Brano: [...]Dopo la Liberazione è stato eletto deputato nella I e nella II legislatura. Risiede a Rovigo.
Cavazzuti, Leonillo
Sigismondo. N. a Formigine (Modena) nel 1909. Colonnello in servizio permanente effettivo, militante nella Democrazia cristiana, dopo T8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza. Operò dapprima nella bassa modenese e poi, dal luglio 1944, a Bologna, quale vicecomandante del Comando unico militare EmiliaRomagna e comandante delle formazioni partigiane cattoliche della regione emiliana.
Così racconta L.C. la sua prima presa di contatto con il Comando unico regionale: « ” Vada giovedì mattina a Bologna, alle ore 10, in via San Vitale 222, c’è un meccanico, entri, cerchi del padrone e si faccia conoscere con la seguente frase: ’ Sono Sigismondo e cerco Giuliana ’. Di lì sarà accompagnato da un certo Dario [Ilio Barontini, n.d.r.] comandante regionale, ed assumerà l’incarico di vicecomandante del Comando unico militare EmiliaRomagna Con questo ordine incisivo, una mattina, mentre stavo dando relazion[...]
[...]miliana.
Così racconta L.C. la sua prima presa di contatto con il Comando unico regionale: « ” Vada giovedì mattina a Bologna, alle ore 10, in via San Vitale 222, c’è un meccanico, entri, cerchi del padrone e si faccia conoscere con la seguente frase: ’ Sono Sigismondo e cerco Giuliana ’. Di lì sarà accompagnato da un certo Dario [Ilio Barontini, n.d.r.] comandante regionale, ed assumerà l’incarico di vicecomandante del Comando unico militare EmiliaRomagna Con questo ordine incisivo, una mattina, mentre stavo dando relazione della mia attività clandestina nella bassa modenese e quale membro del Comitato provinciale, l’avv. Alessandro Coppi, presidente del C.L.N. di Modena, mi lanciava neil’avventura bolognese. Ordine semplice ma che racchiudeva in sè tutto il rischio e la responsabilità di questo importantissimo e delicatissimo incarico. Fu in quella mattina che per la prima volta udii
i nomi che dovevano poi diventarmi affettuosamente familiari: Dario, Giuliana e la sigla del Comando (C.U.M.E.R.).
Cominciò la mia vita bolognese. La cosa
[...]
[...]e, la Nicoletta e sua madre erano le staffette di collegamento, ogni tanto occorreva cambiare appartamento. Ai primi di marzo (1945) venne ad abitare con me il capitano Mazzara, capo della missione inglese, con la radio in collegamento con il Comando alleato. Nella mia casa solamente Dario e Mario venivano a trovarmi ed insieme si discutevano e si concertavano i piani per la prossima liberazione ». (Da un’intervista a Epopea Partigiana, A.N.P.I. EmiliaRomagna, 1946).
Caveri, Severino
N. a Ivrea (Torino) il 29.11.1908. Figlio di un consigliere di prefettura, aderì in gioventù al movimento autonomista « Jeune Vallèe d’Aoste » fondato in Valle d’Aosta (v.) dall’abate Trèves e dal notaio Emilio Chanoux. Fu uno degli animatori del gruppo di intellettuali che, con quest’ultimo, non soltanto tennero vivi sotto il regime fascista gli ideali e le rivendicazioni valdostane, ma rifiutarono ogni atto di sottomissione alla dittatura. Emigrato in Svizzera dopo I’8 settembre 1943, fece parte del nucleo promotore dell « Union Valdòtaine », creata dopo la Li[...]