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Il segmento testuale E.R. è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 736

Brano: Cultura e fascismo

dopo: non solo come bilancio e testimonianza di una esperienza intensamente vissuta, ma anche come continuazione dei motivi ideali della Resistenza nella società, rinnovata dalla liberazione. Dal martirio e dalla lotta di tutto un popolo dovevano sorgere ahche nuovi artisti e scrittori, che solo dopo aver combattuto nella Resistenza potevano infine, per continuarla, impegnarsi ad esprimerla in termini di cultura. Una valutazione delle loro opere e della misura in cui questo loro compito sia riuscito, rientra quindi nel quadro di un giudizio sul periodo posteriore alla Liberazione. V.Ge.

Bibliografia essenziale: E. Garin, Cronache di filosofia italiana (19001943), 2* Ediz., Bari, 1966; id. La cultura italiana tra '800 e '900, Bari, 1962; E.R. Papa, Storia di duemanifesti (il fascismo e la cultura italiana), Milano, 1958; A. Abbate, La filosofia di B. Croce e la crisi della società italiana, 2a ediz. Torino, 1966; R. Zangrandi, Il lungo viaggio attraverso il fascismo, 4a Ediz., M4lano, 1963; G. Luti, Cronache letterarie ■tra le due guerre (19201940), Bari, 1966.

Cumar, Umberto

N. a Trieste il 9.4.1901; macchinista navale. Aderì al Partito comunista nel 1921, quando più virulento era, a Trieste e in tutta la regione, il terrore fascista, e partecipò attivamente alla lotta armata contro lo squadrismo, in difesa delle istituzioni operaie. Successivamente navigò per quasi tre anni, continuando a svolgere propaganda antifascista a bordo delle navi e nei porti toccati, sino a quando decise di fermarsi a New York, dove lavorò dal 1924 al 1926. Ritornato a Trieste nel

1927, entrò subito nell’attività clandestina antifascista. Scoperto e arrestato, dopo un anno di carcere fu inviato al confino, dove vimase fino al 1930. Riacquistata la libert? riprese la lotta; nuovamente arrestato nel 1932 e inviato ancora al confino, a Tremiti e a Ponza, dovette rimanervi fino alla caduta dei fascismo.

Dopo I'8.9.1943 prese parte alla Guerra di liberazione in provincia dell’Aquila, diede vita al locale Comitato di liberazione e partecipò alla lotta armata nelle file partigiane. Dopo la Liberazione diresse la Federazione comunista dell'Aquila. Dal 1946, trasferitosi a Roma, è tra i dirigènti della Confederterra e dell’Alleanza italiana cooperative agricole.

C.U.M.E.R.

Comando Unificato Militare Emilia

Romagna. Costituito nell’aprile 1944 a Bologna (v.), presiedeva a tutte le forze partigiane di pianura e di montagna dell/Emilia e della Romagna. Esso era composto dal comandante Ilio Barontini (Dario), del P.C.\.‘, dal commissario politico Gian Guido Borghese (Ferrerò), del P.S. L; dal vicecomandante Leonildo Cavazzuti (Sigismondo), della D.C.; dal capo di stato maggiore Giuseppe Scarani (Carega), del P. d’A.; dal responsabile del servizio informazioni Cipriano Tinti (Farbis) del P. d’A.; dal capo del servizio sanitario Giuseppe Beltrame; dal capo dell[...]

[...]disposizione del comando alcuni ispettori, tra i quali l’azionista Mario Jacchia (che in seguito divenne comandante delle forze partigiane del NordEmilia) e il comunista Sante Vincenzi, entrambi torturati e uccisi dai tedeschi, entrambi decorati di medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Data l’ampiezza del territorio affidato al suo controllo e la difficoltà di farvi tempestivamente giungere in ogni circostanza le direttive, il C.U.M.

E.R. aveva anche istituito a Piacenza una « Delegazione Comando» che lo rappresentava nel NordEmilia.

