Brano: [...] Armata cecoslovacca orientale di liberazione.
Nel 1944 si trasferì a Kiev e, da qui, nell’ambito dell'attività dello stato maggiore partigiano del fronte ucraino organizzò le formazioni partigiane cecoslovacche, stabilendo i contatti con il movimento di resistenza slovacco. Nell'agosto 1944 Slànsky e Sverma, quali rappresentanti del P.C.C., giunsero a Banska Bystrica, cuore del territorio libero insorto slovacco e, sotto la pressione delle preponderanti forze naziste, Slànsky guidò i partigiani superstiti sulle montagne (dove Sverma, nel corso del durissimo inverno, morì in seguito a ferite riportate in combattimento).
Nel 1945 Slànsky partecipò come rappresentante del P.C.C. alla formazione del primo governo del Fronte nazionale e alla stesura del cosiddetto « Programma di Kosice » che avrebbe ispirato la successiva politica del partito, di cui nello stesso anno fu eletto segretario generale. Dopo la liberazione della Cecoslovacchia condusse, con gli altri dirigenti del partito, una serrata lotta per sventare le manovre revansci[...]
[...]la successiva politica del partito, di cui nello stesso anno fu eletto segretario generale. Dopo la liberazione della Cecoslovacchia condusse, con gli altri dirigenti del partito, una serrata lotta per sventare le manovre revansciste e reazionarie della borghesia nazionale, lotta che nel febbraio 1948 si concluse con la vittoria comunista (v. Cecoslovacchia).
La caduta
lì 30.7.1951 (in occasione del suo 50° compleanno) il presidente della repubblica Gottwald, in riconoscimento dei grandi meriti acquisiti da Slànsky nella lotta di liberazione e come segretario generale del P.C. C., gli conferì l'Ordine del socialismo, ma era già in corso contro di lui un’inchiesta da parte degli organi di sicurezza sovietici. Poche settimane dopo, il 6 settembre, Slànsky venne esonerato dalla carica di segretario generale, pur rimanendo
membro del presidium e della nuova segreteria del partito. Due giorni più tardi veniva nominato vicepresidente del Consiglio dei ministri, ma il 23 novembre, del tutto inaspettatamente e mentre era ancora in cari[...]
[...]ei grandi meriti acquisiti da Slànsky nella lotta di liberazione e come segretario generale del P.C. C., gli conferì l'Ordine del socialismo, ma era già in corso contro di lui un’inchiesta da parte degli organi di sicurezza sovietici. Poche settimane dopo, il 6 settembre, Slànsky venne esonerato dalla carica di segretario generale, pur rimanendo
membro del presidium e della nuova segreteria del partito. Due giorni più tardi veniva nominato vicepresidente del Consiglio dei ministri, ma il 23 novembre, del tutto inaspettatamente e mentre era ancora in carica, fu arrestato. Quattro giorni dopo l'arresto fu destituito dalle sue funzioni di membro del governo e di vicepresidente del Consiglio, nonché costretto a dimettersi da deputato deH’Assemblea nazionale.
Il 6.12.1951 il Comitato centrale del Partito, in seguito a una relazione di Gottwald, destituì Slànsky da tutte le altre cariche che aveva e, all’unanimità, ne decretò l’espulsione dal partito.
Dopo un anno di segregazione, torture e maltrattamenti di ogni genere, il 27.11.1952 Slànsky fu sottoposto con un gruppo di coimputati a un processo dal Tribunale di stato di Praga che, contestandogli innumerevoli quanto incredibili crimini (dal tradimento al sabotaggio, dallo spionaggio a favore del capitalismo alla cospirazione contro lo Stato e perfino, sulla bas[...]
[...]tato a inoltrare domanda di grazia a Gottwald, Slànsky si rifiutò sdegnosamente di farlo e, qualche giorno dopo la sentenza, fu segretamente impiccato nel carcere praghese di Pankrac. Senza informare i suoi parenti più stretti e sempre nella massima segretezza,
11 suo cadavere venne cremato e le sue ceneri furono disperse.
Il 14.5.1963, dopo il XX Congresso del Partito comunista deH’U.R.S.S., con l'avvio della revisione delle storture dell’epoca staliniana l'intero carteggio del processo Slànsky venne riesaminato dal tribunale che decise la riabilitazione postuma del condannato sul piano legale e civile. Non fu tuttavia accolta la richiesta di riabilitazione politica e neppure quella di reintegrare Slànsky nella sua qualità di membro del partito. Nell'aprile del 1968 vennero comunque restituite alla sua vedova le decorazioni delTOrdine del socialismo e deH'Ordine di Febbraio di cui era stato insignito mentre era in vita.
L.Es.
Slavia Veneta
Regione geografica di circa 500 kmq
lungo l'attuale confine italojugoslavo, tra la media valle dell'lsonzo e la pianura friulana, quella che storicamente venne chiamata Slavia Veneta (o anche, dal Podrecca, “Slavia Italiana”) è solcata dai fiumi Torre e Natisone, comprende la valle di Resia ed è dominata dal mont[...]
[...] di maggio, i partigiani tornarono nel settore di Tolmino. Nel corso di quella che sarà chiamata la “marcia di maggio”, compiuta dalle due brigate in territorio italiano, furono costituiti nella Slavia Veneta la Beneska ceta (Compagnia Veneta), che diverrà poi brigata, e il primo Distaccamento “Garibaldi”, composto da partigiani italiani. Dopo l’8.9.1943 i partigiani italiani e sloveni dilagarono in tutta la regione, costituendovi la cosiddetta Repubblica di Caporetto e mantenendovi il pieno controllo fino alla fine di ottobre. In questo periodo, sul territorio compreso fra l'alto Isonzo e il Natisone furono costituite 2 brigate che, entrate a far parte della XXX Divisione dell’E.P. L.J., condussero vari combattimenti
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