Brano: [...]ga permanenza in carcere ha permesso ad alcuni comunisti di attingere a una cultura del tutto ignorata perfino nelle chiuse università italiane. Essi appaiono inoltre agli occhi dei giovani, che solo ora possono interessarsi di politica, come uomini di coraggio che non si sono piegati di fronte al potere del fascismo e hanno affrontato il Tribunale Speciale con la salda convinzione di rappresentare le aspirazioni di libertà delle masse popolari. Gino Menconi lavora per dare vita a un fronte democratico che comprenda tutti i settori della città, validamente aiutato da Carlo Andrei, Medardo Angeloni, Americo Piccini, Francesco Piccini, Antonio Bernieri, Lino Lucchesi e Alessandro Brucellaria. A loro si uniscono tutti i comunisti di Avenza, che hanno seguito Menconi nell’arco della sua formazione politica in carcere e al confino fascista. Quando Almo Bertolini rientra in Carrara dal carcere di Saluzzo, il rione popolare nel quale abita gli tributa un omaggio entusiastico. Egli appare come il difensore della povera gente, l’intellettuale che ha sacri[...]
[...]era, a Bergiola, cadde il tenente Giovanni Montolli. Combattendo a fianco degli alpini cadde il civile Marcello Grassi, che può essere considerato il primo caduto partigiano della provincia. Alla fine della giornata, sotto l’incalzare dei tedeschi, il Battaglione si sbandò e la resistenza cessò.
Verso la metà di settembre si costituì il primo C.L.N. provinciale, che sostituiva il precedente Comitato di salute pubblica. Entrarono a farne parte Gino Menconi, l’architetto Giuseppe Pagano (che nei 45 giorni del governo Badoglio era stato alla testa delle masse e tra i più fervidi organizzatori della lotta armata), Alberto Bondielli, Dante Isoppi, Oscar Lalli, Ezio Palla, Antonio Bernieri, don Giuseppe Rosini, Giuseppe Sivoli, Carlo Andrei, Ugo Mazzucchelli, Romualdo Del Papa, Giovanni Bernardi, Gino Procuranti. Giuseppe Pagano, uno dei maggiori architetti italiani e notissima figura di artista (v. Architettura e fascismo), milanese di adozione, che si trovava a Carrara perché richiamato alle armi col grado di colonnello, cadde ben presto nelle man[...]
[...]o Lena, Paoluccio Pagani, e collegato a ufficiali della Marina di Viareggio, nonché a Sandrino Contini Buonacossi di Firenze), avendo paracadutato in Apuania il
sottufficiale Domenico Azzari, munito di una radiotrasmittente. Quando da Londra giunsero i primi annunci di aviolanci, i giellisti acconsentirono a cedere alle altre formazioni una parte delle armi ricevute. Nel novembre, dopo essere sfuggito a un arresto grazie al suo sangue freddo, Gino Menconi, che viveva praticamente nascosto e isolato a Torano, ai piedi delle cave di marmo, fu chiamato dal suo partito a Firenze, dove divenne membro del Comitato insurrezionale toscano in sostituzione del compagno Alessandro Sinigaglia, assassinato dai fascisti in un pubblico locale. Menconi stesso, passato da Firenze a Parma, cadrà poi durante la lotta.
Massacri tedeschi
Le prime azioni armate ebbero inizio nel marzo 1944. Allorché, con la creazione della Linea Gotica (v.), ultimo bastione difensivo dei tedeschi in Italia, la regione apuana divenne immediato retroterra del fronte, la lotta a[...]