Quello emilianoromagnolo era senza dubbio uno dei Comandi regionali più efficienti, meglio organizzati, composto com’era di dirigenti politici e di ufficiali capaci, pienamente affiatati tra di loro, il cui accordo non venne mai turbato da

BANDO Al RIBELLI FASCISTI

L» patena «felle nostre «rum h ftnneu de! uortn taMaelasim;

I» perii» dei nostri c#tmnd> noowermal* e)1» graade Mdoncn bsliagli? dei 7 novembre e KattortM* ronzata degii E*erc.u Alleati, deb

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Tatir t il soienae «pegno che «mine quest» Comoda Tu# i cnwpa»c«tr da coipi vmmB fascMI (8t<p*e nere, M '.ri», Ugiona.’i G.N R OaSa fi ■‘■MMaJ ctie non ctop«t**ero té pn. «at» tirato, SARANNO tNitSORABiùMENTE PASSATI PR LE ARAI.

ì». cmvio LT»30 RCOtOKALE cMiUAgOSUCTA ngl. CryjPQ \ OtONTÀIu I^UA l.^gTA

Un bando del C.U.M.E.R. rivolto ai fascisti

contrasti politici. « Non affiorarono mai questioni di partito — testimonia il vicecomandante Cavazzuti —.

Il nostro era un vero e proprio comando militare e mai io ho dubitato che Dario, Ferrerò, Carega, Farbis, ecc. anteponessero agli interessi della causa per cui si combatteva, quelli, allora secondari, dei rispettivi programmi dei partiti che ognuno rappresentava ».

Il C.U.M.E.R. ebbe per qualche tempo sede nel convento di San Domenico, ma poi ragioni di prudenza consigliarono un’organizzazione diversa e decentrata degli uffici, delle basi, dei luoghi di incontro per riunioni. L’ufficio stampa ebbe sede in una casa di via Pastrengo, ìiel retro della caserma Castelfidardo, sotto la copertura di un ufficio di rappresentanza di medicinali. Giornali periodici del Comando furono, oltre al bollettino operativo: Il Combattente, organo regionale del C. V.L.; l'Ardimento, foglio della 7a Brigata G.A.P. « Gianni »; l’Attacco, organo delle S.A.P..

Il servizio sanitario

Gra[...]

[...]a Pastrengo, ìiel retro della caserma Castelfidardo, sotto la copertura di un ufficio di rappresentanza di medicinali. Giornali periodici del Comando furono, oltre al bollettino operativo: Il Combattente, organo regionale del C. V.L.; l'Ardimento, foglio della 7a Brigata G.A.P. « Gianni »; l’Attacco, organo delle S.A.P..

Il servizio sanitario

Grazie al medico Oscar Scaglietti, dirigente del Centro ortopedico militare « V. Putti », il C.U.M.E.R. disponeva anche di un ospedale partigiano sito sul colle di Sàn Michele in Bosco, nella residenza estiva del seminario vescovile. L’8.9.1943 nel Centro suddetto si trovavano degenti 600 militari italiani che il dottor Scaglietti continuò a curare. Dopo l’occupazione tedesca i degenti aumentarono: vi furono ricoverati tedeschi, fascisti e partigiani. Questi ultimi venivano trasportati al « Putti » clandestinamente, con vari mezzi, ad esempio con gli autocarri del servizio dS protezione antiaèrea. Forniti di documenti falsi, i partigiani venivano registrati come civili vittime di bombardamenti [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 17Frontespizio ed avvertenze (Monografia/libro

Brano: tG.Pell. Sen. Giacomo Pellegrini

G.Pe. Volontario nelle Brigate Internazionali in Spagna. Combattente nella Resistenza italiana. Vicepresidente della regione FriuliVenezia Giulia. Membro del Comitato direttivo dell’A.N.P.I. di Udine.

G.Per. Giusto Perretta

Partigiano combattente. A.N.P.I. di Como.

G.Pi. Sen. Prof. Giorgio Piovano

Militante nella Resistenza. Docente all’Università di Pavia.

G.Pr. Dott. Giovanni Primavera Università di Bologna.

G.Qu. Prof. Guido Quazza

Ordinario di Storia all’Università di Torino. Comandante di brigata nella Divisione « De Vitis ». Presidente dell’istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia.

