Brano: [...]primi mesi del 1942 il gruppo passò alla resistenza attiva, attraverso scritte contro il nazismo e affissione di manifesti, svolgendo un’intensa propaganda antinazista verso i lavoratori coatti stranieri e mettendo in atto tentativi di salvare gruppi di ebrei dalla deportazione.

La Baumgruppe ebbe anche rapporti con altre organizzazioni della Resistenza, quale il gruppo ebraico di BerlinoWeissensee diretto da Hans Fruck e quello comunista del KaiserWilhelm Institut, guida

Monumento alia Baumgruppe nel cimitero di BerlinoWeissensee (D.D.R.). In fondo all'elenco dei nomi dei patrioti uccisi dai nazisti, con le rispettive età, si legge: « Sono caduti nella lotta per la pace e la libertà ».

to dall’ingegnere Joachim Franke. Con l’incendio della mostra antisovietica, la Baumgruppe si proponeva di accendere lo spirito di lotta negli operai tedeschi, ma anche (e questo obiettivo fu pienamente raggiunto) di fornire testimonianza alla Germania e, per l’avvenire, a tutto il mondo che esistevano antifascisti ebrei decisi a lottare alTinterno del pae[...]

[...]ire, a tutto il mondo che esistevano antifascisti ebrei decisi a lottare alTinterno del paese.

Poche settimane dopo l’incendio, la Gestapo riuscì ad arrestare quasi tutti i membri del gruppo. Herbert Baum fu torturato a morte prima ancora di essere processato.

I suoi compagni che avevano partecipato direttamente all’azione vennero processati a porte chiuse e condannati alla decapitazione insieme a Franke e all’ebreo Werner Steinbrink del « KaiserWilhelm Institut », i quali avevano fornito il materiale per l’incendio.

Gli altri membri del gruppo vennero processati nel dicembre 1942 e condannati tutti a morte immediata, a eccezione di 3 ragazze che perirono poi nei lager. L’esecuzione della sentenza fu annunciata alla popolazione di Berlino con manifesti affissi in tutta la città. Inoltre, come ulteriore rappresaglia, 500 ebrei berlinesi vennero arrestati e uccisi: la metà subito, nella caserma delle S.S.; gli altri, nel campo di Sachsenhausen.

Un altro valoroso combattente di Berlino fu Werner Scharff. Impiegato nella sinagoga della Lev[...]

Brano: [...]so al Terzo Reich, Roma, 1962.

E.Ni.

Einstein, Albert

N. a Ulm (Germania) il 14.3.1879, m. a Princeton (U.S.A.) il 18.4.1955; fisicomatematico tedesco.

Compiuti gli studi al Politecnico di Zurigo, si occupò presso l’Ufficio brevetti svizzero. Nel 1905 formulò la sua teoria della relatività, divenuta una delle basi teoriche fondamentali della fisica moderna. Professore alle università di Zurigo, Berna, Praga; direttore dell’istituto « KaiserWilhelm » per la fisica a Berlino, nel 1921 fu insignito del Premio Nobel. Scienziato fra i massimi di ogni epoca, si distinse anche per il suo ininterrotto impegno per la pace, il disarmo e la cooperazione internazionale.

Dopo l’avvento del nazismo, fu espulso perché ebreo dalle accademie scientifiche tedesche. Esule dalla Germania, dopo aver soggiornato in diversi paesi europei, nel 1933 si stabilì a Princeton negli Stati Uniti presso l’Institute for Advanced Study.

Il suo insegnamento contribuì a formare alcuni tra i più famosi fisici atomici, ma le bombe sganciate su Hiroshima (v.) e Nagasa[...]