Brano: [...]nte trasformandosi in guardiano dell’ordine pubblico o in difensore di torbidi interessi economici nel Nordafrica (fino a far esplodere una guerra che dissanguò ed esasperò il paese) e a creare un gruppo [l’esercito africanista) molto incline all’intervento politico. Appunto questo gruppo comprendeva fra i suoi membri il generale Miguel Primo de Rivera, il cui partito [Union Patriótica) svol* gerà nel paese un ruolo importante, il generale Sanjurjo (18721936) e infine il giovane generale Francisco Franco (v.).
La crisi monarchica era ormai tale che a determinare la caduta della monarchia bastarono le elezioni municipali del 13.4.1931, nelle quali risultarono trionfatori i candidati repubblicani. Per salvare la corona, Alfonso XIII aveva già tentato di imporre nel 1923 la dittatura di Miguel Primo de Rivera.
Quantunque Miguel Primo de Rivera avesse rifiutato in un suo proclama il titolo di « dittatore », nel novembre 1923, in occasione del viaggio in Italia compiuto dai reali di Spagna insieme al generale, Alfonso XIII disse, indic[...]
[...]dicando Primo de Rivera: « Questo è il mio Mussolini » (P. Aguado Bleye e C. Alcazar, “Manual de Historia de Espana”, tomo III, p. 380).
Su questo periodo vedasi F. BenAmi, “Fascism from above. The Dictatorship of Primo de Rivera in Spain”, 19231930, Oxford, 1983.
Alla instaurazione della Seconda repubblica (14.4.1931) e prima che questa iniziasse la sua politica di riforme, la destra si organizzò e si radicalizzò sempre più, avendo tra
José Antonio Primo de Rivera
i suoi gruppi più influenti i monarchici (Renovación espanola, Carlisti) e alcuni raggruppamenti non definiti quanto a scelta istituzionale, ma molto influenzati dalla Chiesa cattolica [Confederación Espanola de Derechas Autónomas, C.E.D. A.). Tutte queste forze si confrontarono, facendo ricorso anche alla lotta armata, con i gruppi repubblicani [Izquierda Republicana), anarchici [C.N.T., F.A.I.), socialisti [P.
S.O.E., U.G.T.) e, a partire dal 1920, con i comunisti (P.C.).
Per questi aspetti si vedano: M. Martinez Cuadrado, “La burguesia conservadora/181419[...]
[...]ido Nacionalista del dottor Albihana e si organizzarono le Milicias Carlistas, forza d'urto del carrismo, partito monarchico integralista sorto nel secolo XIX e protagonista di una lunga serie di lotte.
Il 14.3.1931 uscì il primo numero di La conquista del estado (l’ultimo uscirà il 25.10.1931), pubblicazione apertamente fascista che, nel fascicolo del 10 ottobre, annunciò l’immediata creazione delle Juntas Ofensivas Nacionales Sindicalistas [J.O. N.S.), sorte dalla fusione dei gruppi di Onésimo Redondo (19051936) e Ramiro Ledesma (19051936).
Di esse si dirà: « Le J.O.N.S. rappresentano il primo tentativo organico del Nacional Sindicalismo spagnolo, nato prima di quello fondato in Portogallo da Rolao Pròto » (O. Aguado BleyeC. Alcazar, op. cit., tomo III, p. 923).
Ramiro Ledesma era un intellettuale noto anche per aver pubblicato sulla “Revista de Occidente” (fondata da J. Ortega y Gasset) alcuni articoli sul pensiero tedesco. Di scarse risorse economiche, doveva lavorare alle Poste e la pubblicazione di “La conquista del estado” sopravvisse soltanto finché potè contare su sovvenzioni, soprattutto di monarchici e agrari.
Sempre nel 1931, esattamente i[...]