G.Ri. Giuseppe Risso

G.Rip. Gennaro Rippa

Combattente nelle 4 giornate di Napoli. Dirigente sindacale napoletano.

G.Ro. Sen. Giuseppe Roda

Militante nella Resistenza. Già assessore al Comune di Milano. Presidente della Lega dei comuni democratici della provincia di Milano.

G.Roch. Prof. Giorgio Rochat

Docente di Storia presso l'Università Statale di Milano.

G.Sa. Prof. Gianpasquale Santomassimo

Docente di Storia sociale presso l’Università di Trieste.

TG.Sc. Gino Scaramucci

Comandante di formazioni partigiane in Umbria. Presidente deH’Amministrazione provinciale di Perugia.

G.Sco. Giacomo Scotti

Giornalista e scrittore.

G.Se. On. Prof. Giovanni Ser band ini

Commissario politico della Divisione « Cichero ». Membro del Consiglio nazionale dell’A.N.P.I..

G.Ta. Gino Tasso

Comandante della 58a Brigata « Oreste » della Divisione « Pinan Cichero ».

G.Tar. Generale Giovanni Tartaro

G.Ta. Organizzatore della Resistenza a Milano.

G.Va. Prof. Guido Valabrega

Docente di Storia dei trattati e di Politica internazionale all’università Statale di Milano.

G.Vac. Prof. Giovanni Vaccari

Dirigente clandestino del P.d’A. a Pavia. Volontario nei Gruppi di Combattimento. Sindaco a Pavia dal 1965 al 1970.

G.Vas. Sen. Prof. Giuliano Vassalli

Organizzatore delle « Matteotti » a Roma. Ministro della Giustizia nei governi Goria e De Mita.

G.Ve. Dott. Giovanni Verni

Dell’Istituto per la storia della Resistenza in Toscana. Pubblicista.

tG.Ver. Gismondo Veroni

Comandante di formazioni partigiane. Presidente dell’A.N.P.I. di Reggio Emilia.

G.Vi. Giuseppe Vignati

Dell’Istituto storico della Resistenza e dei movimento operaio di Sesto San Giovanni.

G.Vu. Giorgio Vucci

Commissario della Brigata « C. Menotti », della Divisione « Nannetti ».

H.Ja. Prof. Hosea Jaffe

Docente nelle Università di Londra, Addis Abeba, Nairobi. Fondatore del Non European Unity Movement in Sudafrica.

I.Bi. Prof. Ivo Biagianti

Docente di Storia presso l’Università di Siena. Redattore di « Quaderni aretini ».

tI.Ca. Italo Calvino

Partigiano combattente. Scrittore.

I.Can, Prof. Ideale Cannella

I.Ca. Militante nella Resistenza. Scrittrice.

I.Do. Dott. Ines Domenicali

Istituto storico della Resistenza di Udine.

I.Gr. Dott. Ivano Granata

Ricercatore di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Milano.

/.A/a. On. Isacco Nahoum (Maurizio Milan)

Comandante della 4a Brigata Garibaldi. Presidente dell’A.N.P.I. regionale piemontese.

I.Ou. Ivan Oundjiev Pubblicista.

I.Sp. Ivas Spagnolo

Ferroviere. Partigiano della Brigata « Natisone ».

I.Va. Ilva Vaccari

Membro del Consiglio direttivo degli Istituti storici per la Resistenza di Modena e regionale (E.R.).

J.Lu. Joyce Lussu

Partigiana combattente. Scrittrice.

J.R.R. Dott. Jaime Rierg Rehren Pubblicista.

t/C.S. Dott. Karel èiskovic

Organizzatore dell’Unione della gioventù slovena neH’ambito del Fronte sloveno di liberazione nazionale. Consigliere provinciale e regionale della Regione autonoma FriuliVenezia Giulia. Direttore dell'istituto sloveno di ricerche.

XX!



