Brano: [...] di protesta al direttore del giornale monarchico “ABC” (pubblicate il 22 e 23 marzo).
Oueste due lettere e la Introduzione scritta per “El fascismo” di Benito Mussolini sono da considerarsi come i primi documenti dichiaratamente fascisti di José Antonio, dato che gli articoli apparsi sul giornale ("Los fundamentos del estado liberal” e “El fascio no es un régimen sporàdico”) non ebbero grande diffusione dopo il sequestro della pubblicazione (J.A. Primo de Rivera, “Obras completas”, Madrid, 1942, pp. 405 sgg.).
Le lettere pubblicate su “ABC” sono un buon esempio dell'ambiguità del loro autore. Per quanto egli neghi di aspirare alla « direzione del fascio emergente » e si congedi « non con un saluto romano, ma con un abbraccio spagnolo », José Antonio fa un’esposizione apologetica del fascismo, pur dicendo che la sua vocazione di studioso « non va d’accordo con quella del caudillo ».
Principi teorici
Punto di riferimento del fascismo spagnolo è la Falange, non solo in quanto partito unico a partire dal
1937 (nello schieramen[...]
[...]n discorso irrazionale che dichiarava esplicitamente il rifiuto di qualsiasi tipo di organizzazione o di programma: « Si dice che non abbiamo un programma: secondo voi, queste cose decisive, eterne, come l’anima, la vita e la morte si sono mai realizzate con un programma? [...] se avessimo un programma completo saremmo un partito di più e rassomiglieremmo alle nostre caricature » (Discorso di proclamazione di F.E. y de las J.O.N.S., 4.3.1934, in J.A. Primo de Rivera, “Obras completas”, p. 28). Nel novembre 1934 sarà redatta la Norma programmatica della Falange in 27 punti (J.A. Primo de Rivera, “Obras completas”, pp. 465492). Come dirà J. Ortega y Gasset: « Sotto le sembianze del sindacalismo e del fascismo appare per la prima volta in Europa un tipo di uomo che non vuole dare ragioni né vuole avere ragione, ma che, semplicemente, ha deciso di imporre le proprie opinioni. In questo sta la novità: il diritto a non aver ragione, la ragione del torto » (J. Ortega y Gasset, “La Rebelión de las masas”, p. 121. Cfr. “Razón vital y dialèttica en Ortega”, Madrid, 1972, p. 262). Si tratta di un testo evidentemente ambiguo, che però bene esprime l’atteggiamento di numerosi es[...]
[...]nflitto con l’intero pensiero fascista spagnolo, il quale identificava nel liberalismo una delle sue bestie nere. Il n. 12 della pubblicazione fascista “Haz” del 5.12.1935 contiene un articolo di José Antonio con il sottotitolo “Omaggio e rimprovero a D. José Ortega y Gasset”, nel quale, alludendo a un articolo di Ortega, critico nei confronti della repubblica (« No es esto, no es esto »), afferma: « I capi non hanno diritto alla disillusione » (J.A. Primo de Rivera, “Obras completas”, p. 1162).
Ramiro Ledesma, in un testo molto rappresentativo del delirio e della confusione concettuale fascista dirà da parte sua: « Di fronte agli intellettuali siamo imperiali, di fronte ai liberali siamo attuali. In alto i valori ispanici! » (cfr. P. Lain Entralgo, “Los valores morales del nacional sindicalismo”, Madrid, 1941).
L'attacco al liberalismo sarà anche uno dei temi ricorrenti di Francisco Franco: « Il maggiore errore del liberalismo è la sua negazione di ogni categoria permanente di ra
gione [...] e poiché la manifestazione specifica [...]
[...]con grande chiaroveggenza, nel dare la notizia della fondazione della Falange disse che si trattava di un movimento “poetico”, quantunque José Antonio avesse tra l'altro affermato: « [...] e se questo [la rigenerazione della patria] deve ottenersi in qualche caso con la violenza, non fermiamoci davanti alla violenza [...] non c'è dialettica più ammissibile della dialettica dei pugni e delle pistole quando si offendono la Giustizia o la Patria » (J.A. Primo de Rivera, “Obras completas”, p. 19).
Il ricorso alla violenza fu rivendicato e assunto fin dall’atto di fondazione, e il “pistolerismo” falangista fu una costante più o meno istituzionalizzata, tanto che I '8.7.1934 venne creata la Falange de la sangre (Falange del sangue) e, nello stesso anno, Primera Linea (Prima Linea), un’organizzazione armata che sarà molto attiva durante la guerra civile. Nel corso di questa si avrà anche una Segunda Linea, destinata a operare nelle retrovie del fronte. Alla testa di tali organizzazioni fu inizialmente José Antonio, cui seguirà, come leader na[...]