Brano: Ferrer Guardia, Francisco
Francisco Ferrer in una cartolina dell’epoca, con epigrafe di Giovanni Pascoli.
trascorso in carcere egli venne rilasciato, ma la scuola fu chiusa. Ferrer espatriò nuovamente in Francia. Rientrato in patria nel 1909, fu nuovamente arrestato durante i moti popolari di Barcellona contro la guerra colonialista in Marocco. Nonostante che la sua partecipazione alle dimostrazioni non fosse minimamente provata, il Consiglio di guerra lo condannò a morte. Venne fucilato nel castello di Montjuich. L’iniqua sentenza e l’esecuzione di colui che era considerato uno dei più grandi rinnovatori della cultura e deH'insegn[...]
[...]i Spagna. Dimostrazioni di protesta si tennero anche a Firenze dove, per l’intervento poliziesco, vi furono una quindicina di feriti; e a Bologna, dove alla testa del corteo sfilò il rettore dell 'Università.
In diverse città italiane furono organizzate Scuole Moderne intitolate al nome del martire spagnolo ed esse furono i primi nuclei delle future Università popolari (v.), fucine di combattenti per il socialismo.
Bibliografia: L. Fabbri, Francisco Ferrer l'ultimo martire del libero pensiero, Roma, 1909; A. Borghi, Mezzo secolo di anarchia, Napoli, 1954.
Ferrerò, Pietro
N. a Grugliasco (Torino) il 12.5.1892, ucciso dai fascisti a Torino il 18.12. 1922; operaio.
Autodidatta, anarchico, fu tra i primi aderenti al Circolo di studi sociali (poi alla Scuola Moderna) sorto nel 1911 alla Barriera di Milano in Torino. Presente in tutte le lotte degli anarchici (v.) di quegli anni, dopo lo scioglimento del sindacato metallurgici aderente all’Unione sindacale italiana passò alla Fiom, aderente alla C.G.L..
Operaio specializzato alla Fiat, ne[...]
[...]a militare di Modena, dislocato a Sassuolo, allorché le S.S. della 6a Divi
EPIGRAFE DI GIOVANNI PASCOLI
Uno scoppio di fucile ubbidiente a un breve cenno di spada da dentro una torre solitaria cinta da mure e fosse echeggiò nelle scuole della terra rimbombò nelle officine del mondo: e i pensatori levarono gli occhi dal libro e i lavoratori alzarono il pugno dall1 incudine e si volsero al tramonto dove era baglior di fiamma e odor di roghi. FRANCISCO FERRER era là, caduto in un tetro fossato, e gli uccisori incoscienti sfilavano avanti al cadavere insanguinato di colui che volle redimere anch1essi, infelici! Stringetevi Vuno alValtro avanti questo martirio o Pensiero e Lavoro Umani!
Quelli che Ferrer non potè redimere con la parola li redima col suo sangue
FRANCISCO FERRER Y GUARDIA
FucNnto nel forte di A\ontjiiich il 13 ottobre 1%?
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