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 418

Brano: Voghera

— NOMINA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI VOGHERA

li, COMITATO

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Manifesto del C.L.N. di Voghera che annuncia di aver designato la nuova Amministrazione comunale (8.5.1945)

Da quel momento Voghera divenne la base di smistamento per tutti coloro che, dalla pianura, accorrevano a combattere sulle colline dell’oltrepò (v.). Al tempo stesso, il Vogherese costituì un retroterra sicuro, quando nel corso dei rastrellamenti (particolarmente insidioso quello dell’ultimo inverno) molti partigiani dovettero filtrare attraverso le linee nemiche per tornare in pianura.

La partecipazione del vogheresi alla guerra partigiana ebbe carattere di massa, anche fra le donne, preziose staffette che assicurarono i collegamenti fra la città e la montagna. I caduti accertati nella lotta furono 40 (ma il loro numero fu certamente superiore) e oggi riposano nel Sacrario della Resistenza del cimitero di Voghera.

Oltre che nelle formazioni partigiane, la Resistenza vogherese si espresse in città e nelle fabbriche. L’esempio forse più significativo fu quello della Visa, il maggior complesso industriale cittadino, destinato durante la guerra a produrre proiettili nonché macchinario di precisione per la Germania: alla fine del 1944, ben 96 sui 600 dipendenti di questa fabbrica militavano nella Resistenza; la produzione bellica fu, da questi lavoratori, sistematicamente sabotata e, quando i sindacati fascisti tentarono di entrare in fabbrica, ne furono cacciati. Gli operai più esposti e in pericolo di arresto prendevano via via la strada della montagna, unendosi alle formazioni partigiane.

Voghera fu liberata la mattina del

25.4.1945 dalle formazioni partigiane che, negli ultimi 3 mesi di guerra, erano arrivate con i loro posti di blocco a una decina di chilometri dall’abitato. Liberata la città, il grosso delle forze partigiane puntò su Milano (v.), dove giunse la sera del 27 aprile, ben prima che vi arrivassero le avanguardie americane della V Armata.

Bibliografia: E.R. Papa, Le origini delle società operaie, Milano 1964; A.A.V.V., A Voghera i Comunisti 19431945, Voghera 1980; V. Emiliani, Sessantanni di elèzioni 1901/ 1964 In una città padana, Bologna 1960;

A.A.V.V., Il volto di una città nell'opera di Alessandro Maragliano, Voghera 1980; C. Ferrarlo, « Contadini e operai pavesi Un secolo di storia », In Genti, Pavia 1983; C. Ferrario, Carlo Lombardi. Vita dì un contemporaneo, La Pietra, Milano, 1982.

C.Fe.

Vogliolo, Giovanni

Alfieri. N. ad Asti il 14.6.1899, ivi m. il 3.3.1966; orticoltore.

Combattente nella guerra 191518, dalla quale tornò decorato di medaglia d’argento, fu contro la violenza del fascismo e nel 1924 entrò nelle fila del Partito comunista.

Dal 1926 al 1930 fu responsabile della zona di Asti (compresa allora nella Federazione di Alessandria), poi segretario della Federazione clandestina del partito. Nel 1931 fu arrestato e condannato a 6 anni di reclusione. Amnistiato nel 1932, fu nuovamente arrestato nel 1934, scontò 5 anni di confino a Ponza e

10 mesi di carcere.

Rilasciato il 15.1.1940, riprese l’attività clandestina, dando un importante contributo alla organizzazione degli scioperi del 1943 nell’Astigiano, che ottennero un grande successo.

Nel 1944, per incarico del P.C.I., si trasferì nel Biellese dove (con i compagni Secondo Saracco e Alberto Gallo, pure loro astigiani) animò la lotta partigiana, assumendo anche l’incarico di segretario della Federazione comunista di Biella, incarico che mantenne fino a dopo la Liberazione.

Rientrato successivamente ad Asti, nominato segretario di questa Federazione, dal 1946 fu consigliere comunale, poi segretario della Camera del lavoro e infine dirigente della organizzazione dei contadini.

Alo.

