Brano: Aventino
ruolo di rilievo assunse, negli anni 19241926, il giovane avvocato Guido Dorso che, entrato in contatto con Piero Gobetti (v.), collaborò a « Rivoluzione Liberale » e fece conoscere, con i suoi saggi, le posizioni di Gobetti e quelle di Gramsci. Tali saggi, raccolti in volume sotto il titolo di Rivoluzione Meridionale e pubblicati dal Gobetti nel
1925, esercitarono larga e durevole influenza tra gli intellettuali più avanzati del Mezzogiorno, contribuendo a portarli verso posizioni di sinistra, relativamente vicine a quelle classiche dei partiti operai. Lavoro di mediazione politica che diede i suoi frutti quando, sotto l’influenza di Dorso, nel momento del crol
lo del fascismo molti giovani studenti e intellettuali si orientarono a sinistra e confluirono prima nel Partito d’Azione (di cui Dorso fu uno dei promotori nel Sud), e poi nei partiti d'ispirazione socialista. Altri punti di resistenza al fascismo furono i confinati politici, quasi tutti comunisti, inviati in diversi paesi della provincia (Smorto a Montecalvo, Paolo Scaffidi e Baroncini ad Andretta), che contribuirono alla formazione dei futuri quadri del P.C.L.
La resistenza armata
Dopo I ’8.9.1943 non mancarono, seppure sporadici, episodi di resistenza armata provocati dalla ferocia dei nazisti a Montella, a Quindici e nella stessa Avellino, che fu tra le prime città a f[...]
[...]ntifascismo. Si ricostituì il Partito liberale che, sotto la guida di Ri> bielli, ebbe un'impronta spiccatamente antifascista. Anche la Democrazia cristiana andò orientandosi verso posizioni di « sinistra » [Sullo) e operò attivamente per la Repubblica e per le riforme sociali: la terra, il lavoro. Si affermò un forte schieramento a sinistra nel
quale, accanto al P.S.I. e al P.C.L (in rapida ascesa e con forti posizioni), si collocarono con influenza di rilievo anche i gruppi delia sinistra dorsiana [Muscetta e Valla), favorevoli al fronte unico delle forze democratiche e di sinistra del Mezzogiorno, che dal 1947 in poi condusse le lotte per la libertà e per la terra.
P.Gr.
Un solo avellinese risulta condannato dal Tribunale speciale. Si tratta di Giuseppe Gervasio, arrestato a Milano, insieme ad altri, nel marzo 1928. Deferito al Tribunale speciale con l’imputazione di « ricostituzione della C.G.L. », fu condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione.
Aventino
Uno dei sette colli di Roma; vuole la tradizione che, intorno al [...]
[...]ono della propria corresponsabilità nella gestione della cosa pubblica. Aventino fu perciò detta quella parte dell’opposizione che, dal 27.6.1924, abbandonò i lavori della Camera dei deputati, in segno di clamorosa protesta contro l’assassinio di Giacomo Matteotti (v.), perpetrato dai fascisti con la diretta complicità dell’allora capo del governo Benito Mussolini.
Il delitto Matteotti
L’Aventino sorse aH’indomani dei delitto Matteotti, ma F.L. Ferrari, in un articolo su il Domani d’Italia, dopo le elezioni politiche del 6.4.
1924, aveva espressamente parlato di un « ritiro sulI’Aventino » dandogli un significato di « lealismo costituzionale ». L’idea ritornò quando la nuova Camera fu convocata. « I repubblicani ed Amendola — scriveva Turati alla Kuliscioff il 29 maggio — sono più vogliosi di noi di cogliere ogni pretesto per disertare. Anche oggi, ai primi diverbi con gli agenti provocatori che abbiamo alle spalle, Amendola e qualche altro consigliavano l’uscita in massa; ma io stesso ho resistito. Se si esce bisognerebbe farlo [...]