Brano: [...]ta indipendentista in tutta l'Africa e più che mai nel Kenya.
Il governo laburista inglese rispose concedendo alcune riforme insignificanti, e nello stesso tempo perpetrò nel Kenya una tra le più criminose azioni dell’intera storia del colonialismo britannico: l’espropriazione delle loro terre, senza alcuna compensazione, di 30.000 contadini kikuyu che vennero così ridotti in condizione di totale indigenza.
Intanto la Kenyan African Union (K.A.U.), fondata nel 1946 e diretta da Kenyatta, si stava conquistando una imponente base di massa, non solo tra i kikuyu ma anche presso altre tribù. Allarmate da questa vistosa crescita e dal prestigio che Kenyatta godeva ormai nella stessa Gran Bretagna, nel
1952 le forze coloniali più reazionarie cercarono un pretesto per convincere il governo britannico, passato in quell'anno ai conservatori, a intervenire contro il leader africano. Additando certi atti di violenza commessi ai danni dei bianchi da isolati gruppi di africani più esasperati (atti la cui incidenza non era del resto maggiore che[...]
[...]itannico, passato in quell'anno ai conservatori, a intervenire contro il leader africano. Additando certi atti di violenza commessi ai danni dei bianchi da isolati gruppi di africani più esasperati (atti la cui incidenza non era del resto maggiore che in altre colonie, come il Tanganica e l’Uganda), i coloni li attribuirono a una pretesa organizzazione segreta dei kikuyu, detta « Mau Mau », che essi asserivano essere il braccio clandestino della K.A.U.. In realtà, Kenyatta e i suoi seguaci avevano sempre condannato ogni ricorso alla violenza nella lotta politica. Con tale pretesto, il 22.10.1952 le autorità coloniali arrestarono Kenyatta e altri cinque dirigenti della K.A.U. sotto l’accusa di aver organizzato un movimento mirante allo sterminio di tutti i coloni bianchi (da notare che al momento degli arresti, ai Mau Mau era stato possibile addebitare un solo caso di as
II capo kikuyu Waruhio Itote durante la lettura della sentenza di condanna a morte inflittagli da un tribunale inglese nel 1954
sassinio). Processati come delinquenti comuni, Kenyatta e gli altri furono condannati a 7 anni di lavori forzati.
Nel dicembre 1952 fu dichiarata fuori legge la K.A.U. e fu scatenata una brutale repressione diretta in particolare contro i kikuyu, i quali passaron[...]
[...] mirante allo sterminio di tutti i coloni bianchi (da notare che al momento degli arresti, ai Mau Mau era stato possibile addebitare un solo caso di as
II capo kikuyu Waruhio Itote durante la lettura della sentenza di condanna a morte inflittagli da un tribunale inglese nel 1954
sassinio). Processati come delinquenti comuni, Kenyatta e gli altri furono condannati a 7 anni di lavori forzati.
Nel dicembre 1952 fu dichiarata fuori legge la K.A.U. e fu scatenata una brutale repressione diretta in particolare contro i kikuyu, i quali passarono alla rivolta armata. Venne proclamato lo stato d’assedio e si ebbero migliaia di vittime tra la popolazione indigena. Nelle operazioni di quella che sarà chiamata la « sporca guerra » condotta da Londra contro i ribelli armati in modo primitivo, oltre alla polizia locale e a un reggimento di coloni bianchi vennero impiegati più di 30.000 soldati inglesi e 50 mila kikuyu, costretti con la forza a combattere contro il proprio popolo. Secondo le cifre ufficiali, 7.811 « Mau Mau » furono uccisi in com[...]
[...]anto quel
lo di assicurarsi un adeguato controllo politico ed economico sul futuro stato indipendente. A tale scopo, nel 1960 fu tenuta a Londra una conferenza dei partiti rappresentanti i vari gruppi etnici del Kenya, nel corso della quale fu approvata una nuova Costituzione. L’anno successivo si svolsero le elezioni e queste diedero la maggioranza a due partiti: VUnione nazionale africana del Kenya (K.A.N.U.), che aveva preso il posto della K.A.U. dichiarata illegale, e VUnione democratica africana del Kenya (K.A.D.U.). Quest’ultima, che rappresentava interessi tribali particolaristici, era favorevole a un’alleanza con l’ala « liberale » dei coloni, quindi a una politica moderata e opportunista. Intanto, nonostante avesse già scontato i 7 anni di carcere inflittigli nel 1952, Kenyatta non veniva rilasciato. La lunga detenzione aveva fatto di lui un martire, simbolo di tutta la popolazione oppressa del Kenya e grandi masse urbane si mobilitavano intorno alla parola d’ordine « Uhuruuha Kenyatta » (libertà per Kenyatta).
Nonostante la [...]