista <---travagliano



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