Brano: [...]savane e foreste, per tenere lezioni di alfabetizzazione ai ragazzi e agli adulti analfabeti, uomini e donne, favorendo con ciò la partecipazione politica e sociale di queste popolazioni, come di ogni altro strato sociale. Questo grande fervore sociale e impegno costruttivo furono interrotti nel 1977.
La guerra dell'Ogaden
Nel 1977 la tensione si acutizzò nell’Ogaden, dove i guerriglieri del Fronte di liberazione della Somalia occidentale (F.L.S.O.) avevano lanciato una grande offensiva, naturalmente sorretti dal governo di Mogadiscio. Quest’azione portò alla rottura dei rapporti diplomatici fra l’Etiopia e la Somalia, accusata dal governo di Addis Abeba di partecipare direttamente al conflitto.
A quell'epoca l’Etiopia era in una situazione difficile, risentendo ancora dei rivolgimenti del 1974, quando una sommossa militare aveva investito direttamente il trono dell'imperatore. Altre difficoltà le venivano dai successi del Fronte di liberazione eritreo (movimento indipendentista che operava al Nord con formazioni di guerriglia) e, se[...]
[...] alla Lega araba, apertura dei rapporti commerciali e culturali con paesi africani e anche europei. Gli stessi successi ottenuti in campo agricolo e industriale permettevano al governo di Mogadiscio di sollevare nei consessi internazionali la questione della autodeterminazione delle popolazioni dell’Ogaden e di altri territori sotto il dominio etiopico e keniota, per non parlare degli Afar
e Issa occupati a Nord dai francesi. In pochi mesi il F.L.S.O., spalleggiato da truppe somale, liberò quasi tutto l'Ogaden, ma sul piano politico venne a crearsi una situazione insostenibile, perché tanto la Somalia quanto l’Etiopia si affermavano “social iste ”, avevano entrambe stipulato accordi con l'U.R.S.S. e si muovevano in quest’area politicomilitare. Il governo sovietico fece alcuni tentativi per fermare il conflitto e invitò esplicitamente la Somalia a rinunciare all’Ogaden, ma i somali non accettarono di togliere il proprio appoggio al F.L.S.O. e il presidente Siad Barre denunciò anzi apertamente l’ingiusto appoggio dato da Mosca alle tesi etio[...]
[...]quasi tutto l'Ogaden, ma sul piano politico venne a crearsi una situazione insostenibile, perché tanto la Somalia quanto l’Etiopia si affermavano “social iste ”, avevano entrambe stipulato accordi con l'U.R.S.S. e si muovevano in quest’area politicomilitare. Il governo sovietico fece alcuni tentativi per fermare il conflitto e invitò esplicitamente la Somalia a rinunciare all’Ogaden, ma i somali non accettarono di togliere il proprio appoggio al F.L.S.O. e il presidente Siad Barre denunciò anzi apertamente l’ingiusto appoggio dato da Mosca alle tesi etiopiche. Infine, il governo di Mogadiscio chiarì ulteriormente la propria posizione annullando l'accordo di cooperazione e di amicizia con l’U.R.S.S. e rompendo le relazioni diplomatiche con Cuba. Nello stesso tempo la Somalia operava un cauto avvicinamento all’Occidente, affermando che tale rovesciamento non significava rinuncia al principio socialista e rivoluzionario sul quale continuava a fondare la propria esistenza di nazione sovrana.
Ma l’U.R.S.S. era già presente in Etiopia con i suoi[...]