Volante Rossa “Silvio Loss”

Formazione partigiana novarese. Già Battaglione “Volante Rossa”, comandato dal borgosesiano Enrico Casazza, durante l'estate del 1944 divenne Brigata (la 81a Garibaldi), assumendo il nome di uno dei primi 10 caduti valsesiani per la libertà, Silvio Loss, fucilato dai fascisti il 22.12.1943 a Borgosesia (v.).

Successivamente comandata da Arrigo Gruppi [Moro), la Brigata operò prevalentemente nella pianura novarese: i suoi reparti compirono audaci azioni sull’autostrada TorinoMilano e numerosi sabotaggi. Il 16.

3.1945 la stessa formazione partecipò all’azione coordinata contro i presìdi nazifascisti di Borgosesia, Romagnano Sesia e Fara Novarese, attaccando quest'ultimo (v. Fara, Battaglia di).

La Brigata partecipò infine alle operazioni militari dell’insurrezione gravitando su Novara.

P.Am.

Volpe, Gioacchino

N. a Paganica (L'Aquila) nel 1876, m. a Sant’Arcangelo di Romagna (Forlì) nel 1971; storico.

Studioso di Storia medioevale, formatosi alla scuola giuridicoeconomica in auge a cavallo tra il XIX e i! XX secolo, si mise in luce con numerosi lavori sulla vita sociale, sulle istituzioni economiche e politiche del Medioevo, sui movimenti ereticali. Nel 1906 era professore alla Regia Accademia ScientificoLetteraria di Milano e, dal 1924, all’Università di Roma.

Nazionalista fervente, nell'aprile del

1925 sottoscrisse il “Manifesto degli intellettuali del fascismo”, affiancò Giovanni Preziosi (v.) nelle prime divulgazioni di teorie razziste. Eletto deputato al Parlamento nel

1924, rieletto nel 1929, in questo stesso anno fu nominato membro dell 'Accademia d'Italia (v.).

Storico del fascismo

L’adesione al regime lo stimolò a volgersi agli studi di storia contemporanea. Nel 1932 pubblicò la Storia del movimento fascista (riedita nel .1939), nella quale interpretava il fascismo come un movimento “rivoluzionario” che si era innestato « nel tronco non esausto — secondo quanto scrisse — della vecchia legalità », instaurando così nel Pae

418


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine E.R., nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---Storia <---Bibliografia <---Partito comunista <---Storia contemporanea <---comunista <---fascismo <---fascista <---fascisti <---italiana <---A.A.V.V. <---A.N.P.I. <---Addis Abe <---Al RIBELLI FASCISTI <---Alessandro Maragliano <---Brigata G <---Brigata G A P <---C.L.N. <---C.S. <---C.U.M. <---C.U.M.E.R. <---Ce RIBELLI <---Comune di Milano <---Corpo V <---Cultura e fascismo <---D.C. <---Facoltà di Lettere <---Federazione di Alessandria <---Filosofia <---Filosofia italiana <---Friuli-Venezia <---G.A.P. <---G.N <---Gennaro Ci <---Gian Guido Borghese <---Gino Tasso <---Giovanni Preziosi <---Gruppi di Combattimento <---Il Combattente <---Ilio Barontini <---In Genti <---Isacco Nahoum <---Ivan Oundjiev Pubblicista <---Ivano Granata <---Ivas Spagnolo <---Ivo Biagianti <---J.R.R. <---Jaime Rierg Rehren Pubblicista <---La Pietra <---La cultura <---Leonildo Ca <---Mario Jacchia <---Membro del Comitato <---Non European Unity Movement in Sudafrica <---Nord-Emilia <---P.C. <---P.C.I. <---P.S. <---Primavera Università di Bologna <---Regia Accademia <---Resistenza a Milano <---Resistenza di Modena <---Resistenza di Udine <---Resistenza in Toscana <---Scientifico-Letteraria <---Sesto San Giovanni <---Silvio Loss <---Sistematica <---Statale di Milano <---Storia medioevale <---Storia sociale <---Torino-Milano <---Unificato Militare Emilia <---Università di Londra <---V.L. <---antifascista <---astigiani <---azionista <---borgosesiano <---d'Italia <---emiliano <---italiani <---nazifascisti <---razziste <---squadrismo <---valsesiani



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