Brano: [...]oni del governatorato. E la Guinea, compieta

mente isolata e con le correnti tradizionali del suo commercio interrotte, ha intrapreso un esperimento avanzato di democrazia progressista, gettando le basi di una società e di un’economia che, rifiutata la via di sviluppo capitalistica, si pongono l’obiettivo di una reale indipendenza economica, senza di cui la stessa indipendenza politica va ritenuta inesistente.

R.Le.

Guinea Portoghese

GuineaBissau. Colonia africana del Portogallo (v.), terza per estensione, popolazione e importanza economica dopo l’Angola e il Mozambico. Con la legge dell’11.6.1951 è stata ufficialmente dichiarata « provincia » dell’oltremare Portoghese, retta da un governatore e rappresentata da 1 deputato al Parlamento portoghese.

Ha una superficie di 36.125 kmq e una popolazione di 530.000 abitanti, confina con la Repubblica del Senegai, con la Repubblica di Guinea ed è bagnata dall’Oceano Atlantico. La capitale è San José de Bissau (46.000 abitanti). La lingua ufficiale è il portoghese: religione islamica, con u[...]

[...]re che

11 movimento nazionalista guineano abbia una vera e propria storia.

Il colonialismo portoghese, aggravato negli ultimi decenni dal fascismo salazariano, ha sempre impedito con la violenza repressiva (che va dal lavoro forzato alla segregazione razziale, dalle torture alle deportazioni di massa) il sorgere di qualsiasi movimento politico organizzato. Il 99% dei guineani sono analfabeti e non hanno di fatto alcun diritto politico.^ La GuineaBissau, come la chiamano i patrioti dal nome della capitale (e per distinguerla dalla confinante Repubblica guineana), è arrivata alla lotta nazionalista con un certo ritardo rispetto agli altri paesi africani. Ma oggi il carattere, i contenuti, le profonde radici popolari e il tipo di organizzazione politicomilitare fanno sì che la guerra di liberazione guineana costituisca un’avanguardia nel movimento nazionalista africano.

Prime lotte per l’indipendenza

A partire dal 1952 ci furono vari tentativi di organizzare lotte per l’indipendenza, ma furono rapidamente liquidati. L’inizio di una lotta[...]

Brano: [...]te sono liberati i quattro quinti del territorio nazionale. Nelle città, nonostante l’ondata repressiva, si ha il passaggio dalla lotta politica a quella armata. Come gli americani nel Vietnam, l’unica reazione che le truppe fasciste di Gaetano possono attuare è quella aerea, con selvaggi bombardamenti al napalm e al fosforo su ogni centro abitato, una guerra barbara e inutile, che è già perduta.

Le caratteristiche che fanno della lotta della GuineaBissau una delle esperienze più importanti dell’Africa sono: la costruzione di un partito d’avanguardia, nel vivo di una reale mobilitazione unitaria e popolare; la elaborazione su basi reali e scientifiche dei contenuti che debbono orientare la lotta per l’indipendenza, attraverso la ricognizione delle forze che agiscono nella società nazionale, delle contraddizioni presenti e delle diverse fasi che si susseguono nella lotta; lo stretto intreccio tra lotta nazionale e trasformazioni sociali; una lotta armata di massa, con caratteristiche di guerra popolare, fusa in una lotta politica di grande resp[...]

Brano: Guinea Portoghese

Partigiani della GuineaBissau durante una marcia di trasferimento al Ouartier generale del Fronte Sud (16.4.1967)

sull’indipendenza. Un anno dopo, ogni illusione in questo senso doveva venir meno.

Nel 1957, infatti, il governo di Salazar affidò la repressione di ogni germe di organizzazione nazionalista alla P.I.D.E., la famigerata polizia politica segreta portoghese, facendo chiaramente intendere che non vi sarebbe stata alcuna possibilità di sviluppo pacifico della lotta per l'indipendenza.

Il P.A.I.G.C. decise allora di darsi una struttura diversa. Costituì cellule di 35 membri, estendendosi all’interno del pa[...]